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Sondaggio- choc: il 47% dei giovani italiani odia rom e romeni

Un po’ meglio va agli albanesi, la razza meglio accolta sono i sudamericani, nonostante l’esistenza nelle nostre città di pericolosissime gang formate da "latinos" 

Sondaggio- choc: il 47% dei giovani italiani odia rom e romeni

L’istituto demoscopico Swg di Trieste ha reso noti con crudeltà i dati di un’approfondita indagine statistica compiuta su un campione di duemila giovani italiani, rappresentativi dei loro coetanei con entrambi i genitori originari della penisola. Il 47% per cento degli intervistati afferma di odiare i rom ed i romeni, confondendo spesso gli uni con gli altri. No ai matrimoni misti ed alle amicizie con giovani originari della nazione danubiana, asserisce categorico quasi un giovane italiano su due. Il rifiuto ad intessere relazioni sociali con i romeni è trasversale e riguarda sia giovani di destra che loro coetanei di sinistra che persone politicamente completamente agnostiche.
 
Un po’ meglio, ma in fondo non di tanto, va agli albanesi; decisamente più accettati i magrebini, i cinesi ed i neri. I più desiderati comunque rimangono i sudamericani, respinti solamente dal 7% degli intervistati. Ciò, nonostante l’esistenza nelle nostre realtà urbane di parecchie bande di “latinos” composte da giovani, quasi sempre minorenni, ecuadoriani, domenicani e peruviani figli di quelle badanti e colf tanto ricercate che, completamente sradicati dalla loro realtà sociale d’origine ed assolutamente estranei al tessuto sociale italiano, non di rado, in preda gli effetti dell’alcol e delle droghe, rapinano, stuprano ed ammazzano come nel caso di Via Padova a Milano.
 
I romeni, invece, stando almeno a sentire il Ministro degli Interni di Roma, il leghista Roberto Maroni dovrebbero essere la nazionalità meglio integrata in Italia. Perché allora questo accanimento, che inizia già sui banchi scolastici, contro i nuovi cittadini comunitari emigrati in Italia in cerca di lavoro? “ Perché i politici, anche e troppo spesso di sinistra, cercano attraverso l’uso della stampa, una stampa che in Italia è particolarmente servile verso chi detiene ad ogni livello il potere, amano diffondere quotidianamente lo stereotipo del romeno stupratore, assassino e dalla romena arpia, rapinatrice, sfascia- famiglie e prostituta” ci dicono gli esponenti delle Associazioni della diaspora del paese neo- comunitario. Ieri il quotidiano nazionale vicino al mondo ambientalista, e cioè Terra, ha rivelato come l’odio che parecchi esponenti politici del centro- sinistra da loro intervistati nutrono verso questa nazionalità fa il paio con l’avversione leghista anti- rom ed anti- extracomunitari.
 
Se da una parte, infatti, vi è l’onorevole Guido Melis del Partito Democratico che combatte, anche attraverso iniziative parlamentari, la romenofobia diffusa, i cittadini di Bucarest non hanno ancora dimenticato ciò che l’allora segretario del partito di Melis, e contemporaneamente Sindaco di Roma, Walter Veltroni disse alla televisore, primo canale romeno e primo canale italiano, all’indomani del feroce omicidio della signora Reggiani a Tor di Quinto. “ Sino a che la Romania non è entrata nell’Unione europea, Roma era una delle città più sicure al mondo”, chiosò il “ democratico” Veltroni, insinuando nella mente degli italiani il tarlo che i romeni siano all’origine di tutti i nostri mali in termini di sicurezza. Se poi oggi quasi un giovane su due è razzista e li odia è solo perché ha raccolto i frutti avvelenati di tante, troppe dichiarazioni di quel tenore.

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