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paolo mazzanti

Ingegnere elettronico con due specializzazioni, pensionato, molto interessato e piuttosto competente nel campo della produzione di energia elettrica. Fautore della progressiva sostituzione delle fonti fossili, altamente inquinanti ed oltretutto finite, con fonti rinnovabili.
Non sono favorevole alla fonte nucleare, non per i rischi sulle centrali (anche se il 100% non esiste), ma soprattutto per la produzione di scorie e materiali di "decommissioning" radioattivi.
Sono ovviamente interessato anche alle nuove applicazioni nel campo dell'elettronica.

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di paolo mazzanti (---.---.---.205) 26 ottobre 2011 12:37

    Dopo il referendum, che ha cancellato il nucleare in Italia, mi sarei aspettato un nuovo Piano Nazionale per l’ approvvigionamento dell’energia elettrica, che prevedesse con quali fonti sarebbe stata sostituita la potenza prevista con il nucleare.
    L’unica cosa che conosco è la seguente: poco prima che si tenesse il referendum, 
    quando si presumeva che potesse essere approvato, il governo nella riunione del 4 maggio 2011 dichiarava: "il CDM ha scelto la strada della termoelettricità per assicurare la piena autosufficienza energetica del paese" e preannunciava un progetto per costruire in 5 anni nei mari ligure e tirreno 10 impianti marini termoelettrici ad effetto Seebeck.
    A parte che non conosco la tipologia di questi impianti (produzione annua, potenza, durata, ecc:), non ne ho sentito più parlare. Essendo questi impianti ovviamente ad energia rinnovabile, sempre che non siano , forse qualcuno non li ha graditi. 

  • Di paolo mazzanti (---.---.---.64) 12 ottobre 2011 19:28

    Ringrazio i "pantaloni" che con il Referendum ci hanno risparmiato di spendere molti Euro per i reattori nucleari (un EPR+ costa oggi oltre 7 miliardi di Euro ed inizia a produrre dopo molti anni, da 7 a "n", con "n" non facilmente definibile in Italia). Perchè il signor Riva dimentica che ogni impianto di produzione di energia elettrica lo paga pantalone.

  • Di paolo mazzanti (---.---.---.92) 9 agosto 2011 11:52

    Lucie, nel suo commento al mio scritto ha esattamente detto ciò che mi sono proposto: prima documentarmi da fonti sicure, poi cercare di informare gli italiani sulle energie rinnovabili.

  • Di paolo mazzanti (---.---.---.238) 15 luglio 2011 14:50

    Avendo scritto si Agoravox, mi sento in dovere di rispondere al commento di Renzo Riva, nonostante il modo e le informazioni in esso scritte.
    Preciso che non replicherò ulteriormente al Signor Riva, dato quanto sopra.
    Anzitutto la mia Laurea è registrata presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa.
    La potenza disponibile lorda è data dalla disponibilità delle centrali del paese, realmente in grado di fornirla. Quella netta si riduce del 5-10% in base alle perdite.
    TERNA precisa che nel 2010 il picco massimo di potenza richiesta dal sistema italiano è stato di 57 gW, ampiamente assorbito. Non esiste una "potenza massima producibile con certezza". Questa è determinata dal gestore che deve prevedere un margine (di solito il 25%) di potenza disponibile per evitare blackouts, mantenendo attive centrali in grado di aumentare rapidamente la potenza (non certo le centrali nucleari!).
    No ho mai scritto che gli impianti fotovoltaici possano risolvere questo problema.
    I dati forniti poi sono del 2008 (siamo nel 2011!) e comunque l’energia nucleare l’abbiamo importata, perchè ci conveniva il prezzo molto basso per mWh (le centrali nucleari non sono molto flessibili e di notte devono produrre, anche se l’energia relativa non è assorbibile localmente e quindi viene svenduta all’estero). Non mi torna poi il calcolo sulla percentuale di importato (è l’8,5% e non il 13%).
    Non mi interessa infine quanto afferma il CIRN (Comitato Italiano Promozione Nucleare), comitato privato che francamente non so cosa voglia promuovere dopo il Referendum. 

  • Di paolo mazzanti (---.---.---.17) 4 luglio 2011 15:40

    Non mi sembra molto elegante e soprattutto tecnico dare del c............ a qualcuno che non la pensa come te. Se ti degni, puoi leggere il mio commento all’articolo di Luca Troiano e se si (ma ne dubito, dato l’atteggiamento) posso fornirti molti dati tecnici.

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