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Sket – ragazze del branco

Di film ambientati nei bassifondi (inglesi in questo caso) tra spacciatori e prostituzione ne abbiamo visti a bizzeffe. La differenza di Sket è che al centro della faccenda ci sono un gruppo di ragazze, più che un gruppo una vera e propria banda.

Nirpal Bhogal è bravo a raccontare con appigli diversi una storia che in fondo sarebbe come tante altre.

Kay si trasferisce con la sorella in un quartiere periferico e malfamato dopo aver perso la madre e litigato di brutto col padre. Qui la situazione non è facile e lei entra in contatto con la banda di ragazze di Daze, che si sono riunite per difendersi (con la forza e la violenza) dalle attenzioni (e le violenze) dei ragazzi (spacciatori e piccoli mafiosi) del quartiere.

E proprio con uno di questi Kay finirà per scontrarsi (ovviamente per colpa di lui) e dovrà in qualche modo vendicarsi per liberare mente e corpo dalla sporcizia.

Si comincia con immagini molto veloci, luminose, piccoli flash ed un montaggio estremamente serrato, al punto che in apertura di film c’è una segnalazione di possibili disturbi percettivi.

Poi si entra nel cuore del quartiere a ritmo di rap e si viaggia tra violenze gratuite e spaccio.
La novità, come detto, è che al centro della vicenda ci sono le ragazze. Un gruppo di giovani signorine che si mostrano forti e senza scrupoli, picchiano in gruppo e rivelano al mondo una facciata dura e cruda.

Ben presto diventa però evidente che si tratta di un modo per difendersi, per proteggersi a vicenda, per sopravvivere. Certo una vita non ortodossa a cui sono state spinte dagli eventi passati.

E la piccola Kay si ritrova a cercare conforto e protezione da quelle che crede (quantomeno) il male minore.

Sket è forte, crudo, mostra senza scrupoli pestaggi e violenze.
Se però cercate un’immagine che rappresenti alla perfezione la pellicola di Bhogal potete trovarla nell’inquadratura dell’incredibile palazzone stracolmo di appartamenti fulcro del quartiere.
Avete presente le vele di Scampia? Molto peggio!

Ottimo il gruppo di attrici, capaci di mostrare le difficoltà e i segni di una vita estrema.
A partire da Aimee KellyEmma Hartley-MillerRiann Steele sono tutte molto molto brave.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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