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Tg1: Minzolini sguinzaglia Ferrara

Il Tg1 colpisce ancora: Minzolini spaccia 6 minuti d’intervista a Giuliano Ferrara, durante l’edizione delle 20.00, suscitando l’indignazione dei telespettatori di fronte all’assoluto uso politico dell’informazione pubblica.

Ieri sera guardavo il Tg1, nell'illusione che, dopo tanto scalpore sull'evidente parteggiamento berlusconiano di Minzolini, il notiziario della Tv di Stato avesse preso una piega meno di parte. Mi sbagliavo. Ecco che arriva l'intervista al Procuratore della Repubblica, il quale parla di fuga di notizie talvolta inesatte, di giustizia penalizzata dalla stampa che spesso anticipa le mosse dei magistrati. Ovviamente è un servizio studiato ad hoc, per sostenere le teorie d'incolpevolezza sbandierate dall'Imputato Berlusconi. Uno schiaffo all'intelligenza, considerato il telegiornale a cui sta rilasciando le sue dichiarazioni. Tuttavia, il giudizio del Procuratore può essere anche in parte condivisibile. Basti vedere cosa scrive il Giornale. Subito dopo, però, la giornalista annuncia la presenza di Giuliano Ferrara in studio. E qui già inizio a entrare in fibrillazione. E te pareva, vuoi che il direttore del Foglio non si schieri col Premier? E di fatti apre subito le spudorate danze a suo favore:

 

 

Sono 16 o 17 anni che in Italia c’è un partito, un circuito, o un circo mediatico-giudiziario: i giornali fanno ciò che i pm non possono fare e i giornalisti diventano magistrati… A loro volta i magistrati fanno i giornalisti e informano loro su ciò che desiderano informare. E' una dichiarata volontà  da parte del gruppo De Benedetti, dei professoroni del Palasharp, di abbattere Berlusconi con metodi extrapalamentari. Per Ferrara, essendo convinti di non riuscire a scalzare il premier con voti di fiducia o alle urne, fanno crescere una repubblica della virtù puritana o neopuritana, che è il contrario di una repubblica laica. Il puritanesimo è violento, brutale, taglia la testa al re…. I peccati li dico al confessore; e non è possibile trasformare i peccati in reati: se il premier non ha avuto una vita sobria, non per questo lo si può mettere sotto processo per concussione e prostituzione, è una cosa surreale, incredibile…

Questa volta non ce l'ho fatta. Dopo le prime parole dello Smutandato, uno scatto d'ira mi ha scaraventata anni luce di distanza dal teleschermo. A leggere le reazioni apparse oggi sui quotidiani, non sono stata l'unica a provare profondo sdegno per l'uso politico assoultamente filogovernativo del direttore. Voglio vedere quand'è che si metterà la parola fine a questo scandaloso uso del Tg1. La misura è stracolma.

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