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Unbreakable: un progetto per dare voce agli uomini e alle donne vittime di stupro

Dalla ricerca Istat condotta su 22.000 donne in Italia, le cifre impressionanti di un fenomeno che tocca moltissime, ma che continua a rimanere sommerso. Perché le vittime non denunciano.

Un cartello bianco con una scritta in nero che racchiude un'esperienza unica e dolorosa. Frasi che hanno caratterizzato e segnato intere vite. Donne e uomini provenienti da ogni angolo del mondo, innumerevoli paesi e culture unite da un trauma: la violenza. Fotografie che testimoniano il coraggio di vittime che hanno deciso di ribellarsi.

Il sito è Unbreakable è la sua missione è semplice: testimoniare gli abusi sessuali attraverso una citazione. Solo parole piantate davanti all’obiettivo.

“Indistruttibili”, nonostante le molestie sessuali subite.

Persone che liberamente hanno deciso di inviare la propria immagine e far parte del più grande e variegato arazzo cyber. “Unbreakable” è un progetto fotografico particolare, nato da una giovane studentessa della School of Visual Art di New York.

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Grace, ideatrice e curatrice della raccolta, fotografa le vittime mentre denunciano il loro aggressore. Ognuno può trascrivere quel che sente e decidere liberamente se mostrare il proprio volto o al contrario coprirlo.

Obiettivo è dar voce a tutte le persone che per vergogna, paura, timidezza, non hanno mai portato a galla una verità scomoda, che molte volte le consuma dentro: lo stupro.

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L’intento è quello di diffondere la luce, la consapevolezza e la guarigione per coloro che sono stati colpiti e che sono sopravvissuti allo stupro. Il progetto è un modo per le vittime di riprendere il potere delle parole che una volta erano usate contro di loro.

Una donna su tre e un uomo su cinque sono stati molestati nell’arco della vita. In Italia circa sei milioni di persone hanno subito violenza sessuale, ma il 96% preferiscono non denunciare l’accaduto.

“Sei una statistica?” chiede Grace dallo schermo del pc che sta proiettando il suo video. Tutto è iniziato lo scorso ottobre quando la giovane artista ha iniziato a postare sul proprio blog le prime foto scattate a conoscenti ed amici. Un piccolo album di famiglia che ben presto si è allargato grazie alla potenza della rete. Attraverso internet le immagini sono circolate per il mondo. I lettori hanno voluto condividere con gli altri appartenenti alla community le loro storie.

Racconti personali di sopravvisuti che hanno subito violenza sessuale, una malattia del genere umano.

Per maggiori informazioni collegarsi qui.

 

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