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Commento di Francesco Piccinni

su Obama, il web e Grillo


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Francesco Piccinni Francesco Piccinni 23 aprile 2011 17:43

Concordo con te sul fatto che l’elezione di Obama ha avuto motivi e cause sicuramente più profonde. Indiscutibili le qualità dell’uomo e l’importanza di essere incarnazione e aspettativa per la realizzazione del sogno americano di Luther King. Il senso dell’articolo, però, stava nell’ evidenziare come, insieme alle qualità di cui tu parli, per la prima volta, si sia avuto un diverso approccio mediatico alla propria campagna eletorale. Una campagna che nei propri punti programmatici ha diversi temi che sono stati prima condivisi in rete con gli utenti.Obama è anche figilio di internet e del web per i motivi che hai letto nel pezzo. E’ il paragone che colgo tra Grillo e Obama sta nel condiviso e rivoluzionario uso di Internet.

Nel merito non sono poi d’accordo sull’ "arruffapopoli" a Grillo.

Credo che si dovrebbe avere l’arguzia di setacciare il personaggio. Filtrare le cose che dice dal come. Utilizza un linguaggio da comico per dire cose serie. Le proposte che fa riporterebbero un minimo di decenza nella politica nostrana. Attaccarlo sul come le dice, secondo me, offre la migliore scusa a chi volontariamente e per interesse proprio, non affronta i contenuti delle sue proposte, non a caso trasversalemente abiurate dalla politica. A chi insomma sta bene che la casta rimanga casta e continui a non affrontare le questioni del quotidiano. 


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