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 Home page > Attualità > Società > Una punizione esemplare?

Una punizione esemplare?

Ci si stupisce del continuo moltiplicarsi di frodi ai danni dello stato e del privato.
Ma di cosa ci stupiamo se chi è condannato ha pene quasi ridicole.

E di qualche settimana fa la notizia che l’Antitrust (Autorità garante per la comunicazione ed il mercato) ha dato una multa totale di 2,4 milioni di euro a 13 società (tra le quali Telecom Italia) per pratiche commerciali scorrette.

Le pratiche scorrette in questione riguardavano l’addebito di tariffe altissime agli ignari utenti che installavano inconsapevolmente un programma tipo dialer nei propri pc.

Tale programma disabilità la normale numerazione che permette la connessione con il provider e la reimposta su un numero a pagamento (in questo caso satelittare), con conseguente lievitazione della bolletta telefonica e con enormi guadagni per le società coinvolte.

Molte associazioni per la difesa del consumatore hanno gioito per questa vittoria ma l’ADUC ha fatto notare che gli introiti dati da questa pratica illecità sono stati molto superiori.

Io direi che la notizia si commenta da sola...
Una multa ridicola non fermerà quelle imprese che vogliono arricchirsi sfruttando l’ignoranza e la buona fede delle persone, anche perchè il guadagno è molto superiore.

Se invece di 2 milioni la multa fosse stata di 200 milioni?
Sicuramente queste società ci perserebbero non 2 ma 20 volte prima di ripetere questa impresa.

Ma non solo in questo campo sarebbe richiesta maggiore durezza.


Tralasciando più gravi i crimini perseguiti dal codice penale (di cui ci sarebbe molto da dire, anzi, troppo), questi piccoli reati vengono di solito sempre presi sottogamba.

La differenza di pena fra un normale truffatore che vuole solo guadagnarsi il pane e quello di una società che mira ad arricchirsi è abissale.

Se dovessimo usare lo stesso metro di giudizio molte società che nel corso degli anni sono state coinvolte in scandali di vario genere (crack, frodi, ecc,), sarebbero state chiuse e gli amministratori o il personale coinvolto arrestato per decenni e delapidato delle proprie ricchezze.

Quindi con questa sentenza siamo alle solite...

Chi ruba per fame viene distrutto moralmente, giuridicamente e economicamente, mentre chi ruba per avidità praticamente nulla.
Forse sarebbe il caso di cambiare qualcosa?

I tribunali non di certo, ma le leggi di sicuro si.

Nel frattempo attenti al portafogli e cautelatevi con un mezzo importante... l’informazione, perchè prevenire è sicuramente meglio.

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