Società schizofrenica
Questa società scissa, corruttibile e corruttiva, svergognata e puttana di mestiere, che si svende per comprare gruzzoli di pillole magiche da inghiottire a colazione, pranzo e prima di coricarsi, sfinita per lo stress da arrampicata.
Che mondo è questo? Mi domando. Come siamo ridotti, davvero, non capisco.
Questa società borderline dal valore aggiunto dove è vero tutto e il contrario di tutto. E’ marcia fino all’osso. Basta confrontare l’obeso occidentale con lo scheletrico orientale, per scorgere il disturbo bipolare che affligge l’umanità. L’icona del progresso/regresso: da una parte l’abbondanza, il superfluo, l’esubero, la tracotanza, dall’altra la denutrizione, il necessario, l’assenza, la privazione. Che poi la via è la stessa e porta comunque alla morte. Solo che il primo perisce scoppiando letteralmente di salute, il secondo decede per denutrizione. Una società veramente schizoide, dove però accade anche il contrario: si muore per anoressia, e non per mancanza di pane. Quel pane che, a farla breve e senza stare a salmodiare tutti i Pil, gli stat, etc, qualche tempo fa lo compravi con euro e adesso ce ne vogliono due. Non necessitiamo di luminari d’alta finanza - sommersi dalle loro cifre – i quali sbandierano arzigogolati grafici in percentuale. Lo vediamo nella vita di tutti i giorni che va tutto a rotoloni.
Non sono più che sufficienti le immagini che abbiamo quotidianamante sotto gli occhi per capire che questo è un sistema avariato? Non basta vedere in quale fogna siamo finiti? Necessitiano di sentenze irrevocabilmente taroccate a spennellarci d’ipocrisia la facciata? A molti manca il pane e tanti lo buttano nel cesso. Per diventare come i biafrani. Disturbo evidente della personalità umana: il nero che cerca di scolorire, e il bianco che invece cerca d’abbronzare. Compromettendo ugualmente “la pelle”, artificialmente. Una società plastificata in cui non capisci più se hai di fronte un uomo o un bicipite. Un canotto gonfiato a tre atmosfere o un paio di labbra. Dove tutto è finto, fasullo. Perfino l’età è truccata. Molti individui sono ormai indefinibili, a vista. E’ sconvolgente. Di naturale non esiste più niente.
Ma è vero tutto, e il contrario di tutto.
Questa società scissa, corruttibile e corruttiva, svergognata e puttana di mestiere, che si svende per comprare gruzzoli di pillole magiche da inghiottire a colazione, pranzo e prima di coricarsi, sfinita per lo stress da arrampicata. Da super attività disumana. Insoddisfatta e depressa. Che pur avendo raggiunto la civiltà con tanto di carta dei diritti umani, versando oceani di sangue, come ai tempi dei guelfi e dei ghibellini, si scanna per un lembo di terra da spartire, o peggio ancora: dopo l’unione cerca nuovamente la scissione. A mò di Penelope e la sua tela. Fai e disfa, disfa e fai. Almeno lei era in attesa del suo uomo, un’attenuante c’era. Ma noi? Che scopo abbiamo noi? Perchè siamo ridotti così? Non me lo so spiegare. A cosa aspiriamo realmente? All’autodistruzione? Non si sa. Si vede solo una farsa mondiale all’insegna del denaro, potere e successo.
Questa società dell’idolatria, dell’imitazione, dell’ammirazione e devozione per una divinità; che muove intere flotte umane nel mare magnum della beata incoscienza, trascinata da questa o quella corrente: ora in nome di un santone, ora di un salvatore, ora di un politicante, cantante, attore e chi più ne ha più ne metta. Che teme il mistero della vita e inventa una risposta. Che necessita di un protettore e un pastore per trovare la retta via, seguendo leggi incivili e discriminanti per le quali si combattono crociate interminabili che sfociano sempre nel nulla della solita schizofrenia. Dottrine politiche e/o religiose per cui i condannabili sarebbero quelli che per diritto vogliono morire e non quelli che obbligano a vivere. Una società putrida del disonesto osannato e delll’onesto mortificato, malata di sdoppiamento sadomasochista, dove gli umani ruoli si alternano continuamente: vittima e/o carnefice. Idioti che avanzano a forza di spinte, e geni oscurati dal corrotto sistema imperante. La folle utopia di cui vediamo spesso la facciata e difficilmente ciò che realmente accade dietro le quinte.
Il Mondo delle MerDaviglie, dove è vero tutto, e il contrario di tutto.
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