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Terremoto: le Due Torri di Bologna a rischio crollo?

Tra gli edifici storici a rischio per le continue scosse di terremoto che affliggono l'Emilia da più di dieci giorni ci sono anche le due torri di Bologna: Asinelli e Garisenda, quasi 10 secoli di storia alle spalle. A rivelarlo è la fisica Arianna Pesci, 39 anni dell'INGV, che la scorsa notte ha iniziato un monitoraggio dei due colossi bolognesi: “La nostra impressione è che, dopo il forte terremoto dei giorni scorsi, qualche differenza nelle torri ci sia. Per ora non sappiamo dire in che termini, aspettiamo i risultati delle analisi, ma siamo preoccupati da queste continue scosse".

I monitoraggi vengono fatti con un laser scanner, che ricostruisce la torre in 3D, in milioni di punti e con una risoluzione millimetrica, permettendo poi ai tecnici di verificare le differenze con il passato e scovare le criticità. 

“L’ho usato anche per monitorare i crateri dei vulcani – spiega la fisica – ad esempio sul Vesuvio. Oggi le due torri presentano zone di evidente debolezza, ma dobbiamo capire come hanno reagito a queste centinaia di scosse”. 

Le due torri hanno subito interventi di consolidamento in questi ultimi anni, ma i tecnici dell'INGV temono che possano non bastare, soprattutto a causa dei violenti sussulti di questi ultimi giorni. La più alta delle due torri misura 97,2 metri: entrambe hanno gambe fragili e qualche problemino dovuto all’età (la Garisenda è inclinata per più di tre gradi dal lato est su via San Vitale). 

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