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Sostiene Vendola

 

Come al solito, la politica parla una lingua ambigua e biforcuta, e in particolare lo fanno coloro che dovrebbero rappresentare l’opposizione a una destra che, invece, ha detto esprime chiaramente le sue "idee".

Alla apertura di Bersani al terzo polo, che però pretende che il PD lasci l’alleanza con Di Pietro e Vendola, c’è una risposta piccata di Vendola: “ho l’impressione che sia una semplice annessione nel 3° polo, io francamente non mi vorrei far annettere”:


Francamente mi sembra una polemica stupida e autolesionista, una occasione persa per fare un po’ di chiarezza, e tracciare una linea strategica che aprirebbe una autostrada al partito di cui Vendola è segretario.

Al suo posto avrei detto: Bersani è il segretario di un partito che non è più di sinistra, da anni è un partito di centro ed è giusto che si allei organicamente con il 3° polo, invito la componente di sinistra del PD a cambiare partito e a ingrossare le fila di una sinistra antagonista, classista, ambientalista.

Questo è lo spazio politico che vi è oggi. Una forza politica di sinistra del 10%, che è oggi realistica, può giocare a tutto campo, da un eventuale appoggio esterno, ad una opposizione dura.

Caro Vendola, faccio sempre molta fatica a seguire i tuoi ragionamenti, e credo che tu ti illuda quando pensi di sfidare Berlusconi, mentre il tuo partito non è neppure in Parlamento e non si capisce quali siano programmi, strategie, alleanze.

Io mi contenterei di veder crescere una sinistra vera, che parla di salario sociale per i disoccupati, che si lega al futuro degli studenti, che parla di sostenibilità, della autosufficienza alimentare ed energetica, che voglia liberare il nostro paese dalla Nato e dalle avventure militari, che voglia smantellare l’esercito per investire in ricerca e cultura, che abolisca l’8 per mille alla Chiesa e qualunque rapporto economico con essa, che vieti i monopoli mediatici e renda ineleggibile chi li possiede.

Come vedi c’è parecchio da fare!

Commenti all'articolo

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.229) 20 dicembre 2010 17:10
    Gian Carlo Zanon

    Vendola a mio modesto giudizio, è la copia di Berlusconi e non se è la bella o la brutta copia.
    Comunque sia come dice tu e come ha cantato Checco Zalone a ’Parla con me’ della Dandini è un affabulatore incomprensibile che parla per slogan profetici.
     "Io sono innamorato di Gesù Cristo" è uno dei suoi cavalli di battaglia. Molti lo hanno capito e molti altri come ho già scritto varie volte lo spingono al potere per i loro tornaconti personali.
    Se non si capisce che Vendola è un distruttore delle sinistre non si va da nessuna parte.

    • Di (---.---.---.105) 21 dicembre 2010 13:51

      Lo ammetto: sono un sostenitore di Vendola.

      Il mio non è un invaghimento irrazionale che non mi permette di analizzare con raziocinio la sua politica e il suo modo di farla.
      Vorrei dire la mia riguardo al linguaggio usato da Vendola, un "affabulatore incomprensibile che parla per slogan profetici".
      E’ vero; spesso il linguaggio usato non è immediato e forse uno dei rischi legati alle possibilità di successo o meno di Vendola è legato proprio a questo.
      Comunque bisogna prendere in considerazione due aspetti:
      1) Vendola è laureato in Lettere e filosofia; si manteneva agli studi revisionando libri per un piccolo editore e il suo compenso non era pecuniario: solo libri. Quindi chi è stato a contatto per così a lungo con lessici alti ed aulici è indubbio che li abbia assimilati nel suo essere e li usi come espressione del suo modo di sentire. Intendendo il linguaggio nella sua funzione cognitiva, se esistono certi termini e certe sintassi è giusto che siano usate.
      Non credo che il governatore della Puglia voglia nascondersi dietro le sue presunte allegorie o come Don Abbondio col suo "latinorum"
      2) Per vincere il berlusconismo serve un rinnovamento culturale che è necessariamente un processo lungo e complesso che deve insinuarsi nei vari meandri della società italiana, già di per sè poco coesa. A mio parere il rinnovamento culturale passa anche per un modo diverso per parlare di politica; politica che dovrebbe essere qualcosa di "alto" se non fossimo in Italia.
      Forse dovremmo fare lo sforzo di capire qualcosa di diverso.
      Io lo faccio, e non sono ne un vecchio saggio ( ho 22 anni) e non studio linguaggi filosofici astrusi.
      @Gian Carlo: senza nessuna vena polemica, potresti argomentare la tua ultima frase e dirmi secondo te in che modo Vendola sarebbe un distruttore delle sinistre?
      Devono esistere le sinistre o la Sinistra, a tuo parere?

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