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Trump e il blocco dei musulmani | Catania (e Sicilia) "batte" Stati Uniti 778 a 0

La “partita” è avvenuta il 28 gennaio, l’indomani del Giorno della Memoria.

(qui il video)

Il confronto, del tipo “fino all’ultimo respiro”, molto duro e senza scambio di espansività, si è svolto sotto gli occhi di un pubblico mondiale. E’ stato trasmesso in mondovisione, lasciando gli spettatori con il cuore in gola. Come purtroppo avviene di solito le strutture informative hanno dato ampio risalto alla “squadra” statunitense, allenata direttamente dal presidente Trump, fresco di nomina, eletto da una minoranza dei cittadini residenti negli Stati Uniti. Catania è rimasta totalmente in secondo piano, pur avendo vinto brillantemente e sonoramente la partita. Se ne parla solo in piccole cronache, per lo più di informativa locale.

Certo, una partita virtuale, ma di rilevantissimo significato umano. In campo poteva esserci una delle diverse città portuali siciliane (Palermo, Augusta, Messina, Pozzallo, Lampedusa...), come già avvenuto in moltissime occasione nel corso dello scorso anno. Questa volta, però, è toccata (di nuovo, ancora, come tant’altre volte nel 2016) alla città dell’elefante, che placidamente siede ai piedi dell’Etna.

Nel merito del resoconto raccontato dalle “cronache sportive”:

Nella giornata del 28 gennaio, mentre negli Stati Uniti ( ”rinomato” faro della libertà), facendo calare una nuova “cortina di ferro”, tipo aereo  -il muro terrestre esiste già ai confini con il Messico, in procinto di essere abbondantemente allungato - nei riguardi delle persone, uomini, donne, bambini, provenienti da sette paesi cosiddetti mussulmani, sono stati improvvisamente bloccati tutti gli ingressi di profughi, rifugiati, migranti e quant’altro immerso in disperate sofferenze. Senza distinzione alcuna. Con regolare visto si accingevano a sbarcare negli aeroporti. Marchiati tutti “brutti, sporchi e cattivi”. Nel frattempo nel porto di Catania sono arrivati 778 profughi e migranti, 130 i minori – in gran parte non accompagnati – salvati in mare a bordo di traballanti gommoni, sbarcati dalla nave Diciotti della guardia costiera. Un cadavere a bordo. Coadiuvano ai salvataggi gli operatori del progetto Unicef-Intersos.

Salvaguardiamo sempre la nostra acciaccata democrazia e la sua Costituzione nata nei luoghi delle lotte e delle sofferenze contro il nazifascismo. Pur tra tante contraddizioni, rimane bella e vitale. Nuovi oscuri tragici fascismi e razzismi sono in agguato.

Nota per i “distratti”. Nel corso del 2016 nelle coste siciliane sono giunti più della metà dei 181.000 (di cui 25.700 i minori non accompagnati) sbarcati in Italia. Nel mese di gennaio 221 profughi sono morti annegati nel Mare Mediterraneo.

 

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