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Usa, migliaia di famiglie separate dalle politiche di Trump sull’immigrazione

Un nuovo rapporto di Amnesty International, intitolato “Tu qui non hai alcun diritto: respingimenti illegali, detenzioni arbitrarie e maltrattamenti di richiedenti asilo negli Usa”, ha rivelato i costi crudeli delle politiche intraprese dall’amministrazione Trump per compromettere e smantellare il sistema d’asilo in vigore negli Usa, in grave violazione delle norme nazionali e internazionali: i respingimenti illegali di massa di richiedenti asilo alla frontiera tra Messico e Usa, la separazione di migliaia di nuclei familiari e il sempre maggiore ricorso alla detenzione arbitraria e a tempo indeterminato dei richiedenti asilo, spesso con diniego della libertà condizionata.

Un mese fa l’agenzia per le Dogane e la protezione delle frontiere (Customs and border protection – Cpb) ha riferito ad Amnesty International di aver forzatamente separato oltre 6000 nuclei familiari (definizione che le autorità Usa applicano incoerentemente tanto a intere famiglie quanto a singoli loro componenti) nel periodo compreso tra il 19 aprile e il 15 agosto 2018, più di quanto reso noto in precedenza dalle autorità statunitensi.

La Cpb ha confermato che quel dato non tiene conto di un non precisato numero di famiglie la cui separazione non è stata correttamente registrata, che comprendono i nonni o altri gradi di relazione familiare che le autorità giudicano “fraudolenti” e dunque escludono dalle statistiche.

L’estrema sofferenza inflitta di proposito dalle autorità Usa alle famiglie separate costituisce maltrattamenti e in alcuni casi tortura.

Amnesty International ha intervistato 15 parenti e tutori legali separati dai loro bambini dalle autorità di frontiera, 13 dei quali si erano presentati ai posti di frontiera ufficiali. Le separazioni che sono seguite hanno causato forme estreme di angoscia e in alcuni casi traumi a lungo termine tanto per gli adulti quanto per i bambini.

Il rapporto di Amnesty International denuncia anche che nel 2017 e nel 2018 la Cbp ha respinto migliaia di persone che avevano chiesto asilo ai posti di frontiera ufficiali e che a partire dall’anno scorso le autorità statunitensi hanno adottato e imposto la prassi della detenzione obbligatoria e a tempo indeterminato dei richiedenti asilo, spesso negando loro la libertà condizionata, per tutta la durata della procedura d’esame della domanda d’asilo. Si tratta di detenzioni arbitrarie, che violano le norme statunitensi e internazionali.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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