YouTube introduce il Click-to-Buy anche nella versione italiana
Dopo una prima fase di test iniziata a ottobre 2008 negli USA, Google estende in dodici differenti Paesi, compresa l’Italia, il sistema di commercio elettronico Click-to-Buy sulle pagine di YouTube.
Il funzionamento del Click-to-Buy è molto semplice: quando l’utente ad esempio visualizza un video musicale, vengono proposti un link nella pagina e un overlay pubblicitario sul filmato, che portano a un negozio di commercio elettronico in cui vi è la disponibilità di acquisto del brano e di altra musica di quell’artista.
Un sistema che può essere mutuato per altre tipologie di acquisto come quella dei film, dei videogiochi e via dicendo.
YouTube negli ultimi mesi ha sperimentato differenti forme pubblicitarie, ma nonostante questo, gli analisti prevedono per il 2009 una perdita per il Sito di 500 milioni di dollari.
Il problema è che i contenuti monetizzabili sono una percentuale piuttosto bassa rispetto alla globalità dei video ospitati, mentre i costi di gestione del Sito sono già oggi astronomici (711 milioni di dollari l’anno, di cui 360 solo per la banda) e vanno aumentando, in quanto il traffico continua a crescere.
Le opzioni per Google sono quelle di scegliere la strada del suo concorrente Hulu, i cui contenuti sono unicamente votati al guadagno certo, oppure di prevedere anche delle sezioni pro a pagamento.
In ogni caso, difficilmente Google Inc. deciderà di portare avanti a lungo il progetto così com’è, perdendo 500 milioni di dollari all’anno.
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