Dovresti anche dire però ,che essendo il Torio materiale non
fissibile in modo naturale, bisognerebbe associargli un impianto Chimico di
trattamento; questo lo renderebbe particolarmente sconveniente per chi il Torio
lo deve acquistare e non lo possiede sul proprio suolo.Altro problema e che
necessita di un motore per permettere in in modo costante la fissione, questo
motore è un sofisticato acceleratore di particelle, assai ma assai costoso
inventato da Rubbia.
Gli autofertilizzanti, sono una buona idea solo in
pratica, ma nella pratica non è così.Il problema consiste nel fatto che tali
atomi sono frammisti ai prodotti di fissione altamente radiotossici e vanno
dunque separati. Tale processo viene detto ritrattamento o riprocessamento delle
scorie, e produce da un lato nuovi elementi fertili e fissili, dall’altra delle
scorie inutilizzabili ed estremamente pericolose che devono essere collocate in
luoghi sicuri. I costi, dovendo operare sul combustibile irraggiato, ovvero
altamente radioattivo, il ritrattamento e’ un’operazione estremamente onerosa e
non è economicamente conveniente effettuarla. Inoltre il recupero del plutonio
pone seri problemi anche dal punto di vista socio-politico, in quanto esso e’
utilizzabile per produrre ordigni bellici. Va inoltre sottolineato che gli
impianti di ritrattamento sono ovviamente a rischio di incidente
nucleare;
Esempio di fallimento è la chiusura del reattore Superphenix
.
Quindi senza ombra di dubbio, al massimo ma dico proprio al massimo il solo
uranio potrebbe bastare per ancora 150 anni, forse.
Io personalmente, sono
favorevole a centrali al torio ( se si risolveranno gli enormi problemi attuali,
dovuti ai costi di investimento ed alcune particolarità tecniche ancora da
migliorare ) , ma rimanendo sempre nell’ordine di un massimo del 20%
dell’energia prodotto su base nazionale . Aspettando la fusione a freddo, 80
percento ( se non oltre ) deve essere prodotto da fonti rinnovabili.
L’uso,domestico di tali tecnologie, permetterebbero al privato di essere
indipendente dallo stato, con il nucleare no. Inoltre , la disinformazione sulle
energie alternative dilaga, io personalmente ritengo buone come tecnologie per
produzione su grande scala, l’idroelettrico, il geotermico, il solare
termodinamico a concentrazione sali fusi ed il kitegen ( tecnologie che
presentano un amplio miglioramento ancora ). L’integrazione con le altre
tecnologie ( biomassa, fotovoltaico, eolico, moto delle maree ..) , l’uso
domestico delle rinnovabili ( fotovoltaico, pompe calore, solare termico,
stoccaggio idrogeno e sistemi domestici a biomassa ed un ottimo isolamento
termico dell’edifico ), permetterebbe quasi se non l’intera autonomia e la
Germania lo vuole dimostrare e ci sta riuscendo. Purtroppo questi argomenti
richiederebbero un eventuale approfondimento tecnico-economico più dettagliato,
ma non basterebbe un commento per farlo. La prego ,siamo realisti, ben vengano
le centrali al torio, ma non riepiamo il nostro bel mondo di potenziali bombe
atomiche quando potremo sfruttare le rinnovabili.