Sito internet Comune, Paravano: “lavori affidati a ditta di Avezzano”

L’Aquila, 14 gen 2010 - Sul sito internet del Comune si è sempre lamentata tanta confusione: a soffocare i requisiti minimi di usabilità, completezza e aggiornamento, il disordine e la carenza delle informazioni che sono esplose con la valanga di notizie sul terremoto e che si sono abbattute su una struttura progettata per finalità e scopi completamente diversi. Notizie troppo frammentate e troppo mescolate hanno portato tanti cittadini a lamentarsi e a ricorrere ai siti internet delle testate giornalistiche per ottenere informazioni che dovrebbero essere immediatamente e facilmente fruibili sul sito istituzionale. Per tentare di risolvere tutti questi problemi, in occasione del bilancio di previsione 2010 sono state stanziate diverse migliaia di euro per il miglioramento del sito istituzionale del comune dell’Aquila, in particolare su proposta del consigliere Giuseppe Bernardi, sono stati stanziati 50 mila euro per l’istituzione di un ufficio per l’attuazione del regolamento sull’informazione e la trasparenza nella pubblica amministrazione e per la ristrutturazione del sito internet del Comune e ulteriori 23 mila euro sono stati stanziati, sulla base di un emendamento proposto dal sindaco Cialente, per il servizio informatico.

Cerchiamo di fare chiarezza sulle voci che si rincorrono sull’imminente messa on line del nuovo sito istituzionale del Comune, che dovrebbe avere una struttura tale da risolvere tutti questi problemi.

GLI ASPETTI TECNICI - “I lavori per la realizzazione tecnica del nuovo sito istituzionale del Comune dell’Aquila non solo sono già stati affidati, ma sono già iniziati”. L’annuncio arriva dall’ex dirigente dell’Ufficio Informatico del Comune dell’Aquila Adolfo Paravano, che finalmente ha fatto luce sull’alone di mistero che da mesi sembra aleggiare sul portale.

“La parte tecnica è già implementata e i lavori non sono lontani dalla conclusione” tranquillizza Paravano, che si è occupato del procedimento di individuazione dei tecnici deputati al sito internet.

“La determina di assegnazione dei lavori, la numero 5, risale addirittura a settembre 2010 – spiega Paravano - è stata la mia ultima determina prima della fine del mio mandato al Comune dell’Aquila”. Il mandato di Paravano si è concluso, infatti, il 30 settembre 2010 e da allora il ruolo di responsabile dell’ufficio informatico è ancora vacante.

“L’iter per affidamento del servizio di gestione del sito istituzionale del Comune – sottolinea Paravano - è iniziato con un indagine di mercato avviata il 22 giugno 2010 e terminata il 6 luglio 2010”.

Nell’avviso, peraltro ancora disponibile della sezione bandi di gara del sito del Comune dell’Aquila, si specificavano in maniera abbastanza dettagliata i servizi richiesti alle aziende che intendevano proporsi e venivano specificati i termini di presentazione delle proposte-offerte, fissati in 10 giorni lavorativi dalla data di pubblicazione dell’avviso all’Albo Pretorio e quindi il 6 luglio 2010.

“Hanno risposto 23 aziende – spiega Paravano – e per la scelta è stata usata la modalità di procedura negoziata a cottimo fiduciario, come consentito dalle leggi. I lavori sono stati affidati alla ditta Internet Soluzioni srl di Avezzano, che offre numerosi servizi tra cui la creazione del layout del sito e il servizio di hosting e manutenzione per 3 anni, il tutto per 8 mila 424 euro iva compresa in 3 anni. La ditta tra l’altro offre anche il centro di sicurezza on line, che offre ai cittadini la possibilità di fare segnalazioni.”

I soldi impiegati chiarisce Paravano “provengono dal capitolo di bilancio Servizio Informatico – Sviluppo e Progetti Informativi e non dai 50.000 della trasparenza”.

Riguardo al Sed, che è l’azienda che si è occupata del sito internet del Comune fino ad ora, Paravano ha precisato che “non ha neanche risposto alla ricerca di mercato, perché i lavori richiesti non rientravano delle sue competenze”.

L’ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI - “Da 15 giorni stiamo lavorando sull’organizzazione dei contenuti del nuovo sito ma prima della nostra squadra ci ha lavorato già qualcuno” spiega Fabrizio Caporale, responsabile dell’ufficio stampa del Comune dell’Aquila, definendo “in fase embrionale” questa fase del lavoro, che sfocerà nella realizzazione di un insieme di contenuti di vario tipo e genere da inserire nel sito e in indicazioni precise su come strutturarli e organizzarli in rispetto delle norme vigenti in materia di siti internet delle pubbliche amministrazioni, come la direttiva numero 8 del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica e all’ormai famoso “Regolamento per l’informazione e la trasparenza”.

“Per completare la nostra parte del lavoro – precisa Caporale – abbiamo bisogno della collaborazione di tutti gli uffici che dovranno fornirci informazioni precise e aggiornate”, anche per questo, è impossibile fare pronostici attendibili sui tempi di realizzazione del nuovo sito, tuttavia l’auspicio di Caporale è quello di una messa on line entro gennaio.

Caporale sottolinea, in particolare, l’importanza dell’”aggiornamento diretto” dei contenuti: “con la nuova struttura l’aggiornamento del sito verrà fatto direttamente dal Comune. La squadra operativa che si occuperà degli aggiornamenti è già in corso di costituzione, probabilmente si tratterà di personale già assunto presso il Comune”.

Finalmente, a due anni dal sisma che ha fatto diventare il sito istituzionale del Comune uno dei principali riferimenti per la popolazione ingoiata dall’emergenza, arriva una buona notizia: l’imminente messa on line di un sito internet veramente degno di un’amministrazione comunale. Una bella notizia che arriva però troppo tardi, dopo valanghe di disagi e difficoltà e dopo gli enormi problemi riscontrati dalla popolazione nel consultare i documenti del Comune, come le deliberazioni, che secondo la normativa dovrebbero essere on line entro due giorni dall’emanazione. Problemi mitigati sono in minima parte dall'inserimento "in zona cesarini" dell'Albo Pretorio on line sul sito, "miglioramento" imposto tassativamente dalla legge.

di Maria Chiara Zilli