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Una nave carica di armi Usa nel Mediterraneo, arriverà in Egitto? Serviranno per la repressione?

 

Batte bandiera olandese, ma trasporta armi statunitensi a quanto pare destinate alle forze armate egiziane, che hanno ucciso oltre un centinaio di manifestanti, ferendone altre migliaia, negli ultimi cinque mesi. 

La Schippersgracht, attualmente in navigazione nel Mediterraneo, dovrebbe arrivare a destinazione a Port Said, col suo carico letale, all’inizio della prossima settimana. Scrivo “dovrebbe”, perchè ieri sera, interpellate da Amnesty International, le autorità militari statunitensi hanno confermato che una nave carica di armi circola nel Mediteranneo ma hanno negato che sia diretta in Egitto. Dove sta andando, allora?

Amnesty International, Transarms e International Peace and Information Service stanno seguendo da due mesi gli spostamenti della nave.

Partita all’inizio dell’anno dal porto di Eemshaven, in Olanda, la Schippersgracht è arrivata negli Usa il 26 gennaio. Da Baltimora, Maryland, ha raggiunto due giorni dopo Jacksonville, Florida. Il 23 febbraio ha salpato per il terminal militare Sunny Point a Southport, North Carolina, dove ha attraccato il 24.

 

Il 3 marzo la Schippersgracht ha lasciato Sunny Point. Non si sa esattamente quale roba e quanta roba stia consegnando all’esercito egiziano. Dai dati ufficiali, risulta che la capacità di carico è di 21.000 tonnellate e che c’è spazio per 1100 container di sei metri di lunghezza. I materiali dichiarati a bordo sono classificati “pericolosi”, inclusi nella categoria C dell’Organizzazione marittima internazionale (equivalente alla Hazard Material Division 1.4 degli Usa), che comprende cartucce, detonatori e altri tipi di munizioni. 

La Schippensgracht non compare nei movimenti commerciali dei porti della Costa orientale degli Usa, a indicare che il suo carico è esclusivamente di natura militare.

La compagnia olandese Spliethoff’s Bevrachtingskantoor BV, proprietaria della Schippersgracht e che ha un contratto in essere con l’US Miltary Sealift Command, non ha risposto alle richieste d’informazioni di Amnesty International su cosa stia trasportando la sua nave.

Se, nonostante le dichiarazioni statunitensi, dovesse attraccare a Port Said, la Schippersgracht sarebbe solo l’ultima nave ad aver trasportato forniture militari all’Egitto.

Tra l’11 dicembre 2011 e il 5 febbraio di quest’anno, secondo i dati forniti dall’Ufficio acquisti delle forze armate egiziane, il ministero della Difesa del Cairo ha ricevuto 349 tonnellate di materiale militare e a cosiddetto “doppio uso”, per un valore di 35 milioni di dollari Usa, trasportato da sette cargo appartenenti all’American President Lines Maritime Ltd. C’erano dentro componenti e pezzi di ricambio per carri armati ed elicotteri Ah-64 Apache, H-3 e SH-2G(E).

Attenzione: non stiamo parlando di traffici illegali di armi. Qui tutto è documentato e alla luce del sole.

Nondimeno, resta la preoccupazione: perché questo repentino aumento degli acquisti di armi? Cosa deve farci l’esercito egiziano? E, soprattutto, dove è diretta la Schippersgracht?

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