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Via i secessionisti dal Governo

Ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse seria, anzi drammatica. Il governo della repubblica italiana si divide sul festeggiamento dell’atto di nascita del nostro Paese. I ministri leghisti votano contro la festa. E il tutto viene minimizzato, riducendo l’episodio ad una divergenza di opinione. Così come ieri, le pesanti battute di Bossi sul tricolore, sui fucili padani, venivano ridotti a fatti di folclore.

Il tutto nel silenzio colpevole delle opposizioni, e nella superficiale sottovalutazione dei media.

Divergenza di opinioni? Ma quale divergenza di opinioni! La verità è che nell’esecutivo, albergano pulsioni secessioniste .

E il comportamento della Lega è l’ennesimo emblematico episodio di secessionismo.

Per due anni consecutivi i ministri leghisti, ministri della repubblica italiana, non hanno partecipato alla festa della repubblica .

Il laeder della Lega ha trattato la bandiera italiana come carta igienica.

Il revisionismo storico del Risorgimento.

E da ultimo, l’invettiva di Borghezio, alla trasmissione 8e1/2 contro l’unità d’Italia.

Ha detto Amato: “spero che la disputa non continui e non si allarghi”. Un auspicio che cela il desiderio di non affrontare il problema, di nascondere la polvere sotto il tappeto, di far finta di niente. Ma questo è il modo migliore per aiutare il secessionismo. Se siamo arrivati a questo punto è proprio perché si è taciuto sul fenomeno. Se un corpo ha un tumore prima lo si scopre e meglio è, prima lo si estirpa e meglio è. La cosa peggiore è far finta che non esista.

E allora affrontiamolo questo benedetto problema, dal ricordo, a qualche smemorato, dei principi fondamentali, che sono alla base della democrazia sancita dalla costituzione.

L’Italia è unica e indivisibile.

I parlamentari assolvono i loro compiti nell’interesse del paese, di tutto il paese.

I ministri leghisti hanno giurato davanti al capo dello Stato garante dell’unità nazionale.

I ministri leghisti sono ministri della repubblica italiana .

Ogni atto contrario a questi principi rende incompatibile le cariche delle istituzioni della repubblica italiana.

Questo è chiaro ai leghisti? Se non è chiaro occorre che qualcuno glielo spieghi.

E allora o la dirigenza leghista prenda le distanze dal secessionismo, oppure è meglio per tutti che i suoi ministri diano le dimissioni prima che sia troppo tardi.

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