"Stanze del buco": grazie a Saviano si apre il dibattito

Su l’Espresso in edicola questa settimana, Roberto Saviano racconta lo stretto rapporto tra criminalità organizzata e mercato illegale delle droghe spiegando il degrado sociale e umano in cui la camorra gestisce – con immensi profitti – questo traffico.

Saviano contrappone le "stanze del buco" della camorra, descritte come “luoghi di degrado, stanze sporche, fatiscenti, terribili” attrezzate appositamente per i consumatori, a quelle presenti in tutto il mondo e gestite dai servizi sanitari pubblici: “Luoghi igienici dove viene fornito supporto psicologico a chi fa uso di sostanze stupefacenti”.

Il problema del consumo di eroina, anche se meno visibile che in passato, è ancora presente e il colpevole disinteresse delle istituzioni ad affrontare con politiche pragmatiche l’argomento non fa che aumentare i rischi per la salute pubblica e gli introiti della criminalità.

A Milano è nato un comitato di iniziative popolari che da mesi pone il problema proponendo l’apertura di tre “Sale salvavita e da iniezione”. L'apertura dovrebbe avvenire con una delibera di iniziativa popolare (insieme alle altre su Unioni Civili, Testamento Biologico, Agenzia anti Discriminalzione e depenalizzazione della Prostituzione).

Per contrastare l’inazione delle istituzioni sono i cittadini che, con 5.000 firme, possono obbligare il Consiglio Comunale a dibattere e votare la proposta nei due mesi successivi la presentazione delle sottoscrizioni. Un modo per discutere e informarsi, passando direttamente all’azione con la consapevolezza, come dice Saviano, che “i primi a beneficiarne sarebbero le centinaia di migliaia di persone che condividono le loro vite con tossicodipendenti, poi ne beneficeremmo tutti in quanto a salute (diminuzione della diffusione di malattie come epatiti e Aids) e sicurezza pubblica”.

Le proposte e i luoghi dove sottoscriverle sono pubblicati sul sito del Comitato Milano Radicalmente Nuova: www.milanoradicalmentenuova.it.