Nemmeno io sarei in disaccordo con una legge che preveda una certa garanzia processuale nei confronti delle alte cariche istituzionali. La cosa però va fatta seguendo, secondo me, alcuni criteri:
1) Non può essere prorogabile. L’alta carica è immune fino alla fine del mandato naturale, dopodichè si deve sottoporre a giudizio.
2) Non può valere per i procedimenti in corso prima dell’elezione del soggetto inquisito ad alta carica dello Stato.
3) Non può valere per i reati che esulano dalla normale attività politica (dunque se sei un sospetto corrotto, uno stupratore o un omicida, ciò non rientra nell’immunità).
Senza queste tre condizioni, a mio avviso, non si tratterebbe di una legge atta a garantire la tranquillità delle alte cariche, ma di una licenza a delinquere.