• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Satira > Se vogliamo proprio essere seriamente semiseri sull’islamofobia

Se vogliamo proprio essere seriamente semiseri sull’islamofobia

Chissà come mai ma dal sette gennaio scorso l’Europa si è scoperta d’improvviso minacciata dall’Islam! Non solo dal fanatismo religioso ma da tutto L’Islam! Ora tutte le Moschee sono fucine di integralisti, e nella shashia di ogni fedele si nasconde una testa malvagia imbottita di tritolo! Dopo il terribile attentato a Parigi e gli ultimi accadimenti in Belgio spuntano fuori decine di “cellule terroristiche dormienti” , delle vere e proprie case di riposo del male dove i terroristi fanno dei lunghi “pit stop” e qualche spugnatura prima di agire.

Ora è necessario amplificare il fenomeno attribuendogli una capillare e intricatissima rete organizzativa. Poco conta se i terroristi – a quanto pare – non erano poi così coordinati, non sono certo delle cime due pericolosissimi pirla armati di Ak-47 che prima hanno sbagliato indirizzo per arrivare alla redazione di Charlie Hebdo e poi, una volta arrivati, non sapevano come farsi aprire il portone del palazzo (magari si fossero fermati lì).

Ancor meno vale precisare che il commando per finanziarsi non ha ricevuto soldi dalle alte sfere del temibile e potente stato islamico, ma gli è semplicemente bastato chiedere un prestito in banca. Cosa facilissima a quanto pare. Credo, infatti, sia proprio prevista una corsia preferenziale per volenterosi neoreduci dell’Isis provenienti dalla Siria - già noti alle forze dell’ordine oltretutto – che vogliono accedere a un microcredito per acquistare armamenti di vario tipo e calibro. Purtroppo di questi tempi ognuno fa impresa come può, e come recita un antico detto dell’Isissenza soldi non cantano i Muezzin durante il Jumu’ah. Tutto il mondo è paese!

A tal guisa i vari governi coordinati come non mai si impegnano a mitizzare il tutto svelandoci parole sino ad ora ignorate e dai significati minacciosi, tipo “foreign fighters”, definizione degli europei che abbracciano l’Isis che fa tanto “catastrofico action movie”. Purtroppo nel circondario lamentiamo una drammatica penuria di monolitici e indistruttibili Chuck Norris. E pensare che ce ne basterebbe solo uno – anche mezzo – per sgominare i cattivi, recitando una merda come al solito!

Ma non dobbiamo darci pensiero, pian pianino riusciremo ad arrivare allo stato d’eccezione. Un altro paio di allarmi generali e ci diranno che saremo costretti ad arginare l’avanzata islamica verso l’occidente con speciali ma necessarie misure “repressive” sia interne che esterne. Per realizzare tale delirio già vediamo le grandi e illuminate menti della destra europea lavorare alacremente a tre pistoni! Dai sei agli otto neuroni in tutto che vorticano nel nulla senza sosta!

L’eccidio alla redazione di Charlie Hebdo è stato solo l’inizio, ora tutto è passato nelle mani dei vari governi che di certo sapranno utilizzare al meglio l’eco di questa tragedia. L’evento in sé è oramai archiviato e consegnato precocemente alla storia, adesso torna utile solo il clima che si è creato. D’ora in poi noi non dovremo preoccuparci di nulla, perché ci penseranno loro! E purtroppo lo faranno!

Marie le Pen già dichiara senza vergogna di voler ripristinare la pena di morte. Chi mai avrebbe immaginato che la fascistona di Francia avesse così a cuore la libertà di stampa da far fare secolari passi indietro alla democrazia per difenderla? La notizia ci lascia davvero basiti (spero che l’ironia si colga!). Ma soprattutto, nessuno mai avrebbe potuto prevedere che le destre reazionarie approfittassero dei disagi e dei timori della società per affermarsi? Quando mai si è vista una cosa del genere in Europa? A memoria di idiota mai!

Dalle nostre parti invece si danno alla pazza gioia due o tre cervelli di risulta – malamente distribuiti in rispettivi due o tre soggetti da manuale psichiatrico. Signori qui parliamo di veri e propri miracoli biologici. Di personaggi che per le loro scarsissime funzionalità neurochimiche dovrebbero aprire noci di cocco a craniate ma che – miracolosamente – fanno politica ad alto livello! Se non è democrazia questa … cosa?

Ad esempio, Pipino Salvini “il breve” salta una generazione e crede di essere Carlo Martello e con ingiustifata virilità – attaccata con lo sputo dell’opportunismo demagogico – dichiara di voler transennare le frontiere per fermare l’invasione straniera. Ma il nostro eroe dalla felpa corazzata non ci pensa proprio – per nostra disgrazia – a trasferirsi definitivamente a Poitiers.

Non si può non parlare anche di Maurizio Gasparri – personaggio che neanche la più geniale penna satirica avrebbe mai potuto disegnare – il quale ha dichiarato che vuole direttamente la guerra. La fa facile lui! Perché di certo l’eroe dei due bulbi verrà riformato! Sul campo di battaglia non sanno che farsene di uno che per mirare al nemico ti infila la mitragliatrice nelle chiappe!

Ed infine emerge dalle torbide acque del nulla, racchiusa nelle valve di una cozza gigante, anche il “Venere-o” Giuliano Ferrara, che, posseduto da Urbano II, scambia gli studi di Servizio Pubblico per un concistoro nella ridente cittadina di Clermont e annuncia l’inizio di una “guerra santa”.

A questo punto credo che le condizioni per chiedere finalmente un esame tossicologico del soggetto in questione siano tutte ampiamente soddisfatte: ipersudorazione, secchezza delle fauci (bocca allappata per intenderci), agitazione e delirio. Sì, ci sono proprio tutte! Certo, se esistesse l’antidoping per chi va in televisione si salverebbero a stento solo il segnale orario e la salma impagliata del pappagallo Portobello, ma a tutto c’è un limite!

Alla luce di tutto questo non dobbiamo stupirci se Berlusconi è rimasto in silenzio: di puttanate ne hanno sparate talmente tante che lui non avrebbe saputo cosa aggiungere. Anche se uno dei suoi deliranti scatti di reni può essere sempre in agguato! Ce l’ha sempre sulla punta della lingua … insieme a Dio solo sa cos’altro!

Milioni di persone a Parigi con le matite alzate, ed è stato bellissimo. Cosa che non possiamo certo dire della ridicola sfilata dei vari leader mondiali lungo una deserta e blindata strada della capitale. Immagine pietosa che ci ricorda due semplici cose: come la vita politica sia volutamente lontana e assente dalla vita reale e che su ogni matita che si rispetti c’è sempre una provvidenziale gomma per cancellare.

Ma i capi di stato di quasi tutto il mondo hanno dato il meglio di loro quando hanno incontrato all’Eliseo l’addolorato Hollande.

Il primo ministro inglese Cameron – manichino made in Usa rispolverato di tanto in tanto solo per le trasferte – è stato tipicamente inglese: ha stretto semplicemente la mano a uno dei peggiori presidenti che la Francia abbia mai avuto.

Stupefacente è stata invece Angelona Merkel, che, davanti ai giornalisti, si è rivelata sorprendentemente materna (e per questo paradossalmente donna), appoggiando il suo roseo e tondo capoccione sulla fronte imbarazzata di Hollande.

Ma la ciliegina sulla torta l’ha messa il nostro Matteo Renzi. Lui si che è speciale, davvero unico, e difatti non ha smentito le aspettative di tutti noi. Il nostro presidente del consiglio è arrivato con l’auto davanti alla scalinata dell’Eliseo, ha aperto la portiera con trafelata energia e si è fiondato a braccia tese verso Hollande, il quale d’improvviso ha sgranato gli occhi e, resosi conto della minaccia imminente, ha tentato di smarcarsi con una finta sulla destra, ma c’era ben poco da fare; quella destra è da sempre la fascia preferita di Renzi! Il francesino a quel punto, per ragioni d’etichetta e chiuso dal classico catenaccio all’italiana, non ha potuto far altro che arrendersi e cedere alla sceneggiata del Matteo nazionale! Solo la buonanima di Pavarotti al funerale di Lady D riuscì a fare di meglio.

Non mi stupirei se Renzi, in quegli imbarazzanti istanti, non abbia approfittato della morsa per sfoggiare un po’ del suo “perfetto” francese in salsa tosco-barese“Mon ami (c?) Francois, je suis addoloré tant tant, si moi poss faire quelque-chose? Ma nun me demandé pas argent pour charité! Purquoi in Italie sommes attachè alla cann du gas! Tu sais que je suis eté premier cittaden de Florance? Mic pizz e fiches? Chez moi je suis le megl… les autres sont toutes bischeron!”

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità