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Commento di

su Risposta alla lettera aperta di Roberto Saviano


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17 dicembre 2010 15:57

Caro Marco Barone, il tuo intervento, seppure moderato, troppo moderato, in tempi di lotta come questi, mi e’ piaciuto moltissimo. Dimostri una indipendenza di giudizio tale da domandarsi come tu possa scrivere su un sito filo-sistemico come questo e, infatti, uno dei capi si e’ sentito in dovere di cantartele pubblicamente, invece di complimentarsi per la tua indipendenza di poensiero.

Io adoro Saviano, ma stavolta ha proprio detto una grande minchiata, perche’ la prima violenza e’ quella di stato, quella economica, quella mediatica. Quindi stigmatizzare chi brucia le auto senza non condannare (un milione di volte piu’ duramente) chi brucia i nostri risparmi, il nostro lavoro, le nostre vite, e’ un retorico esercizio buonista di stile, inutile e stomachevole. Saviano sa di camorra, ma di globalizzazione ne sa meno, molto meno. Saviano dimentica o non parla dei mercenari distato italiano, che massacrano civili indifesi in Afghanistan da dieci anni,forse anche oggi, adesso, non lo sappiamo, la censura e’ totale. Saviano non capisce che lo stato italiano usa lo stesso approccio col NEMICO, interno o esterno che sia. Cambiano solo i modi (per ora).

Saviano non sa che l’unica speranza di vita, SEMPRE, e’ la lotta. Lotta dura, lotta continua.

Saviano NON ha capito che il principale nemico della popolazione e’ quella casta di parassiti criminali che i media chiamano "classe dirigente" oppure "onorevoli" o "giornalisti".

Certo, bruciare solamente auto non serve. Pero’ serve ANCHE bruciare auto. Si chiama CONFLITTO. I mainstream leccaculi del potere come La Repubblica hanno tutto l’interesse ha non pronunciare nemmeno la parola maledetta: CONFLITTO, RIVOLTA, RIVOLUZIONE. I siti che vivono di pubblicita’ e devono piacere a tutti hanno lo stesso interesse dei corporate media. Gli unici ad avere interesse a usare certe parole sono i sei miliardi di persone fottute dsa un capitalismo bastardo, criminale, terroristico, che sta per eseere rovesciato. Rovesciato con le idee, come sempre, ma ANCHE, e sottolineo tale avverbio, con la VIOLENZA. Poca violenza, perche’ lì siamo sul terreno dei professionisti e detentori della massima violenza, lo stato e i suoi servi tori. Ma tutta la violenza che e’ possibile contro i simboli e i replicanti di questo sistema terrorista, che deve essere abbattuto, prima che distrugga la vita di questo pianeta.

Se ti pungesse vaghezza leggiti Barnard e Orso su COMEDONCHISCIOTTE. http://www.comedonchisciotte.org/si...

comunque bel pezzo. e se pezzi del genere compaiono persino su un sito come AV e’ un buon segno: la rivolta e’ vicina. saluti


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