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Senza le multe, alcuni Comuni morirebbero d’inedia

Senza le multe, alcuni Comuni morirebbero d'inedia

Secondo l’ACI, al 2008 la capitale delle multe in Italia è Firenze (quasi 3 per ogni veicolo).

Il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nemmeno un mese dopo la sua elezione, tolse la possibilità agli ausiliari della sosta, i "vigilini", di fare multe agli automobilisti, e motivò così la sua scelta: «Non è accettabile costruire pezzi di bilancio con le sanzioni».

Il comune di Torino, invece, il mese scorso ha deciso di sospendere per un anno il pagamento (seppur a rate) delle multe a chi ha perso il posto di lavoro, o a chi si trova in cassa integrazione.

Al comune di Benevento interessa più che altro la celerità delle contravvenzioni, infatti doterà i suoi vigili di una decina di palmari.

Ma per il comune di Roma e quello di Napoli, invece le multe sembrano essere fondamentali.

Dal mese di ottobre scorso, è partito il condono delle multe non prescritte entro il 31 dicembre 2004, nel comune del Sindaco Alemanno: ai destinatari degli avvisi, la Gerit propone di pagare solo l’importo originario del verbale, con un unico sovrapprezzo del 4%.

Il comune del Sindaco Iervolino, invece, si sta attrezzando: in ballo ci sono 100 milioni di euro, cioè le multe che vanno dal 2004 al 2009. Lo scopo è lo stesso, far pagare agli automobilisti solo l’importo originario del verbale e recuperare quanti più soldi possibili.

Cosa dire: il Sindaco di Firenze Renzi mi colpì tantissimo. Togliere la possibilità ai "vigilini" di fare multe per impegnarli in altre funzioni, come controllo degli abusivismi e della sicurezza stradale, credo sia una mossa stupenda.

Ma anche la scelta del Comune di Torino credo che comunque sia già qualcosa: si parla tanto di ammortizzatori sociali, ma dare la possibilità ai disoccupati o a chi ha perso il posto di lavoro di prendere un po’ di fiato, sospendendogli il pagamento delle multe, può essere già importante.

Per quanto riguarda i comuni di Roma e di Napoli che dire, siamo alle solite: non si capisce mai se le sanatorie siano dettate puramente da scelte economiche, o se siano i soliti sedativi di massa, i soliti premi pre-elettorali.

Tant’è che di etico in questi condoni maledetti non c’è proprio niente: qualche soldo in più nelle casse del Comune sicuramente non rende la città più vivibile, non fa altro che aumentare la rassegnazione della gente, che vede sempre di più lo Stato piegarsi alle volontà dei cittadini più furbi, piuttosto che premiare i cittadini più meritevoli con borse di studio o posti di lavoro.

E poi se ti capita di sentirli in qualche comizio?
Ti invitano pure a non emigrare.

Vergognatevi.

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