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Spike Lee riscopre il cinema neorealista italiano

Il nuovo film di Spike Lee ha per scenario l’Italia durante la seconda guerra mondiale, ai tempi in cui fu consumata l’orrenda strate di Sant’Anna di Stazzema.

La presentazione ufficiale del nuovo film di Spike Lee avverrà in Italia il primo d’Ottobre. Nel frattempo c’è stato il primo assaggio a New York in una serata di gala alla quale hanno partecipato, oltre al regista afro-americano, anche il sindaco di Sant’Anna di Stazzema (Lucca). Si, perché il film di Spike Lee si intitolata "Miracle at St.Anna" e narra la storia di un manipolo di soldati appartenenti alla mitica divisione americana " Buffalo soldier" costituita esclusivamente da militi di colore. La loro lotta per liberare questa porzione d’Italia avverrà nel bel mezzo di uno scontro tra partigiani e nazisti, culminato con la ben nota strage di Sant’Anna di Stazzema.

E’ qui che si apre una polemica aspra e a distanza tra il regista afroamericano e l’associazione dei partigiani italiani. Per come è impostato il film, che trae spunto da un romanzo americano, sembra che la strage di Sant’Anna di Stazzema derivi dall’incauto gesto, o perlomeno dalla provocazione di un partigiano e non da un atto pianificato accuratamente dai nazisti, come confermato anche da un pronunciamento giudiziario.

Indipendentemente da ogni strascico polemico il film di Spike Lee ha il pregio di mettere al centro dell’attenzione il ruolo svolto dai partigiani italiani nella lotta contro i nazi-fascisti, che a livello internazionale è ancora misconosciuto o non adeguatamente approfondito. Inoltre, e questo è il primario intento del regista di Brooklin, viene reso omaggio ai soldati neri che combatterono nella seconda guerra mondiale e di cui Hollywood, se si esclude alcune eccezioni ( Jim Brown ne "La sporca dozzina"), non ha mai parlato. Spike Lee, insomma, risponde per le rime a Clint Eastwood che nel suo film "Lettere da Iwo Jima" aveva totalmente trascurato l’apporto dei soldati di colore.

C’è un altro motivo per cui compiacersi. Spike Lee, la cui cultura è imbevuta di neorealismo italiano, riscopre un filone cinematografico che anche noi italiani avevamo quasi dimenticato. L’amore tra quel soldato nero e la ragazza interpretata da Valentina Cervi, ci ricorda "Senza Pietà" di Lattuada, dove oltre alla magnifica Carla Del Poggio, si ergeva prepotente la mole di John Kitzmiller, milite di colore.

Il cinema neorealista, si sa, fu apprezzato più in America che in Italia, ma quelle scene di amore interrazziale non dovettero piacere al pubblico americano. Questa volta sarà diverso ?

 

 

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