• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > "Tanti colori per un unico dono": la giornata mondiale del donatore (...)

"Tanti colori per un unico dono": la giornata mondiale del donatore 2012

L'iniziativa di Avis ci ricorda che donare il sangue non è solo importante, è fondamentale.

Il 14 giugno è la giornata mondiale del donatore 2012, con lo slogan "tanti colori per un unico dono".

La Corea del Sud è il paese scelto quest'anno per le principali manifestazioni, ma anche in Italia ci sono importanti eventi da ricordare, come l'iniziativa dei parlamentari, che doneranno il sangue il 13, voluta fortemente dal'on. Gianni Mancuso (capogruppo dei donatori di sangue del parlamento) e la conferenza che si terrà nella sede romana del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (Viale Trastevere 76/A, sala della comunicazione del ministro, II° piano) promossa da AVIS Nazionale e alla quale parteciperà anche il Ministro Francesco Profumo

Per donare basta avere tra i 18 e 60 anni, pesare più di 50 kg, avere le pulsazioni tra 50 e 100, avere uno stile di vita sano ed evitare i comportamenti a rischio.

Per diventare donatore basta recarsi in una sede Avis o in un centro Trasfusionale del proprio ospedale. Dove dopo un colloquio e una visita medica riceverà l'attestato di idoneità. Il prelievo è del tutto innocuo (circa 450 mml di sangue) e i lavoratori dipendenti hanno diritto ad una giornata di riposo retribuito dopo averlo fatto. La donazione si può effettuare ad intervalli regolari di 90 giorni.

L'importanza di aumentare il numero dei donatori, che in italia è di 1.600.000, è determinata dalla grande richiesta di trasfusioni, che sale con l'aumentare della vita media della popolazione, delle nuove terapie e del numero degli interventi richiesto.

Il nostro paese purtroppo è in coda alle classifiche Europee con una percentuale di soggetti che hanno donato il sangue appena superiore al 20%. La media calcolata di fabbisogno è di circa 40 di globuli rossi unità ogni mille abitanti, alcune Regioni (con una netta prevalenza al nord) riescono addirittura a produrre un surplus, raggiungendo le 60 unità (come l'Emilia-Romagna), ma altre necessitano continuamente di nuove sacche. Per questo il ministero della Salute, già da qualche anno ha previsto un piano di razzionalizzazione e trasferimento delle risorse.

Ci si augura che vengano prese altre misure, per agevolare la donazione e l'autotrasfusione, come già da tempo fanno tante altre Nazioni (agevolazioni fiscali, permessi lavorativi e iniziative durevoli nel tempo), ma, in primis, che si formi una coscienza sociale sul ruolo e la responsabilità che ognuno di noi potrebbe avere nel salvare delle vite umane.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares