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Commento di Willy

su Di chi sono i nostri soldi?


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Willy 28 dicembre 2008 18:07

Signor Montisci il suo articolo è pura disinformazione, il guadagno della BCE è il tasso di interesse (quello che ricava lei sarebbe il guadagno se e solo se distruggessimo le banconote dopo averle ritirate in Banca...ma nessuno è così fesso da farlo penso nemmeno lei per dimostrare il suo teorema!) poi i guadagni da signoraggio sono talmente occulti da essere iscritti a bilancio e resi pubblici!!!!

Leggiamo, infatti, sul sito della Banca d’Italia:
"Anche per il bilancio 2007 il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di assegnare a un fondo destinato
a fronteggiare i rischi di cambio, di tasso di interesse e di prezzo dell’oro l’intero risultato lordo
dell’anno, pari a 286 milioni; a tale risultato ha concorso anche il reddito da signoraggio della BCE
(pari a 2.004 milioni dei quali 361 riferibili all’Istituto) che non è stato distribuito alle BCN dell’Eurosistema.
In seguito al cennato accantonamento, il bilancio della BCE dell’esercizio 2007 si è chiuso
in pareggio e nessun dividendo verrà pertanto riconosciuto alle banche centrali dell’Eurosistema (cfr.
Principi, criteri e schemi di bilancio)."



Illuminante infine è questa spiegazione di Calvin tratta da un articolo facilmente reperibile in rete

“Anzitutto, le banconote che usiamo correntemente hanno valore ‘ex lege‘, e non perché sono convertibili con quantità equivalenti di oro, incenso o figurine di Pizzaballa. NON potete quindi andare da Mario Draghi muniti di cinquino e chiedergli che vi dia l’equivalente in oro (o metà Pizzaballa). Cosa fa la Banca Centrale quando riceve il suo bel carico di banconote dal poligrafico? Purtroppo per Trichet e Bernanke, non può spenderle in prostitute d’alto bordo, ma solo per comprare titoli (e solo quelli ‘eleggibili‘) dal sistema bancario. L’acquisto avviene però (quasi sempre) tramite operazioni a termine: alla scadenza dell’operazione, la Banca Centrale riceve indietro i soldi e la controparte bancaria i titoli. Semplificando, la Banca Centrale le banconote le presta solo - e si dice che se gliele ridanno sgualcite si incazzi pure. Per evitare che la domanda di liquidità sia infinita (che non sta bene), la Banca Centrale fa pagare alle banche un tasso d’interesse su questi prestiti: il famoso tasso di riferimento che la BCE stabilisce ogni primo giovedì del mese. Ma non provate a spiegarlo ad una ragazza per fare colpo, vi assicuro che non funziona. A livello teorico, quindi, la banconota da dieci euro che avete in tasca (pezzenti) torna sempre al punto di partenza: la Banca Centrale la stampa, la usa per comprare titoli dal sistema bancario, voi la prelevate al bancomat, ci pagate la figurina di Pizzaballa, il venditore la deposita presso il sistema bancario che, alla scadenza dell’operazione a termine di cui sopra, la rende alla Banca Centrale in cambio dei titoli. I più svegli si saranno resi conto che è il tasso di cui sopra, e non la differenza tra valore facciale e costo di produzione, il guadagno della Banca Centrale - il famigerato signoraggio. A meno che, al posto di comprarvi Pizzaballa e finire l’album, non decidiate di bruciare la banconota. Che, in questo caso, non torna più all’origine, determinando un guadagno netto per la Banca Centrale pari esattamente al valore facciale meno il costo di produzione. Bruciate banconote e farete felice il vostro banchiere centrale”.


Complimenti!!!!


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