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Vivere (e andarsene) da Messina. Le confessioni di un siciliano emigrato

Messina è una città che probabilmente negli anni ha prodotto innumerevoli ingrati - me per primo. È facile lamentarsi di Messina: non funziona niente, non cambia niente, non c'è futuro, non c'è nenti. Come si fa a non odiarla? I cittadini hanno dimostrato negli anni un talento impareggiabile nell'eleggere sindaci che nella migliore tradizione romana hanno approfittato della posizione per riempirsi le tasche e lasciare la città in balìa di se stessa; e hanno anche dimostrato di accettare queste situazioni con la stoicità del condannato a morte che accetta la pena con serenità, per senso di colpa.

Ma che senso di colpa hanno avuto i nostri padri, che senso di colpa abbiamo noi e avranno i nostri figli per sorbirci questo scempio? Quando ci siamo convinti che lo status quo fosse insensibile ai nostri desideri di vivere in un posto migliore? Quando ci siamo rassegnati? In una maniera un po' tragica, Messina è come quei ragazzi che a scuola "sono bravi ma non si impegnano" (presente!). Siamo un po' la sintesi peloritana dell'Italia degli ultimi trent’anni, ma questa è un'altra riflessione…

La nostalgica scelta di tanti di noi ingrati è stata quella di emigrare. Bello emigrare. Vedi posti nuovi, puliti, funzionanti; cambi modo di vedere le cose, conosci gente nuova, si aprono porte a posti che non conoscevi o pensavi non avresti mai potuto visitare. E – ciliegina sulla torta – ti puoi lamentare di Messina quanto ti pare e piace, dall'alto del piedistallo di chi, coerentemente con le sue convinzioni, ha fatto le valigie, ha lasciato le proprie radici e se n'è andato. Ma a quale prezzo? Ogni tanto, quando mi affaccio da qualcosa – un balcone, un ponte, una finestra – abbasso la guardia, e la saudade che da anni mi accompagna silenziosa s’impossessa di me.

La mia mente normalmente occupata dalla preoccupazione di quale sarà il prossimo gioco alcolico a farmi perdere la memoria, si porta avventatamente avanti con gli anni, a quando una mia ipotetica famiglia potrebbe visitare la mia cara Zancle (mi piace chiamare Zancle quella che immagino come la parte bella di Messina, la parte che molti conoscono ma di cui pochi fanno tesoro), e faccio un tour onirico delle tappe d’obbligo. Sono tantissime. Vorrei che i miei figli potessero vivere, vedere, sentire, mangiare e capire tutto.

Vorrei che potessero mangiare la focaccia, gli arancini, le braciole, la norma, u piscistoccu, u tajuni, i pitoni, a sosizza, i cannoli, la frutta martorana, la pignolata, il bianco e nero, la granita, la mattonella gianduja, il mezzo freddo macchiato, la limonata al sale di Piazza Cairoli, il Piccolo Caffè, il Cavour, Primo, Lilla Currò, le Dolci Tentazioni, l’Edera, l’Eden, Rowenta, Barbuzza, persino l’Ancora.

Vorrei che potessero vivere un lunedì di pasquetta, un 25 aprile, un primo maggio tutti di fila sui colli San Rizzo, salire a ‘ndinnammare in motorino dopo avere “sparato” durante una di quelle mattine autunnali quando rinchiudersi in classe è un crimine contro l’umanità, farsi un pranzo e un falò a Ferragosto – che crudelmente non sono sempre in quest’ordine –, trascinarsi al bar più vicino durante una stanca mattina estiva per decidere letargicamente come ripetere la notte precedente ma convincendosi che sarà una notte diversa, fare la spola tra Piazza dei Catalani e il Duomo per vedere gente e farsi vedere invece di rinchiudersi fra quattro mura con altrettanti amici fidati e passare una notte più autentica.

Vorrei che potessero imprimere nelle loro memorie la vista dalla Caronte quando sta attraccando, e la vista della Caronte quando sta attraccando, la surreale giallinità di un giorno di scirocco, la catarsi del monsone di fine agosto che lava via l’estate, la cristallinità di una spatara che attraversa lo stretto al momento giusto mentre stai scendedo da Granatari, le mille vite pulsanti delle luci sulle due sponde quando ci si affaccia da Curcuraci o dall’Annunziata alta. Vorrei che Michele u Babbu gli cantasse una canzone a natale o che Alì gli vendesse una rosa. Come si fa a non amarla, Zancle?

E poi, nel giro di pochi secondi, la mia mente mi riporta al posto dove sono finito per colpa del mio odio per Messina, con l’eco del mio amore per Zancle che mi fa ossimoricamente desiderare che i miei figli possano vivere questa Messina senza mai essere costretti ad abitarci.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.15) 17 maggio 2013 11:38

    Emigrato anche io, (temporaneamente in testa!)...con dispiacere! Amo Messina per tutto ciò che ho vissuto fino ad ora, e penso che andarsene sia solo un modo per evitare un problema che comunque resta e si fa sempre più grande. Sono partito per un’esperienza, con in mente di tornare presto, per poter contribuire a far rinascere una città meravigliosamente bella, di storia nobile. 

    Non si possono odiare le proprie radici. E’ solo un modo per difendersi dalla scelta di scappare. E la saudade che accompagna silenziosa ne è un sintomo...
  • Di (---.---.---.64) 17 maggio 2013 17:37

    Ma solo io quando ci sono tornato per 3 giorni mi sono sentito male..

    E’ agghiacciante viverci.. spero di poter strappare anche i miei genitori da li.. 
    Non va nulla, la città è in mano agli "zalli".. 
    regna la sporcizia e la maleducazione.. 
    come puoi parlarmi di saudade? le vedute? ah si, ci sono posti bellissimi.. ma se ci penso.. e quando mi capita di pensarci.. mi viene subito la colite..

    fidati.. al nord.. questo "schifoso" nord, gli arancini e la focaccia te li mangi lo stesso.. basta trovare i tuoi conterranei che da Messina a causa del Pizzo sono dovuti scappare.. 
    Messina non mi ha mai dato nulla.. e mai mai chiederò più.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.28) 17 maggio 2013 11:15

    io ci resto e sono felice della mia scelta. certo non ci si puo’ rimanere sempre ogni tanto un viaggio male non fa

  • Di (---.---.---.15) 17 maggio 2013 11:38

    Emigrato anche io, (temporaneamente in testa!)...con dispiacere! Amo Messina per tutto ciò che ho vissuto fino ad ora, e penso che andarsene sia solo un modo per evitare un problema che comunque resta e si fa sempre più grande. Sono partito per un’esperienza, con in mente di tornare presto, per poter contribuire a far rinascere una città meravigliosamente bella, di storia nobile. 

    Non si possono odiare le proprie radici. E’ solo un modo per difendersi dalla scelta di scappare. E la saudade che accompagna silenziosa ne è un sintomo...
  • Di (---.---.---.215) 17 maggio 2013 12:55

    Verità e ottima scrittura. Grazie.

  • Di (---.---.---.25) 17 maggio 2013 14:23

    felice di essere EMIGRATO!!! dopo 35 anni di battaglie contro i mulini al vento.
    Un consiglio per chi è rimasto.
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti! IO HO GIA’ DATO

    Nu servu tempu fa d’intra na piazza
    Prigava a Cristu in cruci e ci dicia:
    “Cristu, lu mi padroni mi strapazza
    mi tratta comu un cani pi la via.

    Si pigghia tuttu cu la sua manazza
    Mancu la vita mia dici che è mia
    Distruggila Gesù sta malarazza!
    Distruggila Gesù fallu pi mmia!
    …fallu pi mia!”

    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!

    E Cristu m’arrispunni dalla cruci:
    “Forsi si so spizzati li to vrazza?
    Cu voli la giustizia si la fazza!
    Nisciuni ormai chiù la farà pi ttia!

    Si tu si un uomo e nun si testa pazza,
    ascolta beni sta sentenzia mia,
    ca iu ‘nchiodatu in cruci nun saria
    s’avissi fattu ciò ca dicu a ttia.
    Ca iù ‘inchiadatu in cruci nun saria!”

    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!
    Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastoni e tira fora li denti!

  • Di (---.---.---.137) 17 maggio 2013 15:11

    sasassas la sassa col pommodorroooo

  • Di (---.---.---.64) 17 maggio 2013 17:37

    Ma solo io quando ci sono tornato per 3 giorni mi sono sentito male..

    E’ agghiacciante viverci.. spero di poter strappare anche i miei genitori da li.. 
    Non va nulla, la città è in mano agli "zalli".. 
    regna la sporcizia e la maleducazione.. 
    come puoi parlarmi di saudade? le vedute? ah si, ci sono posti bellissimi.. ma se ci penso.. e quando mi capita di pensarci.. mi viene subito la colite..

    fidati.. al nord.. questo "schifoso" nord, gli arancini e la focaccia te li mangi lo stesso.. basta trovare i tuoi conterranei che da Messina a causa del Pizzo sono dovuti scappare.. 
    Messina non mi ha mai dato nulla.. e mai mai chiederò più.
  • Di (---.---.---.32) 17 maggio 2013 21:09

    Io ho sempre desiderato andare a vivere fuori da Messina, fin da quando posso ricordarmi, fin da bambina il mio sogno era quello di andare a vivere a Milano o in Germania.


    Adesso vivo a Udine, città in cui non è molto semplice stringere delle amicizie, ma tutto sommato non impossibile. Una piccola cittadina, quasi un paesotto (detto da chi ci vive e lavora) in cui i servizi CI SONO e FUNZIONANO (all’italiana, ogni tanto hanno i loro problemi, comuni a tutto lo stivale), ma CI SONO!!!

    Più che il fatto di esser andata via da Messina, mi fa rabbia l’essere stata costretta ad andarmene perché lì non c’era alcun futuro per me.
  • Di (---.---.---.54) 17 maggio 2013 23:53

     ________________________________
    D’accordo in parte... io vivo a Roma da 13 anni e non mai parlato male di Messina anzi il contrario. E’ più facile che chi vive a Messina ne parla male. Lavoro per tour operator e sono sempre in giro e becco sempre messinesi, che amano messina ma "odiano" i messinesi.

    MESSINA E’ LA MIA CITTA’ ED E’ LA PIU’ BELLA ! SEMPRE NE CUORE !! 
  • Di (---.---.---.11) 18 maggio 2013 00:57

    purtroppo, alla situazione che da circa 20 anni ormai va avanti a Messina, c è dietro molto più di quello che le persone comuni vedano e che riescano a percepire. caro signore, lei è andato via: si è salvato! e ha salvato anche i suoi figli. io ancora non ci sono riuscito purtroppo. ci sono andato vicinissimo, ma non sono riuscito a andar via. mi sto ancora battendo e mi batterò fino a che potrò per riuscire a lasciare per sempre questo posto. con la certezza nella mente e nel cuore che un giorno tutti coloro che comandano la cricca che ha distrutto la nostra bellissima città e i suoi cittadini (i messinesi veri) dovranno , giocoforza, (io spero prima possibile) lasciare la nostra compagnia in questa vita terrena :). le nuove generazioni , e di questo sono certo, ridaranno alla nostra Zancle :) i (non cosi antichi) fasti che si merita. fino a quel momento do un consiglio di cuore a tutti coloro (mio figlio in testa) che come me trovano la città invivibile: scappate :) Angelo F. 18/05/13

  • Di (---.---.---.110) 18 maggio 2013 10:23

     Gentilissimi,

    dove eravate mentre spalmavano di cemento ogni angolo della città?
    dove eravate quando questo branco di eccellenti svogliati andava al voto per scegliere il sindaco?
    La verità è che solo gli ultimi anni hanno donato a Messina una generazione che, con le contraddizioni che prova a esprimere l articolo, ama la propria città.
     Mi diverto sempre a chiedere ai miei coetanei di dove siano i loro nonni. Rarissimi sono i nonni messinesi, neanche i miei lo erano, moltissimi venivano dalla provincia. Dopo il terremoto questa città si è ripopolata di persone che non essendo di Messina per buona parte non ne conoscevano storie, tradizioni, antiche virtù, quel patrimonio collettivo che dovrebbe identificare una comunità e unirla. Ed ecco che la loro mente tornava al paese e molto spesso ci tornavano pure loro a vivere una parte dell’ anno. 
    La mia speranza, giacchè profondamente amo la mia città, è che questa nuova generazione, ora che ha maturato il suo patrimonio collettivo (e mi va benissimo sia che si fondi sull’ orgoglio di un passato di glorie sia che sul piscistoccu a ghiotta) si dimostri pronta a cambiare le cose pensando alla città in maniera onesta.
    A Messina per pescare il pescespada hanno costruito le Feluche, il genio non ci manca.
    Purtroppo però le cose non sono facili visto il degrado sociale e culturale che anni di abbandono hanno prodotto, non solo a Messina. 
    Gabriele D.C.
  • Di (---.---.---.48) 18 maggio 2013 10:24

    Io spero che qualcosa possa cambiare. Il nome di Renato Accorinti candidato apartitico ha riacceso in me una parola che a Messina avevo perso: SPERANZA. Forse l’ultima.

  • Di (---.---.---.180) 19 maggio 2013 02:08

    ci manca solo accorinti e poi il quadro sarà completo lol ... gente che non sa fare manco la O col bicchiere =))

  • Di (---.---.---.111) 26 maggio 2013 20:22

    E’ normale che la pensi così :)
    Il tempo in ogni cosa cancella le cose brutte facendo venire a galla solo quelle belle.
    Sono il primo che quelle poche volte che torna a Messina è contento di vedere e fare quelle cose di cui tutti si lamentano (in primis il passio catalani-duomo!)
    Ma alla fine lasciarla, fra pro e contro, è stata una scelta che rifarei

    Ciao!!

  • Di (---.---.---.228) 26 maggio 2013 23:22

    Ci penso spesso alla mia Messina, in cui sono nato e cresciuto, a volte con malinconia e altre con disprezzo.
    Ogni volta che ho la saudage- perchè è normale averla- mi sforzo di ricordare il motivo e il perchè non sono più lì, ed è molto semplice: il lavoro, quello vero.
    A volte ascolto la canzone Mamma Roma di Remo Remotti e noto come anche lui, aveva gli stessi sentimenti, ma per Roma.
    La consiglio a tutti i nostalgici.

  • Di (---.---.---.54) 29 maggio 2013 22:41

    Ho letto fino al punto e mi è passata la voglia di continuare. L’Italia TUTTA è una nave che affonda ed in particolare Messina, vorrei chiedere quale potrebbe essere la mia colpa se la città è combinata così? Se tutti i sindaci che si sono succeduti hanno fatto i comodi loro? Se chi è ricco continua ad esserlo ed i poveri sono sempre di più? Come detto, è una nave che affonda ed io non sono un capitano che abbandona per ultimo.

  • Di (---.---.---.189) 30 maggio 2013 09:44

    la voglia di andar via da Messina c’è sempre per cercare di capire com’é altrove, a volte la disprezzi ancor di piú, a volte la rivaluti tantissimo, in base alle città in cui vivi.... la situazione in Italia é quella che é, e Messina non riesce a difendersi perché governata da gente che di interessi guarda i propri... e noi cittadini, oltre che farci la bocca, non facciamo nient’altro;mai abbiamo preso partecipazione ad uno sciopero dei dipendenti ATM, mai ai tempi per sostenere i dipendenti della birra messina,né tantomeno ad altri, che solo la nostra partecipazione li avrebbe aiutati a sentirsi considerati, a fargli capire che avevano il nostro sostegno, anche se poi di aiuto avrebbero ricevuto poco... la ruota gira, oggi tu, domani io... non basta commentare e basta, attiviamoci, siamo piu uniti, non lo siamo solo per il messina che sale d categoria...messina vale tanto, ha un porto che fa molto invidia, offre parecchie attrazioni culturali, ha una storia incredibile e a livello gastronomico non ci può dir niente nessuno! é un peccato lasciarla nelle mani di nessuno e dover andar via... cmq... hai dimenticato i pitoni di portella....

  • Di (---.---.---.253) 1 giugno 2013 14:11

    Non ho parole... le tue mi fanno venire il nodo alla gola... mi fanno riempire gli occhi di lacrime... mi identifico pienamente e non so cosa dire... PRESENTE!

  • Di (---.---.---.33) 6 gennaio 2014 12:18

    Sono nato a Messina nel 1937, all’età di 16 anni nel 1953 sono costretto a seguire i genitori a Firenze. Non conosco Messina ne tanto meno l’intera Sicilia perché non le ho vissute. Mi sono completamente integrato nella realtà della Toscana che a volte mi sembra quasi impossibile di non esserci nato. Comprendo il rammarico di tutti quei messinesi che hanno dovuto lasciare la loro città per andarsene altrove, io almeno per fortuna non ho questa nostalgia perché come ribadisco, Messina non me la ricordo nemmeno, anche se un po’ mi dispiace. Saluti e auguri a tutti i messinesi

  • Di (---.---.---.111) 10 gennaio 2014 11:49

    Continuo a scrivere, sono quello precedente del 6 gennaio ore 12.18.

    Si, chi comanda a Messina non è molto differente da tutto il Sud. Chi vive al centro nord sa bene come sono considerati i meridionali. E’ vero che a volte chi li accusa esagera, ma c’è sempre un fondo di verità. Vi siete mai chiesti quando qualcuno stila una classifica su qualsiasi argomento? E’ risaputo che nelle classifiche positive le località del centro Nord sono sempre ai primi posti, mentre il Sud è sempre agli ultimi posti, viceversa in quelle negative, ai primi posti ci sono il Sud e agli ultimi posti il Nord. Secondo voi questo non vuol dire nulla?? Per me vuol dire che in generale i meridionali partendo da Napoli fino a Marsala non hanno iniziative degne di questo nome, hanno un carattere debole, sono portati allo scoramento e non sanno levarsi un dito di culo (per parlare male) sarebbe l’ora che tutti i meridionali facessero un esame di coscienza per capire fino in fondo perché il Sud è sempre stato povero e il Nord quasi sempre ricco. Scrollatevi di dosso l’apatia secolare che avete e almeno cercate di imitare gli italiani del Nord, vedrete che con questa mentalità le cose andranno meglio. Vi saluta un messinese che non è un messinese (un gioco di parole come dire è come se fossi nato da un’altra parte).

  • Di (---.---.---.13) 29 gennaio 2014 14:50

    Salve, sono un meridionale padre di due bambini che abita al nord in un ente pubblico e mi vorrei trasferire a Messina, quindi nella mia Sicilia.
    Consigliatemi per favore.
    grazie 

  • Di (---.---.---.230) 26 agosto 2014 19:56

     non sono messinese...ma costretto a viverci per lavoro da anni...io nn vedo l ora di scappare...chi viene per un paio di giorni non capisce a fondo la citta...ma quando ci vivi e giri il resto d italia, vedi che la cittA è veramemte messa male.. non funziona nulla. è sporca. il messinese medio è altamente cafone...arrogante..maleducato...e menefreghista nei confronti della sua stessa cittá. No bocciata sotto tutti i punti di vista...geograficamente è in un posto molto bello...ma nn c è nient altro. Non si vive di bei panorami. BOCCIATA!!!

  • Di (---.---.---.172) 28 ottobre 2014 02:35

    non si può campare di solo mangiare e bella vista....

    il messinese è il cafonazzo per eccellenza

    ho visitato Lucca, Milano, Reggio Emilia,....tornata a Messina il primo pensiero è stato: ’’mi trovo dentro un enorme favelas’’ gente che urlava, dentro e fuori i bar
    impossibile stare tranquilli sui mezzi pubblici, nessuno si fa i ca** suoi
    ’’cecchi questioni???’’ è la frase routine ...quando esci di casa..già uscire di casa..al sol pensiero ’’mi n’chiana a frevi’’ 
    si certo..bella la granita io per prima non potrei farne a meno..ma terminata quella gustosa granita..dopo ti aspetta il niente.Trovo piacere solo nel cibo, vanto solo quello.

    non riesco a farmela piacere, mi dispiace, non riesco a vantarla, quando vado fuori tutti mi dicono ’’ah mafia’’..e che gli vuoi dare torto? resto in silenzio e non so come difenderla..perchè è solo la verità, non trovo difese..quando c’è la insultano.
    Io non vedo un solo briciolo di amore negli occhi dei messinesi...ognuno per i cavoli suoi..a meno che non devono romperti i cogl*** sui mezzi ..ah per quello aprono sempre bocca.
    apri gli annunci e l unica cosa che vedi è: ’’cercasi segretaria’’ poi ti presenti e ti portano a fare contratti porta a porta...bugiardi e falsi!..qui trovi occupazione solo per conoscenza o raccomandazione..anzi neanche più quella ormai
    concorsi truccati a go go e tanto altro
    un minimo..dico un minimo di funzionalità non la vedo...una massa di pecorari, non siamo capaci a tenerci quei 4 negozietti sul viale..perchè nessuno è disposto a scendere l’ affitto carissimo..affitti assurdi. tutto chiuso ’’ vendesi’’ affittasi’’
    ah..non parliamo poi del nosro modo di posteggiare o guidare: penoso.
    non c’è parcheggio? Bene, ingegnati. Lascia la macchina allo zir e prendi il tram.
    tutti quei parcheggi a chi? Non parlaimo poi della cafoneria dello stadio San Filippo
    che pena...
    Mente imprenditoriale come quella di un criceto..siamo solo capaci ad abbassare la testa, lamentarci e piangerci addosso, anzichè prendere i ’’forconi’’ e fare bordello..
    ma quando si tratta di piazza cairoli e viale san martino tutti disponibilissimi a fare casino..il sabato pomeriggio. e meno male che non abbiamo a che fare con la mafia seria..qua ci sono solo 4 babbi che si credono dio. e poi piangono appena vedono la volante..vedere per credere.se la fanno sotto come non mai...
    a Roma anni 80, ti sparavano addosso soltanto perchè portavi la divisa
    amici miei...Messina è Tuning ! che spettacolo...i vetri che tremano..la gente che sta male e cerca di dormire, alle 3 del pomeriggio, alle 2 di notte..non importa..a loro non frega un cazzo..devono farti sentire quantooo sono potenti con i loro veicoli, super accessoriati..mille euro di qua, mille di là, EEEE POI C’è TANTA CRISI.
    mentalità patetica.
    se avete l’ opportunità fuggite, fateve na famiglia e se ne avrete voglia, per la pensione ritornate..ma ricordatevi di prendere casa, il più lontano possibile dalle zone disagiate.
  • Di (---.---.---.162) 29 ottobre 2014 21:34

    Lacrime di coccodrillo, eh? :D
    Perché te ne sei andato se la rimpiangi così tanto? Perché non torni? Troppo facile lamentarsi sopra un "piedistallo" come hai fatto tu. Io sono Messinese e condivido (condividevo) l’odio che hai tu, non tanto per Messina, quanto per i Messinesi e la gente che ostacola il suo sviluppo, come chi è contrario al Ponte... Sinceramente preferirei vivere a Roma, l’adoro, l’ho visitata da poco grazie alla manifestazione CGIL e me ne sono innamorato di nuovo *_* Vorrei vivere lì e lasciarmi questo passato senza futuro alle spalle... Ma purtroppo io non posso, non ho i mezzi necessari, soldi o lavoro, che possano permettermi di partire così all’avventura. Tu l’hai potuto fare, non so dove stai adesso, ma ti sei "salvato". Quindi pensa a quanto tu sia fortunato della vita che hai e, soprattutto, del lavoro che eserciti. Quindi non lamentarti per rispetto di chi vorrebbe e non può, ok? :D

  • Di (---.---.---.241) 30 ottobre 2014 15:37

    Commovente,grazie.

  • Di (---.---.---.232) 30 ottobre 2014 21:38

    Emigrata da 7 anni ma se potessi ritornare a casa e sottolineo CASA lo farei...ma li noi giovani nn abbiamo un futuro..anche se ormai neanke altrove. A volte penso e se tutti noi ragazzi che siamo scappati tornassimo x cambiare la nostra città? Nn riusciremo a fare qlk tutti insieme? Il mio cuore piange tutti i giorni..qnd vado a letto, qnd mi sveglio , durante il giorno il mio pensiero è sempre li..cerco di trovare una soluzione x rassegnarmi ma nn la trovo voi? Ho voglia di svegliarmi la mattina cn la voce di mia madre che mi chiama sentire l odore del caffè appena fatto uscire di casa e vedere il mare il sole ke ti scalda e gli odori della mia terra. Saudade, muita Saudade. Eliana

  • Di (---.---.---.41) 12 gennaio 2015 14:16

    Il sole il paesaggio la focaccia le spiagge, se vivi da turista 15 giorni all’anno ti puoi divertire, ma se ci devi vivere da "cittadino" piangi due volte: quando arrivi e quando ti rendi conto di dove c*zzo sei capitato. Messinese da messina da decenni (e purtroppo non ho mai avuto la possibilità concreta di scappare), lo posso ben dire, credetemi non è uno "sfogo" di malumore ma ve lo dico con la massima sincerità: è un paesanazzo di m*rda, perchè è la gente che ci abita a fare schifo. E’ una città povera (in assoluto fra le più povere di Europa), ma non solo economicamente (quei pochi che economicamente "stanno bene" o ricattano sfruttando il monopolio (es. traghetti) oppure vivono truffando sistematicamente lo Stato), i messinesi sono proprio "umanamente" poveri e "terremotati nell’anima". Luridi, ignoranti, arrivisti, presuntuosi, chiacchieroni, egocentrici e ambiziosi da fare schifo (es. la lurida del "caso Scajola" secondo voi di dove è?). Fingono di essere "contro la mafia" ma anche solo per fare un pirito "necessitano" della "conoscenza" e dell’appoggio dell’amico dell’amico dell’amico. Al di fuori di sti circoletti, creare rapporti umani è impossibile, a meno che "non sei ricco o non sei rocco". Per esempio, ti illudi di farti una famiglia con una messinese? le messinesi fino ai 30 anni fanno il peggio schifo per trovarsi il "rocco" o il "dollaroso" e non ci sono divertimenti che gli bastino, dopo i 30 anni diventano "zingare" e si impongono di migrare al nord per trovare "il fesso" da sfruttare, tanto al nord "nuddu sapi chiddu chi fici jo!", come te la crei una famiglia con questo materiale umano? E anche se riesci a creartela, devi vivere poi nel terrore: collezioniste di separazioni e divorzi, guai a parlare di affetti o di amore, per loro i sentimenti sono solo una debolezza utile a inculare chi li prova. Se solo "osi" criticare il/la messinese per quanto ho detto, ti risponde con piagnistei e isterismi (da cui il termine "Zallo" che usa il messinese per descriversi), se critichi o provi a cambiare le cose diventi un "nemico da distruggere" perchè "qui o ti abitui o te ne vai". E non è vero che "tutto il mondo è cosi", sono c*zzate, persino un giornalista di sinistra fra i più feroci critici della lega nord dopo una settimana di vita a messina si è rassegnato all’evidenza. Non a caso i messinesi sono odiati da TUTTE le città vicine che hanno attorno, TUTTE: Reggio, Catania, Palermo, Cosenza, Catanzaro, è normale che nessuno nei dintorni li possa vedere??? .... persino Barcellona e Milazzo si "schifano" e si vorrebbero fare una provincia a sè. Non è normale, credetemi. E io spero che l’attuale sindaco rimanga per moltissimi anni, perchè un chiacchierone sudato ignorante e inconcludente rispecchia perfettamente quel che è il messinese. Beati voi che ve ne siete andati da sta fogna.

  • Di (---.---.---.227) 12 gennaio 2015 15:45

    Ormai ad emigrare sono soprattutto i giovani, si sa, e il motivo naturalmente è sempre il solito: manca il lavoro, mancano le prospettive, l’Italia è governata da schifo, e via discorrendo. E questo succede a Messina, a Varese, a Savona, a Cagliari, a Bologna, persino a Milano e Roma. Però c’è anche un motivo di cui non sempre si parla, ma che tutti i giovani italiani con un po’ di sale in zucca sanno bene, ovvero la noia. Oltre ad essere disoccupati/precari e senza futuro, i giovani italiani hanno le p...e girate: della provincialità italiota, della tv spazzatura, di musica tutta uguale, di troppi loro coetanei rintronati, tutti vestiti uguali e già vecchi dentro, della Chiesa che ficca il naso dappertutto, dei tamarri e delle simil-veline, del maschio italico con l’appellativo "tr**a" (e sinonimi vari) sempre sulla punta della lingua, della femmina italica che si crede libera ed emancipata ma non sa stare senza un uomo, dei ragazzetti che fanno sesso promiscuo pur non sapendo nulla sull’argomento... Dei padroni che non puliscono i bisogni che i loro cani fanno sui marciapiedi, dei parcheggi in doppia fila, della connessione Internet che non va bene quasi da nessuna parte, della gente che ti guarda storto se ti vesti in maniera anche solo leggermente diversa dal solito, delle comari di paese, di certe famiglie opprimenti e ingombranti in stile "cosa penserebbe la gente", dell’architettura monocolore e deprimente, di film e serie tv censurati anche in emittenti e orari in cui i bambini non ci sono, perfino di marche e prodotti fantastici che qua non si trovano o quasi. Tutto questo da Aosta a Palermo, in provincia come in città. Anche se, ovviamente, la motivazione principale resta il lavoro.

  • Di marcus (---.---.---.8) 30 maggio 2016 20:01

    Io a Messina ci sono nato, ci ho vissuto fino ai 20 anni poi ho voluto una crescita professionale e l’ho dovuta lasciare. La vera forza di Messina dovrebbe e potrebbe essere il turismo. Se pensiamo a Taormina, alle Isole Eolie, alle bellezze che ci circondano possiamo vivere solo di questo. Il Messinese di per se è un abitudinario, non è un imprenditore, il messinese si accontenta davvero della limonata, dell’arancino e della granita ma a questi io dico di ringraziare i propri genitori che lo stanno campando perchè se appena solcassero la Caronte si renderebbe conto che sta vivendo il nulla. Io non odio Messina, ma anch’io la vivo ormai di passaggio e sono felice quando di sabato sera al Duomo il più grande ha 11 anni perchè si vede che qualcuno intelligentemente crescendo si rende conto che lasciarla è meglio.

  • Di giovanni donato (---.---.---.38) 4 giugno 2016 12:47

    Messina,citta’ grottesca ,l’inedia e la maleducazione sono I caratteri dominantI del Messinese. Io odio la mia citta’ e sopratutto I miei concittadini,andato via nel 2000 sono tornato pochissime voLTE a trovare mia Madre e non ci riesco a stare piu’ dI tre giorni semplicemente non riesco ad adeguarmi a quella miserIA e per miserIA non MI riferisco al Denaro per miserIA intendo la mancanza di amor propio del Messinese

  • Di Fabio (---.---.---.5) 10 ottobre 2016 14:49

    Ciao a tutti,io sono nato in sicilia poi a 15 anni siamo andati a vivere a Bruxelles.Premetto che non mi é mai piacciuto vivere qui,é da un bel po che vorrei ritornare vivere in Italia....che mi consigliate ?

  • Di SPOPOLATE MESSINA VI PREGO. (---.---.---.246) 1 dicembre 2016 13:21

    messina è una merda sotto OGNI punto di vista.
    scuola? merda
    negozi? merda
    persone? merda
    infrastrutture? merda
    mare (u beddu mari missinisi)? MERDA e inquinato dai messinesi stessi
     poi le tasse provate a pagarle con gli arancini

    ps. io sono messinese, vissuto a messina e poi per fortuna ANDATO VIA. messina è una merda, i mafiosi gli zalli la "polizia" e le persone per bene sono tutti un ammasso di merda. dovrebbe chiamarsi me-rda la città. a messina stai bene solo se: sei un ultras; sei ignorante come un sasso e i tuoi bisogni sono vacui; sei uno spacciatore di eroina; sei un baraccoto (ma non vale per tutti); sei nel comune; sei un poliziotto o un militare; sei un imprenditore mafioso; sei un mafioso; sei ricco di famiglia e non hai bisogno di lavorare.

    solo odio per sempre, schifo

  • Di SPOPOLATE MESSINA VI PREGO. (---.---.---.246) 1 dicembre 2016 13:24

    e a ROBERT SUPPO RICCIARDI vorrei dire personalmente, con tutto il bene del mondo e non mi fraintendere, se piangi e ti commuovi pensando a messina sei solamente un coglione! (sul serio, non è per offendere te o la tua persona, prendila come un messaggio di no-speranza ed esasperazione)

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