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Vacanze e spettacolo, la scuola Fiorello è qui

L'animazione in villaggio conferma il vivaio dei talenti. A Ostuni Manuel Muni ricalca il percorso del grande showman siciliano.

"...E l'immensità si apre intorno a noi al di là del limite degli occhi tuoi." Puntuali le nuove sensazioni evaporano intorno alla mezzanotte nella "fabbrica delle emozioni". Il refrain di Battisti nell'arrangiamento di Rosario Tindaro Fiorello, consegnano la notte di calura ventilata, ebbra di giochi e allegria, ad un nuovo giorno. Schiere di fanciulli e più piccoli si ritraggono verso i genitori sugli spalti più alti dell'arena. Lo spettacolo è finito, mentre "Il mio canto libero" del Fiore classe 60, sfuma e accompagna i passi stanchi verso i caseggiati bianchi del resort. Di antica e bianca fattezza, protetto da una vegetazione rigogliosa e rinfrescato dalle maestralate anch'esse libere del Salento, Ostuni 2011 è un luogo che richiama vacanza. Il clichè della formula villaggio evoca ricordi e non solo, che animano la bella stagione italiana sin dalla fine degli anni Sessanta. Una filosofia del "tutto compreso" sempre più attraente e gettonata che, nelle più assortite soluzioni, ha prodotto pure dibattiti e teoremi sull’etica della vacanza.

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Inedito Simeri 1988
Resp.Animazione: Fiorello.

Nella fabbrica delle emozioni tarata sul palinsesto di una settimana, insostituibile è l'animazione di contatto. Il brand ha fatto storia in più operatori di settore e soprattutto ha prodotto talenti dello spettacolo di grande valenza a cominciare dal più noto showman catanese, padre del karaoke italiano. Non l'unico (nel 1991 a Nicotera conobbi leader dell’ animazione tale Beppe Quintale), certamente il più noto. Nel solco tracciato dai big del varietà nazionale, la ribalta estiva della vacanza continua ad essere una fucina decisiva, talvolta un trampolino verso le vette del successo. Sono varie le combinazioni dei fattori che devono intrecciarsi oltre l'indispensabile percentuale di buona sorte. Che talvolta premia il futuro artista, inconsapevole del proprio talento, scoperto quasi per gioco. Un caso da scuola che si consuma questa estate proprio ad Ostuni. Il sold out delle presenze per tutta l'estate, nell'anno terribile della crisi economica, la dice lunga rispetto a questa meta preferita da tante famiglie italiane. E proprio nello spazioso resort brindisino, forte di una ricettività da oltre 1400 posti letto, 25 anni dopo i primi passi calcati da Fiorello, un suo "allievo" ritenta il fortunato percorso. Manuel Muni, 22 anni della provincia di Catania (Catenanuova, giusto per cambiare) è alla sua seconda stagione da animatore alla Valtur. Non solo i comuni natali e la qualifica di cameriere gli valgono il "copia & incolla" dell'inimitabile maestro, quanto la straordinaria spontaneità nel dialogo con i clienti che muta ogni scambio di battuta in un’improvvisato sketch. Dalle incursioni mattutine in spiaggia, travestito nelle più bizzarre figure, sino alla notte fonda dopo gli spettacoli nell’arena, Manuel calamita sorrisi e applausi, con la sua migliore dote naturale: l'improvvisazione. La mimica e le movenze plastiche alla Buster Keaton, fanno il resto, guadagnando consensi ogni giorno che passa. Quando riesco a chiedergli qualche idea sul suo futuro prossimo, mi confida come sua prima priorità proprio il perfezionamento ad una scuola teatrale. "...il contatto con il pubblico l'ho avuto sin da bambino, quando aiutavo mio padre nella sua bottega ed era una cosa spontanea e divertente..."

Dopo gli studi alla scuola alberghiera e qualche stagione a servire ai tavoli, la svolta per la ribalta arriva inaspettata proprio nell’anfiteatro di Ostuni. E' Pako Carlucci, responsabile intrattenimento Valtur, talent scout del giovane Manuel. Lo scova fra un migliaio di nuovi aspiranti collaboratori per la stagione estiva allo stage selettivo nella primavera del 2010. L'inseparabile zufolo etnico siculo è per Manuel come la fionda di Davide per centrare il bersaglio e superare l'esame. Immediato l’esordio al villaggio di Pollina come animatore di contatto assistito dal suo mentore. Questa estate ad Ostuni Manuel è un piccolo one show man, spalla ideale per Viviana Tupputi capo animazione e anche lei nata dalla cucciolata d.o.c.: "...sono stata certamente concepita in villaggio e alla mia prima candelina ero in braccio a Fiorello a Simeri..." racconta Viviana nella chitarrata del dopo pranzo ai bordi della piscina centrale. Nonostante le possibilità economiche per usufruirne non siano proprio alla portata di tutti, Ostuni è la meta privilegiata di tantissime famiglie. Il restyling apportato all'insegna della sobrietà nella filosofia del "tutto compreso" è evidente. Armonizzata la varietà delle pietanze nei buffet della ristorazione, sempre abbondante e di buona qualità, ma decisamente limitata rispetto ai lustri grassi anni ottanta. Riorganizzata la vendita dell'abbigliamento, sdoganato dai marchi aziendali, così pure già da diversi anni i colorati collier bar (e fluorescenti e ostentate perline colorate) per le consumazioni extra, sostituite da una più funzionale e anonima pay card.

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La gente Valtur.
Foto ricordo.

"Con la crisi in atto abbiamo fatto delle scelte che ci danno pienamente ragione" mi spiega Giuliano Mascelloni, capo villaggio da Terni e decano senior in Valtur da diciotto anni. "…La qualità dei servizi e la ristorazione gastronomica è invariata, ogni anno selezioniamo circa ventimila ragazzi, trattenendone fra i sette – ottocento dei migliori. Lo sport è curato da istruttori federali e anche in questa settimana (l’ultima di giugno - ndr) vedi i risultati. Con queste opzioni riusciamo a non far pagare i bambini in camera con delle tariffe contenute che ci premiano con il villaggio pieno per tutta l’estate. Se ti sembra poco…"

In effetti, poco è solo il tempo di questa vacanza: ne sanno molto i bambini che insieme ai loro genitori si fermano per una sola settimana e bagnano con le loro lacrime l’ultima sera dedicata ai saluti. Il clima da family week è rimarcato proprio dalla figura del baffuto direttore accompagnato nel lavoro dall'inseparabile moglie. Simona Ciucci, ad Ostuni è reposnsabile dell'area intrattenimento: una maratoneta del fitness che non si risparmia in ogni dove, al ristorante o sul palco. La sua giornata non può chiudersi senza la parodia di "Casa Vianello", strapazzando in arena il capo famiglia, prima della buona notte con il medley delle sigle.

Vacanza e spettacolo, emozione e finzione: come uno spaccato vero della nostra vita.

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