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Studio Aperto: i campioni dell’informazione

O forse sarebbe meglio dire della disinformazione o dell’informazione inutile.

Come quelcuno potrebbe intuire questi campioni sono i nostri telegiornali.
Ovviamente non possiamo fare di tutta un’erba un fascio...

Alcuni tg si dimostrano più professionali e meno di parte di altri quindi, per non perdere tempo, soffermiamoci un’attimo su quelli che non si dovrebbero nemmeno chiamare servizi di informazione.

A carattere nazionale abbiamo il tg di Italia1 e quello di Rete4. Per ovvie ragioni,il notiziario di Rete4, lo potremmo definire più un gigantesco apparato pubblicitario al servizio del Popolo della Libertà con a capo Fede che, più che un direttore di un TG nazionale, fa la figura di un PR da discoteca al servizio del Cavaliere.

Un peccato perchè la professionalità c’è, manca solo la serietà e l’obiettività che dovrebbe caratterizzare ogni buon giornalista o redattore.

E che dire del TG di Italia1: Studio Aperto? Guardando la versione serale vengono i brividi...

O almeno vengono a chi vuole un’informazione seria e obbiettiva e a chi è abituato anche a servirsi della rete per compensare alle mancanze dei media comuni.



Studio Aperto tratta esclusivamente temi di secondo piano o di importanza irrillevante elevandoli a notizie di importanza nazionale. Metà del telegiornale è dedicato a Grande Fratello o a quello che fanno i vari vip del momento.

L’altra metà il caso di Cogne o di altre efferratezze che possono colpire i benpensati e perbenisti afflitti da morbosità per gli omicidi o stupri di una certa spettacolarità.

Ovviamente, ogni tanto, ci buttano anche le importantissime previsioni meteo (sempre in testa al notiziario) o qualche discorso del nostro caro Cavaliere (Berlusconi per intenderci).

Se poi l’economia va a rotoli o a Gaza ci sono migliaia di morti chi se ne frega.
Quelle sono notizie da mettere nella rubrica "il mondo in 90 secondi" perchè sono più importanti i disegni di Rosa e Olindo o il fatto che di inverno nevica che questi piccoli avvenimenti.

Che sia il caso di insegnare a questi signori che cosa sia la vera informazione? Oppure bisogna partire dagli telespettatori ed inculcare un po’ di cultura (e di amor proprio) nella massa che segue questi pseudonotiziari?

Nell’indecisione continuo a seguire su internet tutti quei siti che la forniscono la vera informazione. Chissà che il futuro non sia proprio la tanto disprezzata e bistrattata rete.

Commenti all'articolo

  • Di maurizio carena (---.---.---.230) 6 febbraio 2009 16:43
    maurizio carena

     non sono tg, sono gli uffici stampa del padrone del vapore.
    bell’articolo.

  • Di ellis (---.---.---.216) 9 febbraio 2009 15:05

    Beh, caro/a pint 74,
    credo proprio che, oramai, non si possa parlare d’informazione in relazione ai nostri TG.
    Se da una parte i TG delle reti mediaset non possono essere annoverati fra i canali dell’informazione (e credo che il motivo sia ben evidente), i TG della Rai sono sulla buona stada (o sulla cattiva, dipende dai punti di vista) di diventare anch’essi fonti magre per l’informazione.
    Ormai è da tempo che non considero più i TG dei libri aperti sul mondo, riesco a guardare ancora il TG 3 (anche se faranno di tutto per condurlo sotto il manto del padrone).
    Per quanto riguarda i TG, consiglio, per chi non lo conosca, il libro ’’Regime’’ di Marco Travaglio. Vedrete che il TG 1 non è da meno rispetto a studio aperto...
    Articolo interessante.
    Elena

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