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Ustica e WikiLeaks: le "grandi inchieste" al copia-incolla

La prima settimana di settembre, AgoraVox pubblica in esclusiva il contenuto dei cables sull’Italia diffusi dall'organizzazione WikiLeaks: rivelazioni su criminalità organizzata, mafia, istituzioni. E stragi. Due dispacci inviati dall’Ambasciatore USA a Roma, Mel Sembler, contengono infatti indiscrezioni sul disastro aereo di Ustica del 1980.

I due cables sui quali ho lavorato – e tradotto - sono stati pubblicati in esclusiva all’interno di un articolo datato 5 settembre dal titolo "ESCLUSIVO - Cable WikiLeaks su Ustica: USA "coinvolti". Giovanardi tentò di coprire lo scandalo”.
 
Parallelamente, ho intervistato l’Onorevole Giovanardi per conoscere la sua opinione in merito alle notizie riportate dall’Ambasciatore americano. I due pezzi sono stati rilanciati da varie testate nazionali  (Il Mattino, TerraIl Fatto Quotidiano etc), oltre che da numerosi siti web (l’archivio storico su Ustica stragi80.it). L’associazione dei familiari delle vittime mi ha contattato per avere maggiori informazioni e persino la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scritto una nota a riguardo

Il 14 ottobre, sul mensile La Voce delle Voci - sia sul formato cartaceo che sulla versione web - è apparso un articolo a firma Sandro Provvisionato: LA VERA STORIA DI USTICA BY WIKILEAKS. L’articolo appare sotto la sezione “Grandi Inchieste”.

Sandro Provvisionato è un giornalista d’inchiesta, lavora all’Ansa e collabora a diverse testate. Ha pubblicato numerosi libri con grandi editori, ed è anche docente di un importante master di giornalismo investigativo.
 
Che cosa hanno in comune questi due articoli? Tutto. Perché il Dott. Provvisionato ha deciso di “prendere spunto” dal mio articolo. A mani basse. Riportando persino i miei commenti personali, le note e rispettando l’andamento cronologico dei paragrafi. Capoverso per capoverso. Qualche esempio:
MIDOLO: L'articolo denunciava l’avvenuta intercettazione da parte degli americani di una telefonata tra l’allora - era il 1992 –Presidente del Consiglio Giuliano Amato ed il Ministro della Difesa Salvo Andò (entrambi socialisti); nella quale i due discutevano degli “sforzi” fatti dall’amministrazione americana al fine di“monitorare” (questo il termine usato nel cablo) le indagini di giudici e parlamentari.
 
Il diplomatico USA riporta la notizia secondo cui l’ambasciatore americano dell’epoca, Peter Secchia, utilizzò l’informazione intercettata per fare pressioni su Bettino Craxi affinché il governo italiano non si costituisse parte civile nel processo sulla strage.
 
PROVVISIONATO: Secondo l'articolo, gli americani avevano intercettato una telefonata intercorsa nel 1992 tra l'allora presidente del Consiglio Giuliano Amato ed il ministro della Difesa Salvo Ando' (entrambi socialisti) nella quale i due discutevano degli «sforzi» fatti dall'amministrazione americana al fine di «monitorare» (questo il termine usato nel cablo) le indagini di giudici e parlamentari.
 
Nel documento il diplomatico americano riporta anche la notizia secondo la quale l'ambasciatore americano dell'epoca, Peter Secchia, aveva utilizzato questa intercettazione per fare pressioni su Bettino Craxi affinche' il governo italiano non si costituisse parte civile nel processo per la strage.
O ancora:
 
 
 
MIDOLO: in relazione a ciò, Giovanardi chiede al Political Minister Counsellor di poter avere una copia dei documenti rilasciati alle famiglie delle vittime, al fine di controbattere le accuse. Il politico italiano prega inoltre di “coordinare insieme all’ambasciata americana una dichiarazione pubblica”. In pratica, Giovanardi chiede a Countryman l’equivalente di una “versione congiunta”, come fanno i sospettati quando vengono interrogati da un giudice. Il clima che traspare dal cablo è di grande tensione. Soprattutto da parte dell’ex ministro. Ma i toni sembrano poi rientrare.
 
IL COMMENTO. Countryman e Giovanardi sono infatti d’accordo sul fatto che il servizio del Tg3 “non apporta nessuna nuova prova in merito al disastro di Ustica”, e “non smentisce direttamente ciò che Giovanardi ha riferito in parlamento e che noi (gli USA, ndr) abbiamo sempre sostenuto: non vi è stato nessun coinvolgimento degli Stati Uniti nella strage”.
 
PROVVISIONATO: Per questo Giovanardi chiese al Political Minister Counsellor di poter avere una copia dei documenti rilasciati alle famiglie delle vittime, al fine di controbattere le accuse. Giovanardi prega inoltre di «coordinare insieme all'ambasciata americana una dichiarazione pubblica».
In pratica, Giovanardi chiede a Countryman l'equivalente di una «versione congiunta». Dal cablo traspare una grande tensione. Soprattutto da parte dell'ex ministro. Ma i toni sembrano poi rientrare.
 
Countryman e Giovanardi, infatti, nel colloquio si dicono d'accordo sul fatto che il servizio del Tg3 «non apporta nessuna nuova prova in merito al disastro di Ustica», e «non smentisce direttamente cio' che Giovanardi ha riferito in Parlamento e che - scrive Countryman - noi (gli Usa, ndr) abbiamo sempre sostenuto: non vi e' stato nessun coinvolgimento degli Stati Uniti nella strage».
 
 
Sono felice che un giornalista del suo calibro prenda in considerazione i miei articoli. Significa che ho scritto cose giuste, e che il mio lavoro era valido.
 
La cosa per la quale sono un po’ meno felice è che Provvisionato non ha neppure cercato di parafrasare le frasi del mio articolo. In compenso vi ha aggiunto 4 o 5 cinque righe con l’aggiornamento dei fatti. Ed ha firmato il tutto a suo nome.
 
Non c’è un solo riferimento, né al sottoscritto, né alla testata che ha pubblicato il mio pezzo. Più di una settimana fa ho scritto una mail al Dott. Provvisionato, chiedendogli delucidazioni in merito. Gli ho anche scritto un messaggio su Facebook. Ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta.
 
Di seguito i due pezzi. Sono evidenziate in giallo le parti assolutamente identiche. Ai lettori il giudizio. 
 

AGGIORNAMENTO 26 OTTOBRE 2011:

Pubblico la mail inviatami ieri, 25 ottobre, da Sandro Provvisionato:

Caro Emanuele Midolo, ha ragione, anche se io non ho mai ricevuto alcuna sua email. E in quanto a Facebook ci vado il meno possibile.
 
Comunque sia le citazioni delle fonti c'erano nel pezzo, addirittura nel sottotitolo, ma per un errore della redazione dovuta alla fretta (il pezzo era arrivato fuori tempo massimo) sono saltate. Se me lo permette nel prossimo numero del giornale provvedo ad un ERRATA CORRIGE.
 
Mi scusi ancora non c'era alcun intento di saccheggiare il suo ottimo lavoro.
 Ps: per la precisazione non lavoro più all'Ansa da 22 anni. 


Sandro Provvisionato

 

 

 

 

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