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Una volta, tanto tempo fa, ai bimbi di Roma fu dato un martello...

Eravamo negli anni settanta.

Una volta, tanto tempo fa, ai bimbi di Roma fu dato un martello...

Una volta, tanto tempo fa, nella città di Roma (1) circolavano tantissime automobili che la gente parcheggiava dappertutto, persino nei parchi, dentro al Colosseo (2) e tra i ruderi del Foro Romano (3).

I bimbi, non avendo più spazio per giocare, di tanto in tanto organizzavano cortei di protesta che puntualmente finivano col lancio di uova marce contro le macchine ma il peggio doveva ancora venire.

Un giorno, infatti, la situazione precipitò e Roma fu sommersa dalle automobili. Nessuno poté più uscire di casa, nemmeno il Sindaco (4) Stracciamilioni che, dovendo per l’emergenza raggiungere il Campidoglio (5), fu costretto a servirsi di un elicottero dei pompieri. Per cercare di risolvere il blocco totale della città fu indetta una riunione d’emergenza, ma le alte autorità convenute, compresi i rappresentanti delle opposizioni (6) e dei sindacati (7), non sapevano che pesci pigliare, tanto la situazione era diventata critica.

Per evitare di essere linciati dalla folla inferocita, che nel frattempo s’era radunata rumoreggiando nei pressi del palazzo comunale, avevano già deciso di scappare nel regno di Buscaladroni quand’ecco l’Assessore ai trasporti Acchiappamosconi ebbe una brillante idea quella cioè di far distribuire ai bimbi della città un martello affinché sfasciassero un po’ di macchine. La gente, così, si sarebbe calmata, la città sarebbe stata salvata dalla paralisi, i bimbi avrebbero recuperato spazio per i loro giochi, le autorità, infine, avrebbero evitato la fuga.

La proposta, approvata all’unanimità e trasformata seduta stante in delibera (8) operativa dal Sindaco Stracciamilioni, si rivelò la più felice da quando, tre secoli prima, il partito dei Trecristiani s’era insediato al potere.

Immediatamente i bimbi si passarono parola, e con orgoglio e tanto entusiasmo, andarono ad eseguire l’ordinanza comunale. Decine, centinaia, migliaia di bimbi si misero in fila davanti al Comune (9) per ritirare il martello. All’ora stabilita, sotto lo sguardo compiaciuto delle autorità e preoccupato dei genitori che temevano di perdere le loro automobili, i bimbi si scagliarono con grande clamore e ferocia inaudita contro tutte le macchine che capitavano a tiro di martello. Con estrema diligenza rompevano i vetri, spaccavano i motori, sfondavano le carrozzerie, martellavano senza pietà le lamiere contorte finché non ridussero una gran quantità di macchine in polvere finissima che gettarono tutta nel Tevere (10).

A questo punto accadde ciò che i più accorti cittadini paventavano: i bimbi non riconsegnarono più i martelli, come avevano promesso, e seguitarono a fracassare ogni macchina che incontravano per strada.


Le autorità che, anche questa volta, s’erano mostrate inette ed incapaci di farsi ascoltare financo dai bimbi, per evitare il peggio fuggirono nel regno di Buscaladroni e non si fecero mai più rivedere.

E fu da allora che Roma, come per incanto, si trasformò in una città ordinata e felice per la gioia di tutti i bimbi che trascorrevano l’intera giornata a giocare. Facevano pausa solo quando, casualmente, intravedevano una macchina da sfasciare che, incautamente, aveva ripreso a circolare.

(1) Nome dell’antica città del Lazio, capitale dell’Impero romano e oggi dell’Italia. Vi risiede anche il Papa, capo della Chiesa Cattolica.
(2) Nome con cui si indica l’Anfiteatro Flavio, costruito a Roma dall’imperatore Vespasiano nel I sec. d. C.
(3) Per gli antichi Romani, la piazza principale della città, che fungeva da centro commerciale, amministrativo e giudiziario.
(4) Capo dell’amministrazione comunale, eletto dal popolo, incaricato di particolari funzioni anche dallo Stato.
(5) Uno dei sette colli di Roma, sede del palazzo comunale.
(6) Nella vita politica dei paesi democratici indica i partiti che legalmente svolgono azione di contrasto alla politica della maggioranza di governo.
(7) Associazione di lavoratori costituita per la tutela degli interessi collettivi.
(8) Decisione a carattere ufficiale, presa dopo opportuna discussione, per risolvere un problema o per decidere una linea d’azione.
(9) Suddivisione amministrativa dello Stato, comprendente un centro abitato ed il suo immediato territorio.
(10) Fiume storico che attraversa Roma.

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