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“Social card”: si ci riempie proprio la pancia….dalle risate.

 Finalmente! Anche gli ultra poveri italiani vanno in paradiso.

“Miracolo a Milano”? No! Arriva la “social card”. Bella, colorata ed elegante. Leggera ed ultrapiatta. Da prendere con due dita, da sfoggiare senza vergogna, come se si fosse novelli ed intrepidi padroni del vapore.
 
La foggia è proprio da vip. Che figurone! Basta fingere. Consiglio d’uso: aspirare aria, fare la voce tonante, nascondere le pezze e tirar fuori la pancia…stile cummenda.
 
Viene divulgata in lingua inglese che, come ben noto a tutti, è la seconda lingua madre degli ultra poveri italiani…tra loro, in famiglia, le confidenze, le conversazioni più intime se le scambiano utilizzando l’inglesismo. 
E’ pronta all’uso, da portare in cassa, svuotando il carrellone.
 
C si può mettere di tutto, in squisitezza e prelibatezza: latte, pane, burro e marmellata; salumi e formaggi in quantità; olio, vini, e ci scappa anche lo spumante - quello di casa nostra -; carni bianche e rosse…si possono prendere anche le quaglie; uova, tonno e pesce spada affumicato, e quant’altro ancora che possa arricchire le magrissime giornate…forse ci scappa anche il panettone con il pistacchio. Poi, ancora, se si va in una struttura commerciale convenzionata, quelle con gran luci, gran varietà e cotillon, ci “entra” pure un pigiama di pura lana, più altri annessi in vestiario relativi.
 
Uh! È la cuccagna?
 
No! E’ la miracolosa “social card”. L’ultima godereccia invenzione che viene rilasciata al grido di “godi popolo”, abbuffati…che ne avanza.
Sarà distribuita a giorni ad una vasta platea di cittadini: 1.300.000 persone. Ultrasessantacinquenni e famiglie con figli fino a tre anni con reddito Isee fino a 6000 euro (corrispondenti a 500 euro/mese, cioè, o superaffamati in canna che la mattina, purtroppo, non hanno neanche la forza di alzarsi dai letti, o, “integerrimi”ed incalliti evasori fiscali. Per gli ultrasettantenni la soglie isee in oggetto iene estesa a 8000 euro).
 
Questo gentil pubblico disporrà di una entrata economica supplementare mensile pari a complessive 40 euro, spendibile con le modalità prima dette.
Chi vuole la pizza (una volta al mese), giusto per capriccio e goduria di gola, non potrà farlo. Par di capire che i luoghi adibiti all’uso non siano previsti nelle convenzioni.
Nulla per chi supera la fatidica soglia dei “500”. Peggio per lui che guadagna troppo.
Eppure nel nostro Paese sette milioni e mezzo di cittadini sono considerati poveri di fatto.
 
Il costo complessivo per anno è pari a 450 milioni di euro.
Poco, molto, chissà! Ognuno esprima proprio giudizio. In distribuzione a 1.300.000 persone per alleviarne le pene. Per trarre avvedute considerazioni bisogna fare qualche confronto con altri parametri in uso.
 
Si vedano, per esempio, gli stipendi d’oro. Nel 2007 i 50 dirigenti più pagati nella Borsa di Milano (in rappresentazione di aziende o società quotate) hanno incassato 300 milioni di euro (il 29% per cento in più del 2006). E, poi, ancora, tra i tanti, alcuni casi, “estratti a sorte”: Alessandro Profumo, con 9,4 milioni è il secondo banchiere più pagato d’Europa; Aldo Bizzochi, del Credito Emiliano, con 4,7; Fausto Marchionni di Fondiaria,premiato nel 2007, con uno stipendio di 7,1 milioni; Giulia Ligresti di Premafin, con 4,4; Riccardo Ruggeri, ex ad di Telecom, con 17 milioni; Luigi Zumino di Risanamento, con 4,5 milioni.
 
Per non dire di Enel…che mi scappa dalla bocca…che nei primi nove mesi di quest’anno ha realizzato un utile di 5 miliardi di euro (+ 86% sullo stesso periodo del 2007), o dell’ultimo gigantesco sequestro di beni mafiosi, pari a circa 700 milioni, riconducibili all’imprenditore Giuseppe Grigoli - il “re” dei supermercati siciliani -, considerato il cassiere del super boss Matteo Messina Denaro.
 
Così va il mondo in Italia. Non solo mazziati ma anche beffati….con la leccata della sarda.
 
 
 

Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 27 novembre 2008 16:11
    Francesco Rossolini

     La pensavo come te ma dopo aver ascoltato la testimonianza di una ricercatrice (2 lauree e 4 master) che dopo 15 anni è stata liquidata dall’azienda farmaceutica dove lavorava con un bel "ciao ed arrangiati" e che al momento non riesce a trovare neanche uno "straccio" di lavoro ho cambiato idea. Lei ha detto con estremo decoro "meglio 40 euro che niente" e credo abbia ragione.

    Un saluto


  • Di Gloria Esposito (---.---.---.47) 27 novembre 2008 17:49

    Sono d’accordo con l’articolo un po’ meno con il commento.Prima il governo, l’economia e il marcio di questa società riducono le persone a non avere piu’ un posto di lavoro,a non poter campare perchè non hanno il minimo indispensabile poi pretendono pure "il grazie" per la social card che oltre a non servire a niente è anche un dover dare sfoggio alla propria condizione di povertà(quei 40 euro non potevano essere caricati sulle pensioni o essere somministrati in un altro modo,lasciando la scelta ai singoli su come utilizzarli?)
    Credo che il"meglio che niente"sia la reazione che il governo spera di ottenere fecendo si che queste manovre demagogiche(tutto fumo e niente arrosto) siano "l’oppio "dell’Italia:quando potranno esserci dei seri ammortizzatori sociali e non queste pagliacciate tipiche del "paraculismo" del sistema politico?

    Saluti e grazie per lo spunto,
    Gloria

    • Di cafenoir (---.---.---.126) 27 novembre 2008 18:11

      Penso mai...cara Giulia, parliamo di prima quando sono aumentate le tasse e la social card era un’idea mai concretizzata. La politica italiana in generale è leggermente imbarazzante, punto e basta. tutta. Capisco il punto di vista dell’amica di Francesco, è demoralizzata e disillusa dalla poca considerazione di chi si spacca la schiena in italia e chi potrebbe darle torto?
      Non mi piace invece la storia del "dare sfoggio della povertà" non mi piace come concetto, perchè mi ricordo che chi andava a prendere le borse con la spesa in distribuzione ad esempio a Torino ci andava perchè ne aveva bisogno e chi non ne aveva bisogno segnalava chi poteva averne o portava direttamente la borsa a casa di chi magari ha difficoltà ad arrivare a fine mese. E’ realtà che ci sia il bisogno ormai anche degli alimenti primari per vivere, tutto fa. Non mi sembra ci sia nulla di male nell’accettare l’aiuto, il concetto dell’orgoglio è un’altra cosa che purtroppo ai massimi livelli rovina questo paese.
      Detto questo quello che mi sconcerta un po’ a parte i 40 euro, pensando a mia nonna magari le fanno anche comodo, il discorso del reddito... è assurdo. La fascia delle famiglie fino a 6000 euro l’anno? C’è chi guadagna 1000 euro al mese (che all’anno fa 12000) e non arriva nemmeno a metà della terza settimana...un po’ come le tasse universitarie: o sei straricco o sul lastrico, se sei sul lastrico ti aiutano certo...se hai un qualunque stipendio minimo invece te lo scordi. Questo da sempre, ci terrei a precisarlo.
      Io avrei abbassato il prezzo del pane (che è da carcere immediato) e della pasta ad esempio...poi percarità io non sono un ministro eh...ma anche dopo la guerra il pane te lo davano gratis.

    • Di cafenoir (---.---.---.126) 27 novembre 2008 18:15

      da quando ti rispondo sbaglio il tuo nome, non so perchè. Dovrò ripetere Gloria all’infinito nella testa, chiedo venia.

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.47) 27 novembre 2008 18:48

    Cara cafènoir,
    non ti preoccupare anche se inizialmente non capivo a chi ti riferivi :)pero’ sono contenta che ormai mi riconosci.
    Condivido il tuo punto di vista sul fatto che essere poveri non è un’infamia e lungi da me considerarla tale ma non sono altrettanto sicura che il governo diviso tra molti razzisti e ricconi sotto sotto non cerchi di spingere al pregiudio tramite la social card,che è una sorta di tessera di riconoscimento di redditi bassi .Per me non è una questione di orgoglio ma solo credo sia giusto avere un minimo di tatto nel fare manovre che poi tangono le vite delle persone ,lasciando al singolo la scelta di mostrare o no la propria condizione economica senza obblighi .....
    saluti!
     

    • Di Kocis (---.---.---.166) 27 novembre 2008 23:57
      Gentile Francesco Rossolini,
       
      anch’io sono un umano, quindi comprendo bene le necessità di pancia.
      I 40 euro mensili supplementari ( ricordiamo sempre che l’operazione ha carattere eccezionale e transitorio) ai cittadini in oggetto – in particolare anziani, da 65 a 70 anni, con 500 euro mensili di reddito, oltre i 70, con 666 euro/mese, famiglie con bambini sotto i tre anni con 500 e./mese ( con 40 aggiuntivi per un un 2° bimbo sotto i tre anni) – permette certamente nell’ambito di ogni singolo mese di avere diverse razioni aggiuntive di pastine, pappe e brodi vegetali.
      Si ci sputa? Evidentemente no!
      Per le persone in causa, ultrapoveri, veri e propri sventurati sociali, che godono solo di pensione sociale al minimo ( nel caso degli anziani), o per le famiglie in esame che campano con lavori saltuari e precarissimi, è tutto brodo caldo supplementare…..lungo 40 euro.
      E’ questo il punto vero della questione?
      Il dato è che queste persone, in gran parte come affermano i dati statistici si trovano nel sud, di già rappresentano ( togliendo sempre gli evasori fiscali incalliti…….periodicamente le truppe della finanza ne scoprono tanti di cosiddetti imprenditori finti poveri), nel disastrato contesto italiano, la base estrema negativa ultima della piramide sociale.
      Non vivono di fatto. I reietti, scordati da tutti. Molti, chiusi nei propri “bui” stanzini, si vergognano di andare all’esterno a chiedere l’elemosina.
      I 40 euro mi indignano.
      Avrebbero bisogno di ben altro per sopravvivere. Una società equa e solidale dovrebbe garantire condizioni umani di vita ben diverse.
      Questi cittadini non sono per niente figli dell’attuale situazione di acuta crisi. Sono gli esclusi di “sempre”, anche se molti degli interessati hanno superato l’età considerata da poco..
      E, poi, dovrebbe fare orrore civile, umano e sociale, concedere l’obolo della povertà tagliando con l’accetta l’età o il valore della miseria economica goduta.
      Nel caso dell’età, coloro, uomini e donne che hanno 64/63/62/……, o nel caso del nucleo familiare con figlio sotto i tre anni che supera di una piccolissima frazione , i 6000, in quanto da 61000 e. con figlio di tre anni, sono tutti “figli di buona donna”?
      Questo modello “culturale”, politico e sociale, è proprio obbrobrioso.
      Viene cancellato il giusto concetto della proporzionalità. Per Loro e per tutti gli altri che si trovano poco più in alto nella piramide.
      La questione complessiva riguarda la distribuzione della ricchezza, o reddito, in Italia.
      Infatti, nel mio scritto ho inserito alcuni esempi di palesi ed enormi contraddizioni, sui quali sarebbe bene riflettere.
      Le situazioni delle sterminate differenze non si è creata all’improvviso adesso. E’ questa, una questione, che in particolare, si è via via progressivamente, in maniera costante, radicata e strutturalizzata a partire dell’ultimo quindicennio.
      Nello specifico sono stati saccheggiati i redditi del lavoro dipendente e dei pensionati, a favore dei tanti soliti noti.
      Con l’esplodere della crisi internazionale in questi ultimi mesi si estendono sempre più le fasce delle povertà.
      Che di già sono certamente di più dell’altro precedente dato che stimava in 7,5 milioni gli italiani poveri.
      Adesso, a parte il falcidiamento di stipendi/salari/ pensioni, bisogna aggiungere i tanti che già, o saranno molto a breve, sono stati licenziati – a partire dai precari e dai contratti a termine, senza indennità alcuna—, o collocati in cassa integrazione.
      E’ questo, tutto, il funereo pacco che i governanti stanno regalando a tantissimi cittadini e cittadine del nostro Paese.
  • Di Enzo (---.---.---.75) 28 novembre 2008 09:40

    Chiedetevi quanto ci guadagna chi ha emesso la social card

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.64) 30 novembre 2008 10:22

    50 milioni di euro destinati alla social card sono stati ’donati’ da Enel!
    leggete:
    http://www.bluinvest.com/public_new...
    probabilmente gli altri 400 chissà da chi..
    Il governo ha fatto uno sforzo molto esiguo . . .

    • Di Kocis (---.---.---.6) 30 novembre 2008 16:03
      Stante le informazioni divulgate sull’iniziativa denominata “socialcard” fino ad ora sono state individuate risorse economiche pari a 1070 milioni di euro, di cui: 250 in conto “donazioni” in conto Enel ed Eni ( 50, per Enel,come specificato da Paolo Praolini), 170 relativi alla fiabesca “Robin Tax”, 650…….da altri provvedimenti.
      Il tutto copre poco più di due anni e un quarto.
      Poi, affermano i legiferanti, si vedrà.
      Nel frattempo tante inquietanti domande insorgono.
       
      • Perché non dare il piccolissimo valore economico sull’invio mensile della struttura pubblica?. Essenzialmente, dati i parametri considerati, gli erogatori sono enti pensionistici ad essa collegati. Sarebbe stato tutto più facile per i cittadini interessati. Potrebbero spendere a propria semplice scelta.
      • In questa maniera, invece, la piccolissima cifra supplementare concessa alla “beata” ultrapovertà, impone ai cittadini in oggetto, ad inseguire le strutture commerciali convenzionate. Un bel lotto, questo, di conoscenza!
      • In più, si condannano gli interessati ad inseguire una trafila burocratica puramente vessatoria. A maggior data l’età considerata. Ritirare il modulo negli uffici postali, poi, farlo compilare da un Caf ( centro di assistenza fiscale) , data la difficoltà burocratese in essere. Quindi inviarlo. Poi, aspettare, la ricezione del fantasmagorico tesserino.
      • Chissà a quanti ( uomini e donne) passa la voglia: per difficoltà logistiche ( bisogna reiteratamente spostarsi dalla propria residenza), per inconsistenza di quantità e realistica spesa.
      • Si concede una fattispecie di “bankomatt”, bisogna inserire, all’uso ( dopo aver trovato la struttura convenzionata), il numeretto di pin. Impresa certamente ardua per molti anziani.
      • Si pensi, in particolare, ai tanti, non residenti, in specie, in grandi città: Vanno, vengono, ritornano. Spese e fatiche di spostamento. Chi paga?
      • Poi,. E’ giusto porre il quesito: in questi passaggi quanti introitano? Non pochi certamente.
       
      Governo beffardo!
      Si complica la vita a tanti che, invece, hanno bisogno di aiuto e vero sostegno.
      Un gran spot pubblicitario…..sulla pelle degli ultimi, con il luccicante tesserino.
      Chissà quanti non ne goderanno!
  • Di Rick (---.---.---.64) 3 dicembre 2008 17:59

     Se possono essere utili, ho trovato altre infotmazioni ed i moduli per richiedere la social card: http://ilfaro.e20x.com/social_card/...

    Ciao!

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