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Tutti in piazza per difendere la Nuova Costituzione

Dalla stampa alla guerra la nostra Costituzione ci guida attraverso l’Italia di oggi.

 

Art. 1
L’Italia è un Feudo fondato sulla TV, la sovranità appartiene a chi urla di più che la esercita senza limiti e non nei modi indicati dalla Costituzione.
 
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dei propri lettori, sia come singoli sia nel loro ruolo di sottoscrittori di petizioni ove possono svolgere il proprio massimo grado di partecipazione attraverso un I Like su Facebook, e richiede l'adempimento del dovere inderogabile di solidarietà politica, economica e di click, anche nel caso di palese errore giornalistico.
 
Art. 3
Tutti gli operai devono rinunciare alla propria dignità di lavoratori ma hanno pari diritto a morire di stenti per arricchire i padroni, sono previste sostanziali differenze in caso di distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali, aspetto fisico e appartenenze sindacali.
 
È compito della stampa rimuovere gli articoli interessanti, che, criticano le aziende e, di fatto, limitano le inserzioni pubblicitarie quest’ultime o, impediscono il pieno sviluppo della carriera del politico amico e l'effettiva partecipazione di tutti i commensali all’organizzazione politica, economica e sociale del Feudo.
 
Art. 4
Il Feudo Italiano riconosce a tutti i lavoratori il diritto al lavoro precario e/o sottopagato e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società che gli paga lo stipendio a nero.
 
Art. 5
Il Feudo Italiano, uno e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali a patto che siano padane e/o formulate attraverso un papello; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento corruttivo.
 
Art. 6
Il Feudo Italiano tutela con apposite norme le minoranze linguistiche, soprattutto se di origini marocchine e parenti del grande statista egiziano Mubarak.
 
Art. 7
Il Feudo Italiano è, nel proprio ordine, dipendente della Chiesa Cattolica Sovrana.
 
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi di matrice fascista e rivisti dal grande statista Bettino Craxi. Pertanto le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
 
Art.8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge, soprattuto quelle che adorano il dio Po.
 
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in Partiti, Associazioni o Gruppi Editoriali, anche se in contrasto con l'ordinamento giuridico italiano.
 
I loro rapporti con il Feudo Italiano sono regolati per legge sulla base di intese economiche non dichiarate con le relative rappresentanze.
 
Art. 9
Il Feudo Italiano taglia lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Distrugge il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione attraverso condoni e mancanza di cura.
 
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano non si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
 
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali, dalla Bossi-Fini e dalla volontà di Maroni di sparare sugli immigrati.
 
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, non ha diritto d'asilo ma verrà additato come stupratore o ladro a seconda della sua etnia e delle esigenze politico-elettoral-televisive.
 
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati finanziari, una tale expertise è necessaria a tutelare la nostra corruzione.
 
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; pertanto la parola guerra è sostituita da Missione di Pace che consente, in condizioni di disparità con gli altri Stati, limitazioni alla sovranità di altri popoli e assicura appalti per la ricostruzione di paesi che abbiamo provveduto a bombardare attraverso Finmeccanica, Impregilo e altre ditte impegnate a finanziare la classe politica; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
 
Art. 12
La bandiera è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Alcuni Ministri del Feudo Italiano possono utilizzarla per pulirsi il culo senza che questo costituisca reato.
 
Art. 13

La libertà personale è inviolabile. Se hai corrotto, sparato ad un uomo, dichiarato il falso, mandato per strada migliaia di persone non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale.

 
Ciò può avvenire solo per atto motivato dell'autorità giudiziaria e sono nei seguenti casi: persona di colore, povera, senza amicizie politiche e/o ecclesiastiche. In tutti gli altri casi i modi previsti dalla legge richiedono un processo eterno che porta alla prescrizione o, in caso di condanna, attendere che l’imputato sia troppo anziano per scontarla.
 
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
 
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà, tranne nel caso di Niki Aprile Gatti.
 
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva: 0 giorni nei casi di un ex-Re, Ministri, politici, uomini ricchi, uomini del Vaticano.
 
Art. 14.
Il domicilio è inviolabile, tranne nei casi in cui ci sia bisogno di creare prove false.
 
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge del SISDE secondo le garanzie prescritte per la tutela degli affari illeciti.
 
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
 
Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili se si è Parlamentari, nel caso di affiliazione mafiosa o cammorristica non è mai prevista autorizzazione a procedere.
 
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria che il PD provvederà, prontamente, a fermare in Parlamento anche dinanzi evidenti prove di collusione.
 
Art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo neri, rom, rumeni, abitanti del sud, gay, lesbiche, trans.
 
Nessuna restrizione può essere determinata se si tratta di una giovane escort che si reca a compiacere il signore.
 
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica per emigrare e cercare lavoro all’estero. I cittadini che non accettano lo status quo sono fortemente invitati a farlo da baronie et similia.
 
Art. 17
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente, senz'armi ed essere caricati dalla polizia.
 
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso la carica avverrà in ogni caso.
 
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di eccessiva critica nei confronti dell’ordine costituito.
 
Art. 18
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente soprattutto se pidduisti. Nel caso di triade (Moggi-Giraudo-Bettega o Verdini-Carboni-Martino) questi incontri sono sostenuti e finanziati.
 
Sono proibite le associazioni umanitarie e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici a fin di miglioramento delle condizioni della cittadinanza.
Art. 19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari a quello cattolico.
 
Art. 20
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività di raccolta fondi illeciti per le casse dello IOR.
 
Art. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero unico con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Nel caso di opinioni differenti dalla dicotomia pro/contro Silvio si sarà additati di: berlusconiano, comunista, cammorrista, giustizialista, corrotto o coglione – per quest’ultimo termine si ringrazia il Nostro Grande Immunifico Presidente Campione -.
 
Se si resta ancora di parere di verso rileggere articolo 16 comma 3.
 
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure visibili. Gli interessi degli amici e degli inserzionisti devono essere celati al meglio.
 
Si può procedere a sequestro soltanto per atto completamente immotivato dell'autorità giudiziaria nel caso in cui sia data una notizia che possa disturbare l’amico o il potente di turno o nel caso di violazione degli interessi economici del giornale.
 
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento del direttore responsabile, è previsto immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, il licenziamento del giornalista che ha osato dare la notizia. Se questo non arriva nelle ventiquattro ore successive, il direttore s'intende revocato e privo di ogni mansione.
 
Minzolini, Sallusti, Porro, Belpietro e Feltri possono stabilire, con norme di carattere generale, che un giudice sia strano, un direttore di quotidiano gay, e diffamare chiunque abbia un’idea differente di Legalità.
 
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie a Silvio Berlusconi. La legge e gli accoliti del Presidente stabiliscono provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
 
Art. 22.
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome ma si può cambiare la sua data di nascita attraverso atti di corruzione e/o dichiararla nipote del grande statista amico dell’Italia Mubarak.
 
Art. 23
Nessuna prestazione personale può essere imposta se pagata in anticipi tramite assegni, case, gioielli e macchine.
 
Art. 24
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi: pertanto sparare verso un ragazzo è legittimo se si è un ex Re.
 
La difesa è diritto inviolabile: picchiare i gay non è reato.
 
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, Caserme Bolzaneto dove riproporre i metodi imparati in Cile.
 
La legge determina, attraverso la durata dei processi, l’impossibilità di riparare degli errori giudiziari.
 
Art. 25
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge: tranne i casi un cui tale giudice abbia i capelli rossi e/o faccia parte della Procura di Milano.
 
Nessuno può essere punito se in grado di legiferare una legge ad personam che annulli quella in forza prima del fatto commesso.
 
Cosentino non può essere sottoposto a misure di sicurezza per i casi previsti dalla legge. Lo dice anche il PD.
 
Art. 26
L'estradizione del cittadino può essere consentita sempre grazie alla Bossi-Fini.
 
Non può in alcun caso essere ammessa per reati finanziari. Ove dubbi rivedere articolo 10 comma 4.
 
Art. 27
La responsabilità penale è personale tranne nei casi di nomi che terminino per “di Savoia”.
 
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva e anche in seguito potrà essere considerato “un eroe” da un Senatore della Repubblica.
 
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al suo status sociale e devono tendere a migliorare le capacità di farla franca del condannato.
 
Non è ammessa la pena di morte (tranne per sentenza diretta come nei casi Giuliani, Aldovrandi, Gatti, Cucchi e stragi di stato assolutamente necessarie).
 
Art. 28

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti ma non per questo perseguibili. 

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