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Tradizione e modernizzazione alla tedesca

Tradizione e modernizzazione alla tedesca

Tradizione e modernizzazione, se fosse un’azienda la Germania sarebbe prima in tutte le valutazioni economico-produttive ma anche per quanto riguarda la qualità di vita degli impiegati-operai.
 
La tradizione è la scuola, il metodo di intendere il calcio, la struttura organizzativa. La modernità è la capacità dei tecnici federali di prendere il meglio dagli stimoli tattici contemporanei. Loew ha preso l’attacco-Mourinho (4 punte mai immobili sul campo, con le ali a retrocedere sulla mediana, il centrale dietro la punta a pressare sul regista e la punta a svariare incontro e in largo) e lo ha ridefinito in relazione ai suoi uomini e alle loro caratteristiche (Lippi, lo farà?). Ma questo attacco è solo la versione moderna di una meccanica di attacco-difesa molto antica, che proprio in Germania ha avuto la migliore vetrina.
 
Podolski-Ozil-Muller-Klose sono solo gli ultimi quattro di una lunga catena, che potremmo far partire con Grabowski-Seeler-Muller-Held, per passare poi ai campioni mondiali Hoelzenbein-Hoeness-Muller-Grabowski, fino agli altri campioni del mondo Hassler-Matthaus-Klinsmann-Littbarski. Niente si crea e niente si distrugge nel calcio in generale e in quello contemporaneo soprattutto e la capacità di unire esperienze di un modulo con le nuove esigenze di movimento continuo da parte delle punte fanno di questa Germania una squadra bellissima da vedere e difficile da battere.

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