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Commento di alessandro tantussi

su Bavaglio, non bavaglio, Bersani, Fini: il vero scandalo in RAI è un altro


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alessandro tantussi alessandro tantussi 13 novembre 2010 13:06

Il problema nasce quando si ritiene di dover gestire la televisione come servizio pubblico. Il servizio pubblico è come il tram: non può fare distinzioni su chi può salire, tutti hanno lo stesso dirittto. Purtroppo la RAI non è più un sevizio pubblico, ma un media al servizio di questa o quella parte politica. Personalmente credo che FAZIO sia perfettamente consapevole che con "Vieni via con me" sta facendo politica, e questo non mi pare affatto giisto. Altrettanto mi pare si possa dire di Santoro, il quale lo riconosce pubblicamente e deliberatamente utilizza il mezzo per esprimere una posizione di parte. Altre trasmissioni, almeno, hanno il pudore di dare una "parvenza" di contraddittorio.

Detto questo, per fortuna, c’è da fare due considerazioni positive:
1) da una parte queste trasmissioni di parte da una parte portano audience e quindi contribuiscono positivamente alle disastrate finanze della RAI e quindi centrano in pieno l’obbiettivo aziendale (fare profitto o limitare le perdite)
2) da un punto di vista politico non spostano una virgola (ovvero non spostano un voto) perché vengono viste da molti (sia di dx che di sx) ma politicamente vengono applaudite solo da chi le condivide, anzi forse ottengono l’effetto contrario: ricompattano la parte politica che tendono a denigrare. Quanto meno sono obbiettive e tanto più rafforzano el convinzioni della parte avversata.

Questa è una delle tante cause del permanere al potere di Berlusconi. 
Io l’ho imparato nel commercio e nell’attività di impresa: non parlare mai male dei concorrenti.
Se vuoi sconfiggere l’avversario non parlare mai male di lui, altrimenti il messaggio che viene percepito da chi ti ascolta è quello che sei faziosamente contrario, ed ottieni il risultato opposto a quello che ti prefiggevi.

Berlusconi non è al potere da 16 anni per la sua capacità di "vendersi" ma per la continua attenzione negativa che raccoglie su di sé sia dai media che dalla magistratura, questo attaco sistematico per un verso lo pone al centro dell’attenzione mediatica (e quindi estrema visibilità) e per l’altro ne fa un martire anche se non lo è, l’elettorato (l maggioranza) giudica negativamente in blocco le accuse che gli vengono rivolte. 


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