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Commento di Nicola Fusco

su La questione petrolifero-energetica in rapporto al collasso globale


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Nicola Fusco 9 dicembre 2009 00:21

Un po’ datata la tua analisi, Renzo...

Il petrolio durerà pure 40 anni, ma il dato davvero importante è che il picco della produzione petrolifera, in realtà, è già passato, ed ora siamo in discesa!
La stessa cosa per il gas, il cui picco produttivo è previsto tra una decina d’anni, così come per l’uranio.
Di carbone ce n’è ancora tanto ma, oltre ad essere altamente inquinante, considera che le qualità migliori (ovvero più energetiche) sono state già ampiamente estratte, per cui, in termini puramente energetici, anche il picco del carbone non si situa oltre i due o tre decenni da oggi...
Le riserve di combustibili fossili "non convenzionali", oltre i costi, la bassa resa e la devastazione ecologica di cui sono causa, hanno anche il problema della bassissima "scalabilità" del flusso produttivo.
Dell’acqua di mare è meglio non parlare perchè è fantascienza, così come la possibilità di utilizzare gli idrati di metano.
Rimarrebbero i reattori nucleari a Torio, che però sono ancora ampiamente sperimentali, e quelli a fusione, che al momento sono solo teoria.

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