The Kashmir Files, un film contro il Kashmir

 Il film, in programmazione nei cinema di tutta l' India è un cattivo film di cattiva propaganda. È stato fatto e diffuso con tutto il peso del governo indiano alle spalle. Il primo ministro Narendra Modi, che gode di uno status simile a un culto tra la sua base di elettori, ha approvato il film, affermando che dice la verità. In India, dove il film è uscito da poche settimane fa, ha suscitato reazioni viscerali. I video che circolano sui social media mostrano un pubblico composto principalmente da uomini che gridano parolacce ai musulmani, definendoli traditori, chiedendo agli indù di prendere le armi, chiedendo lo sterminio dei musulmani. Il film segue il viaggio di uno studente universitario indù del Kashmir orfano sotto l'influenza di un professore che difende i diritti del Kashmir libero. Lo studente finisce con la conclusione opposta: che la posizione del governo indiano è giusta e che il Kashmir è iuna parte dell'India. È una posizione che ha portato New Delhi a revocare un articolo della costituzione che consentiva al Kashmir, stato a maggioranza musulmana, una significativa autonomia, e ad annettere la regione nel 2019. La maestria non sembra essere lo scopo di questo film. La manipolazione delle emozioni sì. Inquadra l'indipendenza del Kashmir come "una jihad contro l'eredità indiana" e suscita simpatia per una parte e odio per l'altra. Gli indù sono con gli occhi spalancati e indifesi. Ogni singolo musulmano è straordinariamente cattivoIl link del trailer di The Kashmir files con sottotitoli in inglese è il seguente: https://www.youtube.com/watch?v=A17... The Kashmir files denigra anche Arundathi Roy che appare nel film interpretata da un' attrice. Arundhathi Roy da sempre è impegnata per un Kashmir indipendente, né Pakistan, né India. Sua è la lfrase: "L' India ha bisogno di azadi, libertà dal Kashmir, tanto quanto il Kashmir ha bisogno di azadimì, libertà dall'India."

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