Onestamente non rieco a comprendere la motivazione "politica" che un giudice potrebbe avere riguardo Marco Travaglio, il quale, è di Destra. Come lo era il suo maestro Indro Montanelli, che non era certo più docile di lui nei suoi articoli, tutt’altro. Redigere un articolo, riportando atti e documenti delle indagini o della magistratura, che accusi una personalità, di Destra, non è essere di Sinistra, è essere Giornalisti (razza rara nel fu il bel paese). Purtroppo un certo tipo di propagandismo tragicomico ha ormai abituato la nazione che essere di una parte politica è ormai addirittura peggio di essere un adolescente ultrà: fedeltà a tutti i costi, amore incondizionato, e attaccare tutto il resto per partito preso. Un paese in stato vegetativo.
Sono un uomo e domani andrò alla manifestazione di Roma.
Ci vado senza nessuna attinenza politica, ma perché da anni a questa parte vedo il ruolo della donna trasformato ad essere sub-umano, come i "negri" dei campi di cotone. Anzi, peggio, dato che a loro si era almeno concessa l’onestà di chiamarli "inferiori", prenderli e metterli a lavorare. Mentre la donna, le nostre sorelle, madri e figlie, viene insegnato con un meccanismo subdolo e insistente, con la televisione in prima fila, che il loro ruolo è di soprammobili, ninnoli da esporre, animali da accompagno.
Sono un uomo, e se respiro, penso, vivo esperienze, lo devo ad una donna coraggiosa, che come tutte le madri, mi ha curato per nove mesi al suo interno, ha sofferto partorendo un dolore che nessun uomo conoscerà mai, e lo ha fatto per scelta, non per la sfortuna di una malattia.
Non è vero che dietro ad un grande uomo c’è una grande donna, ci sono grandi uomini soli e grandi donne sole, ma è indiscutibile che dietro OGNI uomo c’è una madre. E questo è un debito che non potremo mai ripagare.