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Vietnam, giornalista condannata a nove anni di carcere

Il 14 dicembre Pham Doan Trang, tra le più note giornaliste del Vietnam, una delle più autorevoli voci in favore dei diritti umani, è stata condannata a nove anni di carcere.

Per anni, Phan Doan Tiang è stata sottoposta a sorveglianza, ha subito minacce ed è stata torturata per aver preso le parti dei dissidenti arrestati e soprattutto aver denunciato il disastro ambientale e le espropriazioni dei terreni del villaggio di Dong Tam.

Era stata arrestata a Ho Chi Minh City il 7 ottobre 2020 e accusata, ai sensi del famigerato articolo 88 del codice penale, di “produzione, archiviazione, divulgazione e distribuzione di informazioni, documenti e materiale contro la Repubblica socialista del Viet Nam”.

In suo favore erano intervenute, a ottobre, le Nazioni Unite e 28 organizzazioni per i diritti umani.

Nel 2019 aveva ricevuto il premio per la libertà di stampa di Reporter senza frontiere e nel 2020 il premio Voltaire.

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