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UE: il 2013 è l’anno europeo dei cittadini

Dibattiti sul futuro dell'Europa a Napoli, Torino, Pisa e Trieste.

La Commissione europea, con l'inizio del 2013, ha dato il via all'Anno europeo dei cittadini, dedicato a tutti i cittadini europei e ai loro diritti. Questo anno europeo coincide con una svolta critica nell'integrazione dell'Europa: nel 2013 ricorre il ventesimo anniversario della cittadinanza dell'Unione, introdotta dal trattato di Maastricht nel 1993, e siamo a un anno dalle elezioni del Parlamento europeo.

Il 10 gennaio 2013 il Presidente della Commissione José Manuel Barroso e la Vicepresidente Viviane Reding si uniranno al Primo Ministro irlandese Enda Kenny per inaugurare a Dublino con un dibattito pubblico, in concomitanza con l'inizio della presidenza irlandese del Consiglio l'anno europeo dei cittadini che si propone di:

  • rafforzare la consapevolezza dei cittadini dell'Unione in merito al loro diritto di circolare e di soggiornare liberamente all'interno dell'Unione Europea e più in generale ai diritti garantiti ai cittadini dell'Unione.

  • rafforzare la consapevolezza dei cittadini dell'Unione in merito alle modalità con le quali possono concretamente beneficiare dei diritti e delle politiche dell'Unione.

  • stimolare un dibattito sulle conseguenze e sulle potenzialità del diritto di circolare liberamente quale aspetto inalienabile della cittadinanza dell'Unione.

Per le celebrazioni di questo anno, nel 2013, sono state organizzate in tutta l'UE una serie di manifestazioni, conferenze e seminari a livello dell'Unione e in ambito nazionale, regionale e locale (il programma è disponibile sul sito http://europa.eu/citizens-2013). Inoltre la Commissione intende rafforzare il ruolo e la visibilità di strumenti di risoluzione dei problemi come SOLVIT, per consentire ai cittadini di difendere i loro diritti ed esercitarli meglio.

In Italia, il Dipartimento per le Politiche Europee sarà l'amministrazione che assicurerà il coordinamento delle attività nazionali, la promozione delle iniziative regionali e locali, favorendo la partecipazione di tutte le parti interessate inclusa la società civile.

Sono previsti quattro importanti appuntamenti.

Un primo evento ha avuto luogo a Napoli il 30 novembre 2012 alla presenza del Commissario Lazslo Andor, responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione.

Il secondo appuntamento, incentrato sul tema della protezione dei valori del modello sociale europeo e della sicurezza dei cittadini, avrà luogo a Torino il 21 febbraio 2013 alla presenza della Commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstroem.

Sarà Pisa ad ospitare il terzo incontro dedicato all'uso sostenibile delle risorse, che si svolgerà il 5 aprile 2013 alla presenza del Commissario responsabile per l'Ambiente Janez Potocnik.

In occasione della festa dell'Europa, il 7 maggio 2013, si svolgerà a infine Trieste un grande evento finale con la vicepresidente Viviane Reding.

La cittadinanza europea – che integra e non sostituisce quella nazionale – conferisce a tutti i cittadini dei 27 Stati membri dell'Unione una serie di diritti supplementari. Il cittadino dell'Unione ha il diritto di votare e candidarsi alle elezioni amministrative ed europee nello Stato membro in cui risiede, gode della tutela consolare delle autorità di un qualsiasi Stato membro se il suo Stato non è rappresentato all'estero, può presentare una petizione al Parlamento europeo, rivolgersi al Mediatore europeo e, dal 2012, partecipare a un’iniziativa dei cittadini europei.

Dalla cittadinanza europea derivano molti diritti, di cui non sempre siamo consapevoli. Da un sondaggio del 2010 è emerso che ancora troppe persone non si ritengono adeguatamente informate sui vari diritti loro riconosciuti: soltanto il 43% conosce il significato dell'espressione "cittadino dell'Unione europea" e quasi la metà (48%) ritiene di non essere ben informata sui propri diritti.

La speranza è che questo anno europeo dei cittadini non sia soltanto un'occasione celebrativa, ma un anno in cui la Commissione adotti iniziative concrete affinché i cittadini siano consapevoli dei loro diritti.

Si esce da questo momento di crisi sociale, politico ed economico solo se l'Europa riesce a creare davvero sviluppo e a diventare un reale soggetto politico in grado di cambiare nel bene le vite delle persone.

L'Europa ha una grande responsabiltà, ma anche una grande possibiltà. Saprà sfruttarla?

La casella di posta elettronica [email protected] è già attiva per accogliere ogni suggerimento e proposta che si vorrà sottoporre al Dipartimento per le Politiche Europee.

Inoltre i cittadini possono interagire con i dibattiti tramite Twitter utilizzando l'hashtag #dialogocittadini.

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