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  • Primo articolo mercoledì 04 Aprile 2012
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Ultimi commenti

  • Di Piero Canzoniero (---.---.---.208) 13 giugno 2012 00:59

    complimenti a te Andrea che te la cavi alla grande ed altrettanto anche ai tuoi colleghi di scuola per l’ottimo contributo. Inoltre quest’intervista dimostra concretamente come i ragazzi possano ampiamente tenere un colloquio costruttivo e critico con le classi dirigenti di questo paese. Al di là della retorica tecnica delle risposte, le domande invece individuano dei punti molto importanti delle politiche degli ultimi mesi. Addirittura impietoso il confronto con molti giornalisti professionisti che in questo momento complicato non sanno né porre le giuste domande né comporre un’analisi in prospettiva.

  • Di Piero Canzoniero (---.---.---.254) 8 giugno 2012 15:45

    vediamo se c’entra anche un’altra ipotesi... quella legata al possibile connubio mediaset-telecom auspicato da Passera e desiderato anche da Berlu per far fronte all’indebitamento degli ultimi anni. In questo modo la7, dove Telese è di casa, sarà una delle reti della nuova trama politica. ...e quindi ampio spazio per lui... Per quanto sia solo un’ipotesi a me pare plausibile. Lo vedremo dopo l’estate, con i nuovi(vecchi) partiti e i nuovi(vecchi) palinsesti

  • Di Piero Canzoniero (---.---.---.77) 26 aprile 2012 01:04

    ... non vorrei fare l’avvocato del diavolo, in quanto concordo pienamente con l’autore sulle responsabilità civili di tutti, però alcune cose vorrei puntualizzarle. Nell’ordine: non abbiamo eletto noi questi picari parlamentari, ma sono stati nominati in quanto lacchè dei ladroni grossi. Se "Noi, comportandoci da plebe, svendendo i nostri diritti in cambio di favori, privilegi od esenzioni" siamo imputabili del comune disastro, sarebbe comunque utile una scala per quantificare le responsabilità. Posto che è eticamente un errore sia non fare il biglietto sull’autobus che truccare appalti multimilionari in euro per favorire le cosche, vorrei che però non ci fosse ambiguità sulle conseguenze e sulla conduzione della vita sociale. Quindi va bene il mea culpa ma alcune distinzioni mi sembrano doverose. E non perchè la colpa è degli altri.

    In fin dei conti i politici avevano la nostra delega per tutelarci e non per fotterci

  • Di Piero Canzoniero (---.---.---.77) 26 aprile 2012 00:44

    l’intento dell’articolo non è quello di sollevare questioni circa le responsabilità politiche del passato da parte dei Paesi occidentali bensì quello di non distogliere lo sguardo dall’evolversi della situazione attuale.

    Le ultime notizie - sempre avvalendosi del condizionale data la difficoltà di constatazioni dirette - indicherebbero un trasferimento di Isaias Afewerki in Qatar per un tentativo di intervento, forse per un tumore al fegato.

    Al di là delle condizioni cliniche, quello che si profila è un cambiamento importante sia sotto il profilo internazionale che (ovviamente) per il popolo eritreo. Se negli ultimi decenni sono stati abbandonati a se stessi in quanto luoghi non sfruttabili da un punto di vista economico nè significativi per la risoluzione dei conflitti ideologici internazionali (tipo le guerre per la democrazia), ciò non vuol dire che la comunità internazionale possa perpetrare o giustificare l’inazione o un atteggiamento passivo in circostanze così drammatiche. La possibilità di dare visibilità mediatica a questa situazione critica può anche aiutarci a misurare la credibilità delle diplomazie e delle istituzioni democratiche occidentali (Italia compresa dato il coinvolgimento storico nella questione). Oltre a valutare l’umanità delle comunità al tempo presente... l’ultima polaroid ci ritrae pagando Gheddafi e affondando i barconi.

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