• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Skype spiava i messaggi cinesi

Skype spiava i messaggi cinesi

Privacy, dati sensibili, diritti degli utenti, alla fine le preoccupazioni sull’eventualità che tutto il flusso di comunicazione possa essere filtrato o spiato non sono infondate. Skype ha ammesso che Tom Skype, la sua società cinese con Tom Online, monitorava e conservava i messaggi dei suoi utenti senza che Skype lo sapesse.

Una lacuna enorme per la privacy degli utenti. La società monitorava i messaggi scritti nelle chat per parole chiave politicamente sensibili e le immagazzinava insieme alle registrazioni degli utenti su computer facilmente accessibili. Impensabile che il materiale non fosse appetibile per il governo cinese, famoso per la sua avversione nei confronti della libertà d’informazione.

Secondo la regolamentazione cinese, Tom gestiva un filtro che bloccava determinate parole sulla chat Tom Skype senza compromettere la privacy del cliente. Tale policy è però cambiata all’insaputa di Skype, ha ammesso la portavoce Jennifer Caukin.

I messaggi venivano scannerizzati alla ricerca di frasi come “indipendenza di Taiwan” o “opposizione al partito comunista in Cina”. In seguito i messaggi erano immagazzinati insieme agli username degli utenti.

Forme di controllo che impongono un maggior livello di allerta e che non posson non preoccupare. Se pensavate che la privacy delle vostre comunicazioni in rete fosse al sicuro dovrete ricredervi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares