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Tutti pazzi per Alessio Boni

Tutti pazzi per amore 2 è una serie televisiva trasmessa su Rai Uno la domenica in prima serata. La fiction di alta qualità caratterizzata da una sceneggiatura brillante ha tra le novità l’ingresso di un nuovo personaggio: Adriano Ventoni. Ornitologo appassionato, timidissimo, schivo, imbranato con le donne, inesperto nelle relazioni umane e perennemente spaesato è interpretato in modo eccezionale da Alessio Boni, il popolare attore protagonista di film, serie tv e pièces teatrali di successo. È stato interprete di fiction come Caravaggio, Guerra e Pace, Puccini, protagonista di film come Sangue Pazzo, La Meglio Gioventù, Quando sei nato non puoi più nasconderti, La Bestia nel Cuore, Arrivederci Amore Ciao – solo per citarne alcuni - e impegnato in teatro in opere di autori che vanno da Eschilo a Ibsen.
 
Ho proposto per Agoravox un’intervista o meglio una piacevole chiacchierata ad Alessio Boni e lui ha accettato subito con grande disponibilità e generosità nonostante fosse impegnato sul set.
 
Adriano Ventoni in Tutti pazzi per amore 2 è la novità assoluta della serie. È timidissimo, goffo, inesperto. Lo sa che alcuni spettatori all’inizio non l’hanno riconosciuta?

È un personaggio che ho amato fin dalla prima lettura del copione e in più mi è stato proposto un personaggio con una chiave nuova per me. Dato che mi piacciono le sfide, ho accettato. Si è vero, molti non mi hanno riconosciuto subito ma succedeva anche sul set. I primi giorni, pensa che c’era un operatore che stava con me sul lavoro di Caravaggio che non ci credeva fossi io... ho dovuto togliere gli occhiali!

Cosa le è piaciuto di questo personaggio? Si aspettava che il pubblico lo trovasse così irresistibile?È una versione moderna ed umanizzata del Brutto Anatroccolo?

Non so se è una versione moderna del Brutto Anatroccolo, questo lo si dovrebbe chiedere ad Ivan Cotroneo lo sceneggiatore, e non sapevo sinceramente come avrebbe reagito il pubblico ma ho scelto di farlo perché a dispetto di ciò che appare è un personaggio complesso, dedito totalmente e ciecamente al suo lavoro dato che è una grandissima passione, fuori posto in società ma pienamente in armonia nella natura e fra gli uccelli, sensibile, impacciato, fragile nella vita quotidiana ma molto forte e solido nei valori morali ed etici.

Lei ha interpretato personaggi storici realmente esistiti come Caravaggio e Puccini ed immagino che abbia studiato a lungo per renderli così credibili. Cosa ha studiato per interpretare Adriano Ventoni che è un personaggio di pura fantasia?

Ho cercato le corde interiori che erano scritte in sceneggiatura e mi sono un po’ avvicinato al mondo della Lipu e poi mi sono lasciato trascinare dagli eventi che accadevano sul set, cercavo sempre di farmi sorprendere, cercavo di essere uno che non aveva nulla sotto controllo ma erano le situazioni a trascinarlo.

Quanto le costa liberarsi dei personaggi che interpreta?

Per liberarmi di Caravaggio, Giorgio Pellegrini (Arrivederci amore,ciao ndr) e Matteo Carati (La Meglio Gioventù ndr) ci sono voluti un paio di mesi, con addirittura l’uso di massaggi, per altri personaggi invece c’è voluto molto meno.

Adriano sarà presente anche nella prossima serie di Tutti pazzi per amore?

Non credo di esserci nella prossima serie.

Le è mai capitato di sentirsi goffo e spaesato? In quali occasioni?

Certo a chi non capita di sentirsi fuori luogo e perciò goffo? In svariate situazioni,che ne so celebrazioni istituzionali, Festival, feste detestabili dove cercavo un angolo per starmene da solo oppure cercavo di parlare con il cameriere di colore per farmi dire da dove veniva e qual era il suo sogno.

Quindi lei non ama molto le occasioni mondane. Cosa le piace fare nel tempo libero? Quali sono gli ultimi libri che ha letto e che le sono piaciuti?

Nel tempo libero faccio un po’ di tutto, dal viaggiare, all’andare in moto, allo spaccare la legna. Mi piace sciare, ascoltare la musica e amo l’arte in genere... ho riletto Narciso e Boccadoro, Pèter Pan, Cesare Pavese nelle sue poesie ed un libro che si intitola White Album di Andrea Dusio e parla di Caravaggio e poi Spoon River... ah e l’ultimo di Amanniti.

Non tutti sanno che lei è anche impegnato con l’Unicef nell’ambito della campagna globale “Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids”. Come mai si è avvicinato a questa realtà?

Mi è stato chiesto quattro anni fa e ho pensato, "se il mio volto può servire per cercare di avvicinare di più la gente alle donazioni per i bambini di tutto il mondo, perché no".

Cosa le hanno lasciato in suoi viaggi in Mozambico, Malawi e Indonesia? Ci sono stati momenti in cui ha provato rabbia, impotenza, sconforto?

Io dico sempre che in quei viaggi sono io che ricevo e non loro, può esserci sconforto, rabbia e senso d’impotenza in ciò che vedono i tuoi occhi, poi però nel fondo del tunnel nero si intravede un piccolo barlume ed io a quello mi aggancio, nella speranza che domani quel barlume si allarghi sempre più e possa rischiarare la cecità e il nostro egoismo. 

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