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Saklas. Una scientifica follia

 

Da: The Gospel of Judas, Washington DC 2008

 

(...) The gods of this world include El (the word for God in the Old Testament); his helper Nebro, also called Yaldabaoth, who is defiled with blood and whose name means “rebel”; and another god named Saklas, a word that means “fool”. 

 

(...) Saklas, the fool, is sayd to be the one who creates humans “after the (his own?) image”. 

 

 

Negli Scritti di un’altra follia, stampati a Tunisi nel 1988 (e benevolmente recensiti da Damiano Mazzotti su AgoraVox), sollevavo già la questione essenziale che, vent’anni dopo ho poi ‘sistematizzato’ in CortocircuitOne : la relazione tempo/storia che rimanda ovviamente a tutte le altre le quali, in un modo o nell’altro, sono ‘strutturate’ attorno ad essa. 

 

Un breve componimento della sezione “Poesia malata” intitolato “Ri-cercando” si concludeva con la frase “Voglia di un non-tempo futuro”, mentre il capitoletto “Socioanalisi: esame di immaturità di una cultura” prendeva già in considerazione le problematiche questioni che caratterizzano la fisica moderna, richiamando un testo dell’epoca di Giuliano Toraldo di Francia intitolato Le cose ed i loro nomi. In quel testo, l’eminente fisico della Normale di Pisa sottolineava come le rivoluzioni legate al tempo siano sempre le più difficili da attuare.

 

A proposito di rivoluzioni concettuali, chi mi dedica la Sua attenzione avrà notato come negli ultimi articoli mi sono soffermato sul fisico Frank Tipler il quale ha dato una lettura ‘estrema’ alla condizione limite che caratterizza gli assunti quanto-relativistici, fino a ipotizzare la convergenza dell’intero sviluppo della storia del Cosmo e della vita nel Punto Omega: una ‘traduzione’ fisico/matematica di Dio che si innesta sulla versione filosofico/religiosa datane dal gesuita Teillhard de Chardin.

 

Tuttavia, non crediamo che questa divina ispirazione sia appannaggio di un particolare settore disciplinare. In http://www.agoravox.it/La-materia-d... appunto cercato di far vedere come, dall’alto della concentrata Sapienza, tutte le discipline siano invero a caccia della Verità attraverso quella che possiamo definire una mon-diale Uni-versità. In questo senso, il capitolo di CortocircuitOne che introduce alla Psicosinergetica si intitola “V’è dunque scienza in Dio?” 

 

Ma allora, in tutta questa microfisica del potere come la chiamava Foucault, nella quale il dualismo onda/particella ripropone la forma fondamentale del dualismo idealista classico fra materia e spirito, ha maggiore valore di verità e statuto ontologico il concetto di funzione d’onda o quello di particella? 

E’ più vero il livello di realtà dell’onda immateriale o quello della materiale particella? 

E, nella pre-spaziale matrice S del Senso, avremo oltre a quello della fisica di Capra anche un TAO dell’altra S che simboleggia il Dollaro e del ‘tubo di universo’ che la taglia vertical-mente?.

 

Quale legittima scienza si occupa di Tutto ciò? Chi-è-sa

 

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