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Specie aliene nel centro di Roma: flora e fauna invasive minacciano la biodiversità

Numerosi animali e piante aliene invasive sono stati osservati e illustrati, mercoledì 24 maggio a Roma, nel corso della passeggiata con gli esperti di Ispra, Legambiente e Regione Lazio, organizzata nell'ambito del progetto europeo Life Asap, nel parco romano di Villa Pamphili. Le specie aliene invasive rappresentano una minaccia per la biodiversità e per la nostra salute. La provincia di Roma è quella con il maggior numero di specie di fauna aliena con 203 specie, pari al 87,5% delle 232 specie aliene rilevate in tutta la regione. Sono stati avvistati parrocchetti monaco e parrocchetti dal collare, tartarughe dalle guancie rosse, piante aliene anche non invasive, gli effetti dell’impatto del punteruolo rosso sulle palme storiche e la diffusione dell’Ailanto (killer di boschi e paesaggio).

Il caso più famoso a Roma è rappresentato dall’alta presenza dei pappagalli appartenenti a due specie, forse tre, il parrocchetto monaco e quello dal collare. Il Parrocchetto dal collare è la specie con maggiori capacità invasive, come emerge dagli studi ornitologici condotti dalla Stazione Romana per l’Osservazione e la Protezione degli Uccelli ( S.R.O.P.U. ). Tra i soggetti animali e vegetali danneggiati, in questa delicatissima rete di interazioni reciproche, che chiamiamo ecosistema, ci sono gli utilissimi picchi che vivono in città, i quali hanno grandi difficoltà nel trovare buchi in cui nidificare. I picchi con la loro capacità di forare i tronchi e la lunghissima e collosa lingua, divorano le grasse larve dei coleotteri, che traforano gli alberi e li salvano così dal marcire o morire. Cosa s’intende per specie aliene invasive? Come spiegato nel sito dell’Asap , per specie aliene invasive si intendono specie trasportate dall’uomo, in maniera volontaria o accidentale, al di fuori della sua area di origine e che sono causa d’impatti negativi (diretti o indiretti) all’ ecosistema, alla saluta umana e all’economia. Esse rappresentano la seconda minaccia alla biodiversità, il fattore chiave nel 54 % delle estinzione delle specie animali conosciute e sono responsabili della perdita del 5% del Pil mondiale. Per rispondere a questa grave minaccia le istituzioni nazionali e europee hanno adottato diverse normative, regolamenti e risoluzioni. In particolare, nel 2014 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno approvato il Regolamento 1143/2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive" (PDF), entrato in vigore dal 1 gennaio 2015. E’ da tener presente che questo fenomeno è strettamente connesso alle nostre attività, quindi l’opinione pubblica deve essere sensibilizzata e coinvolta attivamente. I cittadini a volte, ignari delle conseguenze delle loro azioni, sono colpevoli del rilascio nell’ambiente di numerose specie domestiche o esotiche tenute in casa come animali da compagnia o collezionismo.

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