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Sostenete il progetto di bilinguismo a Cossato

Seguo da sempre con interesse il progetto di bilinguismo dell’Istituto Comprensivo di Cossato. Avevo già scritto nel mio vecchio blog proprio 3 anni fa e sembrava che poi si fosse tutto sistemato. Invece no. Attualmente stanno attraversando una situazione di difficoltà, come tre anni fa: questo progetto sta esaurendo i fondi a disposizione e già da qualche mese l’associazione Vedo Voci, assieme alla scuola stessa, alla sezione locale e regionale dell’Ente Nazionale Sordi e al Comune, si sta muovendo per garantire il completamento dell’attuale anno scolastico e la partenza dei futuri.

Vedo Voci è un’associazione onlus fondata da genitori di bambini sordi nel 1995 con l’obiettivo principale, tra gli altri, di sostenere le famiglie che scoprono di avere un bambino sordo, facendo si che quello che inizialmente è un dolore, si possa trasformare in una ricchezza. Cito testualmente dal sito: “Tutti coloro, che per svariati motivi, si sono avvicinati a questo mondo di apparente silenzio, hanno ricevuto tanto, e tanto ancora riceveranno dai nostri ragazzi, dai nostri figli, con i quali abbiamo saputo comunicare, ascoltando la voce dei loro occhi e delle loro mani". 

Quest’associazione favorisce con progetti mirati l’incontro e lo scambio culturale tra bambini sordi e udenti ma il progetto principale è appunto quello di -sostenere- la Sperimentazione della Scuola Bilingue di Cossato il cui valore è riconosciuto a livello internazionale. La scuola dell’Istituto Comprensivo di Cossato (BI) è una delle poche scuole in Italia che garantisce, almeno finora, l’integrazione dei sordi nella scuola insieme agli udenti ma allo stesso tempo sensibilizza tutti gli addetti ai lavori al problema della disabilità. Questo progetto Bilinguismo – Lingua Italiana – Lingua dei Segni Italiana (LIS) per l’integrazione di alunni sordi, ancora una volta, è a rischio a causa dei tagli al finanziamento per le attività e i costi del servizio di interpretariato e l’assistenza alla comunicazione.

Paradossalmente è un progetto talmente valido però ogni anno fa i conti con la mancanza di fondi e quindi tocca assistere al balletto dei tanti che si spendono in buone parole senza mettere mano al portafoglio. Tutti sostengono a spada tratta il valore e l’utilità del progetto sperimentale. Sono ormai 20 anni che questo progetto vive di finanziamenti sempre a richiesta (quindi con una scadenza ed una successiva revisione) da parte della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, della Provincia di Biella e degli enti locali. La scorsa estate è stata organizzata una campagna: “Yes we LIS”: l’obiettivo era di sensibilizzare sulla situazione precaria delle finanze dell’Istituto Comprensivo di Cossato. Il Miur ha stanziato 25mila € per la sua copertura, riconoscendone quindi il suo valore. Questo progetto farà parte pure di una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Trento, il “CIMeC”, in collaborazione con il CNR per capire come si differenziano le capacità di attenzione dei bambini sordi rispetto agli udenti soprattutto in un contesto di bilinguismo e di completa accessibilità per entrambi. Sperimentazione meritevole quindi che per i suoi importanti risultati è già radicato nel tessuto sociale e scolastico del Biellese.

Qual’è il problema allora? Già nel 2012 l’Associazione Vedo Voci ha lanciato l’allarme dei pochi fondi che mettevano in forse l’avvio di un nuovo anno scolastico, attraverso petizioni e raccolta fondi. Quando il pericolo sembrava superato, quest’anno ci risiamo. Attualmente i fondi sono sufficienti per arrivare a metà di febbraio. All’effettiva interruzione del progetto di Bilinguismo l’Associazione Vedo Voci avvierà un ricorso presso il TAR Piemonte per tutelare i diritti scolastici di tutti i bambini, sordi e udenti, e dei genitori. Non si tratta di una cosa da poco: molti di loro hanno lasciato le terre d’origine per far intraprendere ai propri figli un percorso scolastico migliore. Si auspica che tutti i soggetti interessati sostengano anche questa iniziativa legale, sperando di non doverci però arrivare.

Mi faccio portavoce dell’Associazione che ci chiede solo due “gesti” di sostegno:

1) inviare una mail al seguente indirizzo

assessore.istruzionelavoroformazione@regione.piemonte.it

con il hashtag #noisosteniamolaliseilbilinguismodicossato;

2) cliccare un like presso la pagina, su Facebook, del Movimento “Una scuola, due lingue”, affinché il bilinguismo Italiano/LIS possa diventare una realtà nazionale.

Su, su… Non costa nulla! Io ho già fatto… e voi?

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