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Saverio Soldani a Sassari: sul palco per l’unità d’Italia

Saverio Soldani a Sassari: sul palco per l’unità d’Italia.

L'attore regista ligure ha portato in scena "Made in Italy", tre atti dedicati ai 150 anni d'Italia.

Il tour sardo 2011 della Compagnia Italiana di Prosa di Genova, fondata e diretta da Saverio Soldani, ha fatto tappa, lo scorso venerdì 18 febbraio al teatro Verdi di Sassari.

Nell’anno, che celebra il centocinquantenario dell’unità d’Italia, l'attore originario di Tortona e genovese di adozione ha mirabilmente allestito una pièce che valorizza la cultura teatrale nazionale, sotto il segno del divertimento. 
Lo spettacolo si compone di tre atti unici dei più autorevoli scrittori italiani del ‘900 ed ha come scopo di presentare al grande pubblico tre diversi modi di trattare il tema della comicità.

Nella matiné dedicata agli studenti delle scuole medie sassaresi, Soldani si è presentato sul palco intorno alle undici, elegantissimo come sempre, nel prologo allo spettacolo. Una breve ma esauriente panoramica sulla letteratura, tradotta nel teatro del Novecento con i suoi autori preferiti, dai quali ha stralciato i tre atti legati dal filo rosso della tradizione italiana. Tre grandi autori del centro sud che hanno saputo saldare con le loro opere, rappresentate (in alcune occasioni, proprio al debutto) nel profondo nord, il legame unitario del Paese. Così Cecè (1913) è un testo inconsueto nella produzione di Luigi Pirandello: un’esile commedia di ambiente alto-borghese, un divertimento lontano dalle caratteristiche del suo teatro impegnato. E' un’azione scenica dal ritmo veloce, una storia scherzosa, messa in moto dal protagonista Cecè, interpretato dal bravo e giovane Riccardo Bellandi. Una prosa non semplice, quasi un giallo per la vicenda intrisa di trame losche e amorose che ben rendono il concetto pirandelliano esposto precedentemente dallo stesso Soldani: la differenza fra la comicità, intesa come "l'avvertimento del contrario" e l'umorismo,"sentimento del contrario".

Nel secondo atto Soldani, ancor più elegante nel completo scuro, recita al leggio una selezione degli

Scritti Comici (1924-1961) di Achille Campanile. Questo titolo raggruppa testi di diversa natura, ma di comune orientamento, all’interno dell’opera del commediografo romano: poche e rapide battute o sketches di più vasto respiro. Citazioni nate dall’umorismo paradossale dell’autore, capace di trasformare anche una semplice parola in un’esilarante situazione teatrale. 

L’episodio del "bacio", svela con graffiante ironia la realtà che si cela dietro i comportamenti abituali e ai luoghi comuni. Il breve sketch sull'acqua minerale, in cui il gusto del paradosso e dell’assurdo, unito ad uno spiccato interesse per il gioco linguistico, crea una situazione di esilarante comicità, originata dal protrarsi e dal variare di un equivoco verbale, esercizio stilistico in un giocoso sciogli lingue.

Una citazione a parte merita l'ottima Ilvia Carpi. La giovane attrice, presente in tutti gli atti di Made in Italy, racchiude una carica sensuale, calibrata con saggia attitudine a tutti i personaggi che ricopre. Dalla ambigua Nada pirandelliana sino alla indomita e bizzarra Dorotea di Pericolosamente. L'atto unico del 1938 diEduardo De Filippo, chiude l'antologia di Soldani con un interno familiare, collegato ad un portante della prosa edoardiana: la rappresentazione della quotidianità casalinga. La crudezza cinica nei rapporti familiari, è edulcorata dai colori comici e voluminosi della farsa napoletana. L'originale tacito compromesso alla base del rapporto di odio-amore tra la moglie Dorotea e il marito Arturo (Soldani) ne incanala la conflittualità nelle dimensioni di un gioco aggressivo. Il ritmo dell’azione, ben rappresentato con la brillante scenografia e dalle note di Mambo italiano di Carosone, si snoda veloce attraverso vari colpi di scena per il finale con i "botti". Soluzione che risolve il dramma in gioco, e pone vari interrogativi sull’incomprensibile sfera di molti rapporti familiari. Da ricordare l'entusiasmo dei ragazzi in sala, accompagnati dai rispettivi docenti. Hanno tributato il meritato e lungo applauso ad una nobile Compagnia che, forte delle ottanta repliche in tutta la penisola, onora al meglio l'eccellenza del teatro italiano.

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