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Salvini: "Finché non passa al Parlamento, la Manovra non esiste". Però Di Maio non lo sa

Ieri sera a Di MartedìDi Maio ha di nuovo ripetuto che la quota 100 farà scaturire 600.000 pensionati che saranno sostituiti dai giovani disoccupati, "formati" dai tutor. 

"Il reddito di cittadinanza si rivolgerà prima di tutto a 5 milioni di persone che sono nella posizione peggiore.

Ci sarà un tutor che dirà tu da oggi segui quello che ti dico io, ti devi formare devi fare lavori di pubblica utilità, e poi ti farà una proposta di lavoro. Se non l'accetti perdi il reddito, se l'accetti hai trovato il lavoro.

Voi direte ma da dove vengono questi posti di lavoro? L'anno prossimo con la legge Fornero erano previsti 200 mila pensionamenti, oggi con quota 100 abbiamo un potenziale fino a 620 mila pensionamenti. Significa che si libereranno quasi il triplo di posti in più dove inseriremo i figli, i nipoti, i padri, che non hanno lavoro e che dovremo formare per quel posto di lavoro. Abbiamo un'agenzia che si chiama agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro".

 

Peccato che invece Salvini, relativamente alla previsioni della spesa per quota 100, ha già dichiarato che non si sa quanti pensionati ci saranno, perché tanti potrebbero essere non interessati o disincentivati, e quindi non ha senso mettere in bilancio cifre alte, che poi magari non serviranno (sic!).

 

Sempre da Floris, Di Maio si mostrava deciso e sicuro: per il RdC e per la quota 100, bisogna fare presto, non ci saranno restringimenti della platea destinataria, né slittamenti, e si partirà a Marzo.

Salvini invece "non ci mette la mano sul fuoco" e in riferimento ai 6 milioni di tessere di credito già stampate, su cui far confluire i fondi del reddito, afferma di non sapere nulla!

 

Siri (Lega), sempre ieri sera, a Porta a Porta, ha ipotizzato di spostare il RdC dai cittadini alle imprese, che lo erogheranno a coloro che andranno a fare formazione da loro. Ed è stata ventilata anche una sottrazione di tre miliardi e mezzo al RdC e alla quota 100!

 

Prima delle due trasmissioni tv, Salvini, ieri mattina, ha sganciato una bomba che per ora non ci sembra abbia ripreso nessuno. Ha chiarito che non ci sarà nessuna nuova comunicazione all'Europa perché la manovra "non esiste" prima che vada al Parlamento.

"Ci sarà una manovra che spetta al Parlamento approvare e sarebbe quantomeno ingeneroso che qualcuno dall'Europa prendesse provvedimenti sanzionatori prima ancora che la manovra esista. Non siamo una monarchia, ma una Repubblica parlamentare, ci sono centinaia di proposte di parlamentari e finché non passa dal Parlamento la manovra non esiste"

Dunque, "la manovra non esiste". 

La manovra del popolo, della felicità, della sconfitta della povertà, del ce l'abbiamo fatta, del non si tocca, del non faremo passi indietro, non esiste!

Però esiste lo spread schizzato e stabile a 300, che ha provocato la fuga dai titoli di stato e il flop del BTP Italia che è stato snobbato da famiglie e investitori istituzionali. 

Esistono, anzi non esistono, 70 miliardi in meno di capitalizzazione nelle aziende quotate in borsa, 36 miliardi in meno di prestito erogati dalle banche che hanno ridotto drasticamente la loro capitalizzazione, e 85 miliardi in meno sulla ricchezza degli italiani. Ed esistono gli interessi molto alti che lo Stato dovrà pagare per finanziarsi.

Non sono parole vuote: "finanziarsi" vuol dire sanità, scuole, strade, investimenti, lavoro, opere necessarie per i cittadini, per un Paese che deve vivere!

Il Governo è palesemente intenzionato a vivacchiare fino alle elezioni europee, mentre la crescita si è fermata, il nostro debito pubblico è il terzo al mondo, e nessuno corre ai ripari, ignorando anche evasione fiscale gigantesca, elusione e corruzione.

Basta tutto ciò per un ruggito che scuota la Penisola? Ancora restiamo tiepidi e distaccati? Indigniamoci! Tutti!

Soverato Perché 2
Blog, 

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