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Ultime da Pechino. I campione che hanno fatto storia

Ultima puntata sui campioni delle Olimpiadi di Pechino

Doppia vittoria olimpica per Masato Uchishiba nel judo, categoria 66 kg. Insieme al vincitore della categoria open Satoshi Ishii, Uchishiba è il nuovo eroe giapponese, con centinaia di fan ad aspettarlo all’aeroporto quando è tornato a casa con la medaglia d’oro al collo. Ad Atene batté l’ostico slovacco Jozef Krnac, in Cina ha avuto la meglio sul francese Benjamin Darbelet con un ippon di una velocità straordinaria dopo 1 minuto e 8 secondi di lotta.

Carriera straordinaria e palmares incredibile per l’iraniano Hadi Saei Bonehkohal, campione olimpico nel taekwondo categoria 80 kg. In breve Saei è stato oro ai campionati asiatici di Bangkok 2006 e ai giochi asiatici di Busan nel 2002, campione mondiale a Edmonton nel 1999 e a Madrid nel 2005, nonché argento in quelli di Garmisch-Partenkirchen del 2003 e bronzo a Pechino 2007. Tutto questo nella categoria 72 kg. L’anno successivo si è presentato alle Olimpiadi, già vinte nel 2004 ad Atene (categoria 68 kg), tirato a lucido e ha vinto tutti i suoi incontri nella categoria 80 kg in modo netto. Salti di categoria che per molti sono la fine, a lui fanno un baffo. A Londra nella categoria open? Così potrà mangiare tutto quello che vuole.

Un campione sempre in seconda fila anche nel suo paese dove lo sport che pratica è quello nazionale è il cinese Wang Liqin, capace di vincere l’oro nella gara di tennistavolo a squadre otto anni dopo Sidney. Certo, la squadra cinese, che ha vinto tutte le medaglie d’oro previste nel programma olimpico di tennistavolo, era effettivamente imbattibile. Inoltre i compagni con cui ha disputato gli incontri nella gara a squadre, Ma Lin e Wang Hao, si sono classificati primo e secondo nella gara individuale, mentre il nostro solo terzo, ma un atleta che ha vinto sette ori mondiali tra doppio e individuale e due ori e due bronzi olimpici deve entrare di diritto nella classifica dei migliori di sempre.



Altro atleta plurivincitore nelle gare a squadre è il coreano Im Dong-Hyun, campione olimpico della gara di tiro con l’arco a squadre. Bissa in questo modo l’oro di Atene e completa un palmares in cui spicca l’oro mondiale a squadre di Lipsia nel 2007 e i due asiatici di Doha nel 2006 a squadre e individuale. Eppure se Nespoli non s’impappinava all’ultima freccia, la storia poteva cambiare e finiva una dittatura.

Alla fine del viaggio, spazio ad un non vincitore di medaglia d’oro a Pechino, ma comunque un campione che ha sfiorato la grande impresa di rivincere l’oro in una disciplina massacrante otto anni dopo Sidney. Nel Triathlon, l’oro è andato al tedesco Jan Frodeno, che ha preceduto di 5 soli secondi il canadese Simon Whitfield. Sarebbe stato bello vederlo rivincere a 33 anni. Sarà per la prossima volta, a Londra.

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