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Sanremo 2012. Buona la Prima?

Come lo scorso anno anche Sanremo 2012 apre con il passaggio di testimone tra le due edizioni.

Aprono Paolo e Luca, raccoglie il testimone Gianni Morandi, quello del 2012.

Le ex Iene rievocano la satira politica dello scorso anno, che forse qualche tensione in casa loro l’ha creata. Un cappello fatto di alti e bassi, a tratti esilarante e pungente. Vanno forte sull’attualità, rallentando sulla politica che, per loro stessa ammissione, non offre più spunti comici, visto il momento socio politico. Ci si chiede perché l’abbiamo inserita in una prima serata politicamente diversa da quella dello scorso anno.

Intervento che, forse, troppe volte ricorre all’espediente della parolaccia per essere l’attacco di una prima serata del Festival.

Non inizia nel migliore dei modi la 62^ edizione del Festival, mancando la prima donna, Ivanka, per un problema di salute che la costringe addirittura al ricovero temporaneo, tanto da impedirle di partecipare. Si spera per stasera. La sfortuna sembra perseguitare Morandi, quando dopo le prime esecuzioni canore, si inceppa il sistema di voto in sala.

La Canalis e Belen Rodriguez torneranno più tardi come per incanto in soccorso al loro mentore.

Arriva il momento in cui il Gianni nazionale chiama al proprio fianco il co-conduttore Rocco Papaleo. Il suo è un inizio con il freno a mano tirato, forse l’emozione lo irrigidisce contenendolo nel suo cappotto blu con il quale effettua il primo ingresso completo di cartellina sottobraccio, tanto per richiamare il clima “tecnico” che caratterizza l’attuale Governo del Paese.

Trascorrono gli interventi musicale e Rocco si scioglie; anche troppo. A tratti è quasi di confusione. Ma c’era da aspettarselo perché non va fuori dal suo modo di stare in scena: esuberante, rapido, ubriacante. È lui! Lo aspettiamo nelle prossime serate per vedere come evolve.

Sono le 22.20 quando, preceduto da un video misto a coreografia sul palco, interviene Celentano, osannato dal pubblico.

Il Molleggiato parte con un sermone religioso che vuole evidenziare l’importanza della vita e del poco valore che la chiesa sta dando in questo momento all’argomento. La critica diretta è al canale dei media come Famiglia Crisitiana e l’Avvenire che secondo Adriano dovrebbero essere chiusi per ipocrisia e faziosità. È un intervento fortemente caratterizzato dall’anima credente del Molleggiato, che a tratti non trova il consenso del pubblico in sala.

Lo show è interrotto dall’ingresso Elisabetta Canalis che incarna il nostro Paese. Duetta con Celentano mettendo in evidenza come il destino dell'Italia dipenda solo dagli stessi italiani.

Inizia il pezzo musicale. Niente da dire, ritmato, scorrevole coinvolgente. Il più classico dei Celentano che alterna pezzi cantati al solito finto inglese masticato. I fiati dell’orchestra lo sostengono fino alla chiusura in crescendo in cui lo supporta il coro.

Si riprende con un duetto tra Adriano e Rocco Papaleo, attraverso il quale i due sottolineano la Sovranità del Popolo Italiano rispetto alle Istituzioni. A sorpresa intervengono Pupo e Morandi in un finto contraddittorio tra loro volto a sottolineare l’errore della Consulta che ha cancellato i referendum , pur essendoci le firme più che sufficienti per essere accolto. Intervento che si conclude con Celentano in versione rock che accompagna lo stacchetto di Morandi, Papaleo, Pupo in versione blu Brothers, con tanto di occhiali da sole. Riprendono i sermoni; secco l’attacco ad Aldo Grasso ed ai suoi articoli sul Corriere della Sera, definendolo un “deficiente”. Domani leggeremo la risposta sul quotidiano.

Si chiude la tanto attesa parentesi dopo un’ora circa di show.

Il resto è musica in concorso con concorrenti di spessore: Bertè, Dalla, Arisa.

Come prima serata è andato storto tutto quello che poteva. Leggermente piatta, vediamo stasera.

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