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Commento di diarioelettorale

su Dove la mafia non esiste, dicono


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diarioelettorale 2 dicembre 2008 09:24

Tu dici: "In realtà ricordavo solo la pericolosità del personaggio Messina Denaro a chi, irresponsabilmente, sottovaluta il fenomeno (e chiamiamolo fenomeno!!!) di Cosa nostra. Come Sgarbi, appunto".

E dove sarebbe l’esclusione del fatto che la tua conclusione:

"Un leader, il castelvetranese, molto consapevole di sé: «È anche vero che ancora si sentirà molto parlare di me, ci sono ancora pagine della mia storia che si devono scrivere. Non saranno questi “buoni e integerrimi” della nostra epoca, in preda a fanatismo messianico, che riusciranno a fermare le idee di un uomo come me. Questo è un assioma». Altro che gli sgrammaticati Lo Piccolo, altro che i pizzini macchiati di sugo di cicoria. Denaro “intellettualizza” Cosa nostra, ne fa parte politica, una politica non di schiermaneti, ma di Stato contro Stato, di Italia e Cosa nostra, identità, entrambe, alla pari. Secondo Denaro addirittura in termini giuridici, morali, etici.

Può infastidire un Vittorio Sgarbi qualunque, destinato a svanire dal territorio con la stessa velocità con cui vi è comparso, un uomo del genere, un uomo come Matteo Messina Denaro?".

è una "mitizzazione" del personaggio Matteo Messina Denaro, come ciclicamente avviene per ogni boss mafioso, prima della sua cattura, salvo scoprire dopo trattarsi di personaggi rozzi ed affetti da bulimia di denaro, beni immobili e potere ?

Tutto ciò può anche divertirti, a me siciliano, e abitante di una cittadina ad alta densità mafiosa, non mi diverte affatto.


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